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Bruno Gorgone – Opere recenti
L’allestimento comprende una selezione di oli su tela, tecniche miste su carta e vetri di Murano realizzati con la particolare tecnica dell’incisione su lamina d’oro a caldo su vetro sommerso
Comunicato stampa
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Si inaugura venerdì 13 maggio, dalle ore 18.00 alle ore 21.00, alla Galleria Fidia Arte Moderna la mostra personale di Bruno Gorgone “Opere recenti”. L’allestimento comprende una selezione di oli su tela, tecniche miste su carta e vetri di Murano realizzati con la particolare tecnica dell’incisione su lamina d’oro a caldo su vetro sommerso.
La mostra è corredata dal catalogo generale della manifestazione e dal catalogo monografico “Bruno Gorgone”, con testo di Gabriele Simongini e testimonianze di Germano Beringheli, Silvia Bottaro, Costanzo Costantini, Carlo Franza, Milena Milani,Pierre Restany,Giorgio Seveso,Vittorio Sgarbi,Tommaso Trini.(Sabatelli Editore).
“Bruno Gorgone è un artista che sa contemplare e quindi è un artista tipicamente italiano. Per lui lo spazio e il tempo sacro del guardare rivelano misteri sorgivi,mitici e archetipi,soprattutto quelli relativi alla “Natura naturans”,nel perpetuo divenire della sua ripetizione variata…
All’avvio degli anni Novanta (in quadri come “Le azzurre tracce del vento”,del 1991,oppure in “Naturale fluttuante”,del 1993) una sorta di repentina scossa elettrica ha scompaginato i quieti ritmi precedenti per dare spazio ad una corrente dinamica che ora,nelle opere più recenti,si visualizza soprattutto tramite i contrasti simultanei dei colori,sonori e festanti,perentori e poetici al tempo stesso nei loro accostamenti audaci ed eleganti: ne danno felice testimonianza opere come “Speculare (1)” e “Speculare (2)”,del 2004. Affiorano sulla superficie forme curvilinee che rimandano chiaramente all’idea primigenia della “Magna Mater”,ad una femminilità accogliente,feconda e sensuale, evocata anche dalla carnalità dei rosa così magistralmente usati dall’artista. In tal modo Gorgone è approdato da alcuni anni ad una dimensione mitopoietica e universale,ben al di là di quel sia pur sfumato determinismo catalogatorio che innervava le sue opere d’avvio. Come un giardiniere della pittura Bruno coltiva con grande cura la crescita dei segni,delle forme e dei colori,facendoli fiorire con tutte le loro fragranze. I suoi pensieri sensuali,trasformatisi in immagini,ora tendono all’infinito…
Gorgone è un osservatore curioso ed attento,sensibile anche alle spregiudicate malie cromatiche della contemporaneità pubblicitaria o rispecchiata dalla moda. Parecchi accostamenti di colori,nel loro azzardo,vengono proprio da queste realtà (si pensi ad un’opera come “Mitocromia 1”,del 2001),ma quasi sempre sono “corretti” dalla riflessione di Bruno sulle sperimentazioni dei maggiori coloristi del ‘900. Vengono così purificati dal virus del cattivo gusto che infesta la nostra società.
Metodico e paziente,il nostro artista è giunto a distillare le esperienze simboliche della vita contemporanea alla luce di immemorabili presenze mitiche e di una lunga oltre che fiera difesa della pittura come imperitura unione di “homo faber” e di “homo ludens”….
Ecco, per certi versi Bruno Gorgone propone i suoi personali giardini delle delizie per il terzo millennio,sospesi fra echi primigeni e tensioni verso la virtualità ma intenti anche a non farci dimenticare i tragici contrasti della nostra epoca. In tal senso egli sembra tendere ad una visualizzazione del mito concepito secondo il punto di vista di Claude Lévi-Strauss: “il pensiero mitico procede dalla presa di coscienza di talune opposizioni e tende alla loro mediazione progressiva: o meglio,l’oggetto del mito è fornire un modello logico per risolvere una contraddizione”….
