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Bruno Innocenti
La più grande mostra dedicata allo scultore nell’ultimo mezzo secolo: 55 opere e tra queste un ritratto esposto l’ultima volta nel 1929
Comunicato stampa
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Il “ritorno” di Bruno Innocenti a San Miniato
E’ la più grande mostra dedicata allo scultore nell’ultimo mezzo
secolo: 55 opere e tra queste un ritratto esposto l’ultima volta nel 1929
Ha parlato attraverso la scultura, linguaggio difficile e straordinario, Bruno
Innocenti, una voce coraggiosa e libera del Novecento italiano. Una voce che dal 23
ottobre al 13 novembre sarà possibile riascoltare con gli occhi e con il cuore a Palazzo
Grifoni, a San Miniato (Pisa), per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di
San Miniato che a Bruno Innocenti dedica una mostra di ben 55 opere. La più grande
che sia stata organizzata negli ultimi cinquant’anni e che vedrà riesposto, per la prima
volta, dopo quella alla Permanente di Milano nel 1929, il ritratto di Pietro Parigi,
maestro della xilografia moderna. Un’esposizione di rilievo nazionale che ripercorre
le tappe salienti di una carriera di estrema coerenza culturale, improntata ad un
approccio di spiccata evidenza naturalistica, impreziosita da costante anelito alla
bellezza e nella memoria della classicità e del Rinascimento toscano. Instancabile
sperimentatore, lo scultore fiorentino si è cimentato col bronzo, il gesso, la terracotta,
fino alla graniglia, la terra refrattaria, il cemento con la creta secca, nonché il legno,
con il quale si è mostrato al pubblico e alla critica in una veste di grande originalità.
Ha esposto nelle più importanti mostre e ricevuto prestigiose commissione pubbliche:
da ricordare, del 1933, il gruppo Apollo e le Muse per il Teatro Comunale di Firenze;
oppure la Lilia, opera di grande misura estetica, già eseguita per la Quadriennale
d'Arte Nazionale del 1930, è oggi presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di
Roma. La mostra dedicata a Bruno Innocenti è interamente sostenuta dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, che con quest’iniziativa, spiega il
presidente Antonio Guicciardini Salini “vuole riaffermare in modo deciso e
sostanziale uno dei fondamenti della nostra presenza e del legame con la comunità e il
territorio samminiatese”. Salini ricorda anche come legame di Innocenti con San
Miniato assume qui “un significato simbolico e si fonda sulla presenza del grande
gruppo ligneo Il Cristo e le Marie, 1968, che fu qui esposto nella storica Mostra
d’Arte Sacra della Diocesi di San Miniato nel 1969, e successivamente a Palazzo
Roffia nel 1972, per l’Istituto del Dramma Popolare, nella mostra Prima ipotesi di
immortalità“. Una mostra simbolica questa, che segna il ritorno del grande scultore in
San Miniato e che si propone come la conferma dell’attenzione della Fondazione
verso la cultura artistica del territorio”.
La mostra resterà aperta dal lunedì alla domenica in orario 9-13 e 15-19.
E’ la più grande mostra dedicata allo scultore nell’ultimo mezzo
secolo: 55 opere e tra queste un ritratto esposto l’ultima volta nel 1929
Ha parlato attraverso la scultura, linguaggio difficile e straordinario, Bruno
Innocenti, una voce coraggiosa e libera del Novecento italiano. Una voce che dal 23
ottobre al 13 novembre sarà possibile riascoltare con gli occhi e con il cuore a Palazzo
Grifoni, a San Miniato (Pisa), per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di
San Miniato che a Bruno Innocenti dedica una mostra di ben 55 opere. La più grande
che sia stata organizzata negli ultimi cinquant’anni e che vedrà riesposto, per la prima
volta, dopo quella alla Permanente di Milano nel 1929, il ritratto di Pietro Parigi,
maestro della xilografia moderna. Un’esposizione di rilievo nazionale che ripercorre
le tappe salienti di una carriera di estrema coerenza culturale, improntata ad un
approccio di spiccata evidenza naturalistica, impreziosita da costante anelito alla
bellezza e nella memoria della classicità e del Rinascimento toscano. Instancabile
sperimentatore, lo scultore fiorentino si è cimentato col bronzo, il gesso, la terracotta,
fino alla graniglia, la terra refrattaria, il cemento con la creta secca, nonché il legno,
con il quale si è mostrato al pubblico e alla critica in una veste di grande originalità.
Ha esposto nelle più importanti mostre e ricevuto prestigiose commissione pubbliche:
da ricordare, del 1933, il gruppo Apollo e le Muse per il Teatro Comunale di Firenze;
oppure la Lilia, opera di grande misura estetica, già eseguita per la Quadriennale
d'Arte Nazionale del 1930, è oggi presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di
Roma. La mostra dedicata a Bruno Innocenti è interamente sostenuta dalla
Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, che con quest’iniziativa, spiega il
presidente Antonio Guicciardini Salini “vuole riaffermare in modo deciso e
sostanziale uno dei fondamenti della nostra presenza e del legame con la comunità e il
territorio samminiatese”. Salini ricorda anche come legame di Innocenti con San
Miniato assume qui “un significato simbolico e si fonda sulla presenza del grande
gruppo ligneo Il Cristo e le Marie, 1968, che fu qui esposto nella storica Mostra
d’Arte Sacra della Diocesi di San Miniato nel 1969, e successivamente a Palazzo
Roffia nel 1972, per l’Istituto del Dramma Popolare, nella mostra Prima ipotesi di
immortalità“. Una mostra simbolica questa, che segna il ritorno del grande scultore in
San Miniato e che si propone come la conferma dell’attenzione della Fondazione
verso la cultura artistica del territorio”.
La mostra resterà aperta dal lunedì alla domenica in orario 9-13 e 15-19.
23
ottobre 2011
Bruno Innocenti
Dal 23 ottobre al 13 novembre 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO GRIFONI
San Miniato, Piazza Grifoni, (Pisa)
San Miniato, Piazza Grifoni, (Pisa)
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica in orario 9-13 e 15-19
Autore