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Bruno Del Gaizo – Costruzioni e Strutture
Artefice di un’originalissima poetica, espressa in scrittura, pittura e scultura, quella di Del Gaizo è una maturazione e una genesi durata quaranta anni. L’esito è una produzione di purissimo valore artistico. Le sculture di Bruno Del Gaizo, pur inquadrabili nella tradizione dell’astrattivismo costruttivo, rimettono in discussione la percezione stessa del soggetto d’arte. Non a caso tutti i pezzi sono ricoperti da una ”pelle” realizzata con pagine di riviste d’arte o di riproduzioni di opere del passato che l’artista ha schiacciato – incollato – decolorato.
Comunicato stampa
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MOSTRA DI SCULTURA “COSTRUZIONI E STRUTTURE” - Bruno Del Gaizo -
Inaugura a Jesi (An) il 27 dicembre, vernissage ore 20,00 all’EXMU spazio, in via Setificio 16, la mostra dedicata allo scultore romano Bruno Del Gaizo scomparso nel 2005. L’evento dal titolo “Costruzioni e Strutture”, curato dal gallerista Alessandro Leanza, sarà presentato dall’architetto Giorgio Balestra. La mostra visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 16,00 alle 19,00 (su appuntamento anche il sabato e la domenica - 3930248404) raccoglie 25 grandi opere, è a ingresso libero e sarà aperta al pubblico fino al prossimo 24 gennaio.
Artefice di un’originalissima poetica, espressa in scrittura, pittura e scultura, quella di Del Gaizo è una maturazione e una genesi durata quaranta anni. L’esito è una produzione di purissimo valore artistico. Le sculture di Bruno Del Gaizo, pur inquadrabili nella tradizione dell’astrattivismo costruttivo, rimettono in discussione la percezione stessa del soggetto d’arte. Non a caso tutti i pezzi sono ricoperti da una ”pelle” realizzata con pagine di riviste d’arte o di riproduzioni di opere del passato che l’artista ha schiacciato – incollato – decolorato. Ha ottenuto così un effetto estetico di grande rilievo e messo in discussione certi conformismi nel divulgare l’arte con mezzi e modi di fatto discutibili. Coerente alla sua idea e per nulla indulgente verso un mondo pseudo culturale che l’artista ha sempre sentito lontano da sé, Del Gaizo ha rielaborato, con lunga e faticosa ricerca, la percezione di opprimente incomunicabilità sublimata in opere di fortissimo impatto spaziale. E’ la trasformazione alchemica della corrugata superficie, la tecnica raffinatissima piegata all’arte, la materia rigenerata a nuovo significato in una produzione unica, a rendere la mostra “Costruzioni e Strutture” un evento imperdibile.
Depositario e tramite di una poetica unica, tra architettura strutturale e architettura dell’anima, ricca di infinite facce, sfumature, texture accennate o dilavate dagli eventi, del Gaizo ha stemperato e trasformato con le sue opere le rughe del tempo, teso in uno spirituale anelito alla ricerca del proprio spazio.
E’ lo spazio culturale, quello di Bruno Del Gaizo, che rimette in gioco come materiali, le pagine di pubblicazioni d’arte di basso valore denunciando in qualche modo il rischio di una banalizzazione e di uno scadimento del significato del fare arte. Trasformazione e “trattamento”, pagine tagliate, appiattite, incollate, scolorate che diventano pelle, copertura serpentina di forme altrimenti essenziali di sovrapposizioni semplici. Strutture regolari si accostano e si sostengono, le pagine piegate di una rivista o di un libro d’arte si ritrovano, in una funzione nuova, spaiate e indefinite nell’equilibrio razionale della forma. L’architettura delle sculture di Del Gaizo stupisce e affascina perché non definisce se stessa ma cerca spazio, come la tessera mancante, nel puzzle della propria esistenza. Denunciando l’assenza, la sottrazione della materia dalla materia, l’opera di Del Gaizo porta attaccati - rosi, maltrattati, smussati - i segni scolpiti e istoriati dello strappo da un antico Uno (Dio?). Si percepisce, necessariamente indefinita, la presenza verso cui l’artista ha teso il suo sforzo espressivo. Nelle originali opere in mostra il lascito straordinario di un’unità possibile o forse persa per sempre. L’interminata, commovente ricerca che la vita dell’uomo comprende nel tempo finito della sua esistenza.