Gabriele Simongini
(estratto dal catalogo monografico)
Bruno Gorgone (Cuneo,1958). Si interessa attivamente di arte visiva dai primi anni Ottanta precisando la sua tematica verso una pittura di immagini emblematiche “che hanno precedenti nella unidimensionalità della linea matissiana,riallacciata alle grandi tappe dell’arabesco e al suo ruolo nell’immaginario simbolico” (Beringheli).
Dopo la laurea in Architettura conseguita all’Università di Genova,si trasferisce a Venezia dove approfondisce le sue esperienze nel campo delle arti visive,approdando a una pittura costituita da immagini e segni trasfigurati appartenenti all’universo del visionario. Si interessa inoltre di design con particolare riferimento al vetro di Murano. Entra in contatto con artisti,scrittori e poeti con i quali collabora alla realizzazione di eventi culturali. Dal 1992 fa parte del Gruppo degli Architetti Artisti Venezia con cui partecipa a esposizioni internazionali. Dalla fine degli anni Novanta la sua ricerca è caratterizzata da un ulteriore approfondimento del rapporto segno-colore. Nei primi anni Duemila il critico Pierre Restany si interessa al suo lavoro e alle sue sperimentazioni nell’uso dei nuovi media.
Fa parte del Consiglio della Fondazione Museo di Arte Contemporanea Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo.Palazzo Gavotti,Savona.
Allestisce numerose personali tra cui: Venezia,Galleria Graziussi ,1983,1984,1986 - Bologna,Arte Fiera,1984-Genova,Galleria San Marco dei Giustiniani,1985 - Savona,Il Brandale,1986 - Genova,Galleria Devoto,1990 -Genova,Fiera Internazionale, XXVII Mostra Tecnohotel,1990 - Albisola,Galleria Balestrini,1991 - Comune di Venezia,Cultura e Territorio,Spazio Diogene,1991-Padova,Fiera di Padova,Galleria Selearte 1,1991- Comune di Venezia,
Scuola dei Calegheri,San Tomà,1992 – Comune di Cortina d’Ampezzo,Terrazza Cortina,1992 – Cortina d’Ampezzo,
Galleria Rufino,1993 – Comune di Spotorno,Mostra Antologica,Opere 1982/1994 – Genova,Il Sileno,Opere su carta 1992/1995 – Milano,Libreria Al Castello,1996 – Venezia,Magazzini del Sale,Installazione,1997 – Milano, Studio D’Ars,
2000.
Partecipa a esposizioni nazionali e internazionali in Italia e all’estero tra cui: le edizioni di Ligne et Couleur tenutesi a Parigi nel 1992 all’Orangerie des Jardins du Luxembourg e nel 1995 all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts-
le edizioni della Mostra Internazionale d’Arte degli Architetti Artisti del 1992 e del 1994 tenutesi alla Scuola Grande San
Giovanni Evangelista di Venezia e quelle del 1995,96,97 al Palazzo delle Prigioni di Venezia – Esposizione del Premio Biennale di Venezia,nel Centenario della Biennale di Venezia,1995 – Rathaus Stuttgart II OG,Stoccarda,1996-
Mostra d’Arte Contemporanea in Austria ,Istituto Italiano di Cultura a Innsbruck,2001 –Varie edizioni dell’Arte Fiera di Bologna, dell’Internationale Kunstmesse di Basilea, di ARCO Madrid, dell’Art Expo N.Y.
Nel 2001 è invitato a partecipare alla Rassegna Roma Città Eterna per un Pianeta Ideale-Artisti Architetti a confronto,nel
cui ambito presenta la personale “Luoghi di Narciso”,nella sede romana della Banca Popolare di Milano. Nello stesso anno presenta a New York le sue “Mitocromie” nell’ambito della mostra Alive alla White Box Gallery-The Annex. Successivamente la mostra viene presentata alla The Church Gallery di Orlando in Florida.
