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Bruno Lucca – Viaggio intorno alla mia stanza
Nella sua quarta personale alla galleria Weber & Weber l’artista Bruno Lucca espone una selezione del vasto
corpus di fotografie scattate in casa propria nel corso degli ultimi anni.
Comunicato stampa
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Nella sua quarta personale alla galleria Weber & Weber l’artista Bruno Lucca espone una selezione del vasto
corpus di fotografie scattate in casa propria nel corso degli ultimi anni. Migliaia di immagini che sono il suggestivo diario visivo di un quotidiano Viaggio di esplorazione compiuto dentro lo spazio domestico.
La mostra si compone di due grandi isole, collocate al pavimento degli ambienti della galleria, formate dal montaggio di una parte di queste immagini.
Le fotografie di Lucca hanno una singolare relazione con il celebre libro di Xavier de Maistre Viaggio intorno
alla mia stanza, scritto a Torino nel 1787. Xavier de Maistre, giovane ufficiale del reggimento “Regie Navi”
della Marina sarda viene messo agli arresti domiciliari a causa di un duello. Nei 42 giorni di reclusione, per
ingannare la noia, scrive il suo Voyage. È forse il primo libro in cui si racconta compiutamente di quello spazio
domestico e privato che si andava formando proprio in quell’epoca. Uno spazio squisitamente moderno
e per noi oggi perfettamente normale: il luogo dell’intimità, della privacy, in cui ci rifugiamo per difenderci dal tumulto e dall’invadenza del mondo. Ma quell’intérieur che de Maistre andava esplorando in quell’ultimo scorcio di Settecento e che diventerà una grande costruzione moderna, sembra oggi essere fragile e insicuro, minacciato da sistemi di comunicazione sempre più mobili e fluidi, capaci di insinuarsi profondamente nel nostro spazio più intimo e privato. Le incursioni nella nostra privacy sono, d’altronde, materia di
dibattito quotidiano.
Per questo le fotografie di Bruno Lucca assumono un interesse particolare, sono immagini con le quali l’artista,
esplorando il proprio spazio privato, riconosce e nomina ciò che gli sta intorno e, così facendo, lo accudisce
e preserva. Una sorta di topofilia – per usare le parole di Gaston Bachelard – che definendo lo spazio
umano della vita, lo difende.
Alle pareti della galleria sono esposti una selezione piccoli ritratti che rappresentano le persone vicine all’artista.
Un altro modo per riconosce e nominare – e così difendere – il proprio spazio emotivo. L’esposizione dei
ritratti svela un’altra, e non casuale, simmetria tra de Maistre e Lucca: Xavier, lasciato l’esercito, si guadagna
da vivere come ritrattista. Anche dipingendo, tanto de Maistre quanto Lucca, dimostrano una peculiare capacità
di relazione con quello che li circonda, che siano le stanze in cui vivono o le persone che ritraggono.
corpus di fotografie scattate in casa propria nel corso degli ultimi anni. Migliaia di immagini che sono il suggestivo diario visivo di un quotidiano Viaggio di esplorazione compiuto dentro lo spazio domestico.
La mostra si compone di due grandi isole, collocate al pavimento degli ambienti della galleria, formate dal montaggio di una parte di queste immagini.
Le fotografie di Lucca hanno una singolare relazione con il celebre libro di Xavier de Maistre Viaggio intorno
alla mia stanza, scritto a Torino nel 1787. Xavier de Maistre, giovane ufficiale del reggimento “Regie Navi”
della Marina sarda viene messo agli arresti domiciliari a causa di un duello. Nei 42 giorni di reclusione, per
ingannare la noia, scrive il suo Voyage. È forse il primo libro in cui si racconta compiutamente di quello spazio
domestico e privato che si andava formando proprio in quell’epoca. Uno spazio squisitamente moderno
e per noi oggi perfettamente normale: il luogo dell’intimità, della privacy, in cui ci rifugiamo per difenderci dal tumulto e dall’invadenza del mondo. Ma quell’intérieur che de Maistre andava esplorando in quell’ultimo scorcio di Settecento e che diventerà una grande costruzione moderna, sembra oggi essere fragile e insicuro, minacciato da sistemi di comunicazione sempre più mobili e fluidi, capaci di insinuarsi profondamente nel nostro spazio più intimo e privato. Le incursioni nella nostra privacy sono, d’altronde, materia di
dibattito quotidiano.
Per questo le fotografie di Bruno Lucca assumono un interesse particolare, sono immagini con le quali l’artista,
esplorando il proprio spazio privato, riconosce e nomina ciò che gli sta intorno e, così facendo, lo accudisce
e preserva. Una sorta di topofilia – per usare le parole di Gaston Bachelard – che definendo lo spazio
umano della vita, lo difende.
Alle pareti della galleria sono esposti una selezione piccoli ritratti che rappresentano le persone vicine all’artista.
Un altro modo per riconosce e nominare – e così difendere – il proprio spazio emotivo. L’esposizione dei
ritratti svela un’altra, e non casuale, simmetria tra de Maistre e Lucca: Xavier, lasciato l’esercito, si guadagna
da vivere come ritrattista. Anche dipingendo, tanto de Maistre quanto Lucca, dimostrano una peculiare capacità
di relazione con quello che li circonda, che siano le stanze in cui vivono o le persone che ritraggono.
05
novembre 2016
Bruno Lucca – Viaggio intorno alla mia stanza
Dal 05 novembre al 23 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
WEBER & WEBER ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Torino, Via San Tommaso, 7, (Torino)
Torino, Via San Tommaso, 7, (Torino)
Orario di apertura
da martedi a sabato ore 15.30 - 19.30
Vernissage
5 Novembre 2016, ore 18.00
Autore
Curatore