Inaugura a Jesi (An) il 27 dicembre, vernissage ore 20,00 all’EXMU spazio, in via Setificio 16, la mostra dedicata allo scultore romano Bruno Del Gaizo scomparso nel 2005. L’evento dal titolo “Costruzioni e Strutture”, curato dal gallerista Alessandro Leanza, sarà presentato dall’architetto Giorgio Balestra. La mostra visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 16,00 alle 19,00 (su appuntamento anche il sabato e la domenica - 3930248404) raccoglie 25 grandi opere, è a ingresso libero e sarà aperta al pubblico fino al prossimo 24 gennaio.
Artefice di un’originalissima poetica, espressa in scrittura, pittura e scultura, quella di Del Gaizo è una maturazione e una genesi durata quaranta anni. L’esito è una produzione di purissimo valore artistico. Le sculture di Bruno Del Gaizo, pur inquadrabili nella tradizione dell’astrattivismo costruttivo, rimettono in discussione la percezione stessa del soggetto d’arte. Non a caso tutti i pezzi sono ricoperti da una ”pelle” realizzata con pagine di riviste d’arte o di riproduzioni di opere del passato che l’artista ha schiacciato – incollato – decolorato. Ha ottenuto così un effetto estetico di grande rilievo e messo in discussione certi conformismi nel divulgare l’arte con mezzi e modi di fatto discutibili. Coerente alla sua idea e per nulla indulgente verso un mondo pseudo culturale che l’artista ha sempre sentito lontano da sé, Del Gaizo ha rielaborato, con lunga e faticosa ricerca, la percezione di opprimente incomunicabilità sublimata in opere di fortissimo impatto spaziale. E’ la trasformazione alchemica della corrugata superficie, la tecnica raffinatissima piegata all’arte, la materia rigenerata a nuovo significato in una produzione unica, a rendere la mostra “Costruzioni e Strutture” un evento imperdibile.
Depositario e tramite di una poetica unica, tra architettura strutturale e architettura dell’anima, ricca di infinite facce, sfumature, texture accennate o dilavate dagli eventi, del Gaizo ha stemperato e trasformato con le sue opere le rughe del tempo, teso in uno spirituale anelito alla ricerca del proprio spazio.
E’ lo spazio culturale, quello di Bruno Del Gaizo, che rimette in gioco come materiali, le pagine di pubblicazioni d’arte di basso valore denunciando in qualche modo il rischio di una banalizzazione e di uno scadimento del significato del fare arte. Trasformazione e “trattamento”, pagine tagliate, appiattite, incollate, scolorate che diventano pelle, copertura serpentina di forme altrimenti essenziali di sovrapposizioni semplici. Strutture regolari si accostano e si sostengono, le pagine piegate di una rivista o di un libro d’arte si ritrovano, in una funzione nuova, spaiate e indefinite nell’equilibrio razionale della forma. L’architettura delle sculture di Del Gaizo stupisce e affascina perché non definisce se stessa ma cerca spazio, come la tessera mancante, nel puzzle della propria esistenza. Denunciando l’assenza, la sottrazione della materia dalla materia, l’opera di Del Gaizo porta attaccati - rosi, maltrattati, smussati - i segni scolpiti e istoriati dello strappo da un antico Uno (Dio?). Si percepisce, necessariamente indefinita, la presenza verso cui l’artista ha teso il suo sforzo espressivo. Nelle originali opere in mostra il lascito straordinario di un’unità possibile o forse persa per sempre. L’interminata, commovente ricerca che la vita dell’uomo comprende nel tempo finito della sua esistenza.
27
dicembre 2008
Bruno Del Gaizo – Costruzioni e Strutture
Dal 27 dicembre 2008 al 24 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
EXMU SPAZIO
Jesi, Via Del Setificio, 16 , (Ancona)
Jesi, Via Del Setificio, 16 , (Ancona)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle 16,00 alle 19,00 (su appuntamento anche il sabato e la domenica)
Vernissage
27 Dicembre 2008, ore 20
Autore
Curatore