Nel 2002 allestisce a Savona,con il Patrocinio della Provincia di Savona,a Palazzo Nervi un’ampia esposizione di opere
recenti con il testo di presentazione di Pierre Restany dal titolo “Il colore nel nuovo destino dell’immagine”;in tale occasione realizza un’opera video nelle versioni italiana e francese. Nel 2004 è invitato a partecipare al LV Premio Michetti- Francavilla al Mare ed allestisce la personale “Il segno e il colore” alla Galleria L’Acquario di Roma e realizza
l’installazione “La stanza di Narciso” al Museo Civico di Villa Groppallo di Vado Ligure,con il Patrocinio del Comune di Vado Ligure,della Provincia di Savona e dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri.
Tra le edizioni grafiche si ricordano:
“Giardini”,cartella di serigrafie con testo di Vittorio Sgarbi,Graziussi Edizioni,Venezia,1983.
“Ipotesi per una scenografia”,multiplo con testi di G.A.Cibotto e Italo Gomez (in collaborazione con i Teatri Goldoni e
La Fenice di Venezia),Graziussi Edizioni,Venezia,1984.
“Albero”, incisione con una poesia di Milena Milani,Centro Internazionale della Grafica,Venezia,1992.
“Carte”,con poesie inedite di Andrea Zanzotto e testo di Giorgio Seveso,Edizioni Libreria Al Castello,Milano,1996.
Tra le pubblicazioni a carattere monografico:
“Bruno Gorgone.Giardini di un viaggio/Opere 1982-1994”,con testo di Angelo Rossi e una testimonianza di Milena Milani,Edizioni delle Grafiche Veneziane,Venezia,1994.
“Bruno Gorgone.Eden Surf”,con testo di Tommaso Trini,Edizioni D’Ars,Milano,2000.
“Bruno Gorgone.Il colore nel nuovo destino dell’immagine”,con testo di Pierre Restany,Amministrazione Provinciale,Savona,2002.
“Bruno Gorgone”,catalogo monografico con testo di Gabriele Simongini,Marco Sabatelli Editore,Savona,2005.
Vive a Venezia e a Spotorno (Savona).
La mostra è corredata dal catalogo generale della manifestazione e dal catalogo monografico “Bruno Gorgone”, con testo di Gabriele Simongini e testimonianze di Germano Beringheli, Silvia Bottaro, Costanzo Costantini, Carlo Franza, Milena Milani,Pierre Restany,Giorgio Seveso,Vittorio Sgarbi,Tommaso Trini.(Sabatelli Editore).
“Bruno Gorgone è un artista che sa contemplare e quindi è un artista tipicamente italiano. Per lui lo spazio e il tempo sacro del guardare rivelano misteri sorgivi,mitici e archetipi,soprattutto quelli relativi alla “Natura naturans”,nel perpetuo divenire della sua ripetizione variata…
All’avvio degli anni Novanta (in quadri come “Le azzurre tracce del vento”,del 1991,oppure in “Naturale fluttuante”,del 1993) una sorta di repentina scossa elettrica ha scompaginato i quieti ritmi precedenti per dare spazio ad una corrente dinamica che ora,nelle opere più recenti,si visualizza soprattutto tramite i contrasti simultanei dei colori,sonori e festanti,perentori e poetici al tempo stesso nei loro accostamenti audaci ed eleganti: ne danno felice testimonianza opere come “Speculare (1)” e “Speculare (2)”,del 2004. Affiorano sulla superficie forme curvilinee che rimandano chiaramente all’idea primigenia della “Magna Mater”,ad una femminilità accogliente,feconda e sensuale, evocata anche dalla carnalità dei rosa così magistralmente usati dall’artista. In tal modo Gorgone è approdato da alcuni anni ad una dimensione mitopoietica e universale,ben al di là di quel sia pur sfumato determinismo catalogatorio che innervava le sue opere d’avvio. Come un giardiniere della pittura Bruno coltiva con grande cura la crescita dei segni,delle forme e dei colori,facendoli fiorire con tutte le loro fragranze. I suoi pensieri sensuali,trasformatisi in immagini,ora tendono all’infinito…
Gorgone è un osservatore curioso ed attento,sensibile anche alle spregiudicate malie cromatiche della contemporaneità pubblicitaria o rispecchiata dalla moda. Parecchi accostamenti di colori,nel loro azzardo,vengono proprio da queste realtà (si pensi ad un’opera come “Mitocromia 1”,del 2001),ma quasi sempre sono “corretti” dalla riflessione di Bruno sulle sperimentazioni dei maggiori coloristi del ‘900. Vengono così purificati dal virus del cattivo gusto che infesta la nostra società.
Metodico e paziente,il nostro artista è giunto a distillare le esperienze simboliche della vita contemporanea alla luce di immemorabili presenze mitiche e di una lunga oltre che fiera difesa della pittura come imperitura unione di “homo faber” e di “homo ludens”….
Ecco, per certi versi Bruno Gorgone propone i suoi personali giardini delle delizie per il terzo millennio,sospesi fra echi primigeni e tensioni verso la virtualità ma intenti anche a non farci dimenticare i tragici contrasti della nostra epoca. In tal senso egli sembra tendere ad una visualizzazione del mito concepito secondo il punto di vista di Claude Lévi-Strauss: “il pensiero mitico procede dalla presa di coscienza di talune opposizioni e tende alla loro mediazione progressiva: o meglio,l’oggetto del mito è fornire un modello logico per risolvere una contraddizione”….
Gabriele Simongini
(estratto dal catalogo monografico)
Bruno Gorgone (Cuneo,1958). Si interessa attivamente di arte visiva dai primi anni Ottanta precisando la sua tematica verso una pittura di immagini emblematiche “che hanno precedenti nella unidimensionalità della linea matissiana,riallacciata alle grandi tappe dell’arabesco e al suo ruolo nell’immaginario simbolico” (Beringheli).
Dopo la laurea in Architettura conseguita all’Università di Genova,si trasferisce a Venezia dove approfondisce le sue esperienze nel campo delle arti visive,approdando a una pittura costituita da immagini e segni trasfigurati appartenenti all’universo del visionario. Si interessa inoltre di design con particolare riferimento al vetro di Murano. Entra in contatto con artisti,scrittori e poeti con i quali collabora alla realizzazione di eventi culturali. Dal 1992 fa parte del Gruppo degli Architetti Artisti Venezia con cui partecipa a esposizioni internazionali. Dalla fine degli anni Novanta la sua ricerca è caratterizzata da un ulteriore approfondimento del rapporto segno-colore. Nei primi anni Duemila il critico Pierre Restany si interessa al suo lavoro e alle sue sperimentazioni nell’uso dei nuovi media.
Fa parte del Consiglio della Fondazione Museo di Arte Contemporanea Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo.Palazzo Gavotti,Savona.
Allestisce numerose personali tra cui: Venezia,Galleria Graziussi ,1983,1984,1986 - Bologna,Arte Fiera,1984-Genova,Galleria San Marco dei Giustiniani,1985 - Savona,Il Brandale,1986 - Genova,Galleria Devoto,1990 -Genova,Fiera Internazionale, XXVII Mostra Tecnohotel,1990 - Albisola,Galleria Balestrini,1991 - Comune di Venezia,Cultura e Territorio,Spazio Diogene,1991-Padova,Fiera di Padova,Galleria Selearte 1,1991- Comune di Venezia,
Scuola dei Calegheri,San Tomà,1992 – Comune di Cortina d’Ampezzo,Terrazza Cortina,1992 – Cortina d’Ampezzo,
Galleria Rufino,1993 – Comune di Spotorno,Mostra Antologica,Opere 1982/1994 – Genova,Il Sileno,Opere su carta 1992/1995 – Milano,Libreria Al Castello,1996 – Venezia,Magazzini del Sale,Installazione,1997 – Milano, Studio D’Ars,
2000.
Partecipa a esposizioni nazionali e internazionali in Italia e all’estero tra cui: le edizioni di Ligne et Couleur tenutesi a Parigi nel 1992 all’Orangerie des Jardins du Luxembourg e nel 1995 all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts-
le edizioni della Mostra Internazionale d’Arte degli Architetti Artisti del 1992 e del 1994 tenutesi alla Scuola Grande San
Giovanni Evangelista di Venezia e quelle del 1995,96,97 al Palazzo delle Prigioni di Venezia – Esposizione del Premio Biennale di Venezia,nel Centenario della Biennale di Venezia,1995 – Rathaus Stuttgart II OG,Stoccarda,1996-
Mostra d’Arte Contemporanea in Austria ,Istituto Italiano di Cultura a Innsbruck,2001 –Varie edizioni dell’Arte Fiera di Bologna, dell’Internationale Kunstmesse di Basilea, di ARCO Madrid, dell’Art Expo N.Y.
Nel 2001 è invitato a partecipare alla Rassegna Roma Città Eterna per un Pianeta Ideale-Artisti Architetti a confronto,nel
cui ambito presenta la personale “Luoghi di Narciso”,nella sede romana della Banca Popolare di Milano. Nello stesso anno presenta a New York le sue “Mitocromie” nell’ambito della mostra Alive alla White Box Gallery-The Annex. Successivamente la mostra viene presentata alla The Church Gallery di Orlando in Florida.
Nel 2002 allestisce a Savona,con il Patrocinio della Provincia di Savona,a Palazzo Nervi un’ampia esposizione di opere
recenti con il testo di presentazione di Pierre Restany dal titolo “Il colore nel nuovo destino dell’immagine”;in tale occasione realizza un’opera video nelle versioni italiana e francese. Nel 2004 è invitato a partecipare al LV Premio Michetti- Francavilla al Mare ed allestisce la personale “Il segno e il colore” alla Galleria L’Acquario di Roma e realizza
l’installazione “La stanza di Narciso” al Museo Civico di Villa Groppallo di Vado Ligure,con il Patrocinio del Comune di Vado Ligure,della Provincia di Savona e dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri.
Tra le edizioni grafiche si ricordano:
“Giardini”,cartella di serigrafie con testo di Vittorio Sgarbi,Graziussi Edizioni,Venezia,1983.
“Ipotesi per una scenografia”,multiplo con testi di G.A.Cibotto e Italo Gomez (in collaborazione con i Teatri Goldoni e
La Fenice di Venezia),Graziussi Edizioni,Venezia,1984.
“Albero”, incisione con una poesia di Milena Milani,Centro Internazionale della Grafica,Venezia,1992.
“Carte”,con poesie inedite di Andrea Zanzotto e testo di Giorgio Seveso,Edizioni Libreria Al Castello,Milano,1996.
Tra le pubblicazioni a carattere monografico:
“Bruno Gorgone.Giardini di un viaggio/Opere 1982-1994”,con testo di Angelo Rossi e una testimonianza di Milena Milani,Edizioni delle Grafiche Veneziane,Venezia,1994.
“Bruno Gorgone.Eden Surf”,con testo di Tommaso Trini,Edizioni D’Ars,Milano,2000.
“Bruno Gorgone.Il colore nel nuovo destino dell’immagine”,con testo di Pierre Restany,Amministrazione Provinciale,Savona,2002.
“Bruno Gorgone”,catalogo monografico con testo di Gabriele Simongini,Marco Sabatelli Editore,Savona,2005.
Vive a Venezia e a Spotorno (Savona).
13
maggio 2005
Bruno Gorgone – Opere recenti
Dal 13 maggio al 13 giugno 2005
arte contemporanea
Location
SPAZIO VIA BRUNETTI 49
Roma, Via Angelo Brunetti, 49, (Roma)
Roma, Via Angelo Brunetti, 49, (Roma)
Orario di apertura
10.30-13.00 / 16.00-19.30, chiusura festivi e lunedì mattina
Vernissage
13 Maggio 2005, ore 18-21
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