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Bruno Munari – ABC e altri giochi. Urbino, Capitale Mondiale dell’Utopia
Questa mostra prende avvio da una serie di disegni e bozzetti originali preparatori al libro gioco per bambini ABC, pubblicato nel 1960. I temi del libro e del gioco -di parole, immagini, numeri- diventano quindi le linee guida su cui si sviluppa il percorso espositivo.
Comunicato stampa
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ABC E ALTRI GIOCHI DI BRUNO MUNARI
Urbino, Capitale Mondiale dell'Utopia
Palazzo Ducale, Sala del Castellare
Periodo: 13 settembre/12 ottobre 2008
Premessa
Bruno Munari è un sinonimo: sinonimo del concetto stesso di creatività, così come lo si è inteso, o inseguito, per buona parte del secolo scorso. E' stato infatti ad un tempo artista, grafico, designer di mobili libri oggetti, passeggiando con agio in tutti quei luoghi in cui si dava forma, disegno, colore alle idee.
Munari è un bricoleur delle idee: le manipola, le ritaglia, le incolla, le tratta come fossero di plastilina. E nel far questo le sovverte. Le dota intelligenza propria, di una sintassi inedita, precisa, conseguente, nuova e irripetibile: perché vive dentro le sue mani.
Scorrendo la sua biografia, lo incontriamo là dove abita l'intelligenza del presente e la capacità di pensare il futuro: il gruppo degli artisti legati alla Galleria Pesaro, con Marinetti a fare le pubblicità del Campari, all'Einaudi (già dal 1942), è tra i fondatori del MAC nel 1948 e dal 1957 al lavoro per Danese, in un negozio Olivetti per organizzare la mostra Arte programmata nel 1962, ad Harvard, a Brera nel 1977 per realizzare il primo laboratorio d'infanzia e via discorrendo. Di pari passo i riconoscimenti, di prestigio: Domus, compasso d'oro, musei, lauree ad honorem…Munari è un artista che abita il suo tempo, e al suo tempo lui piace. Non è un artista incompreso.
Esperienza e cultura, delle cose e dei materiali, si sedimentano nel corso della sua lunga attività, ma Munari è capace di non perdere mai quell'attimo di sospensione che immaginiamo preceda ogni suo gesto e gli rende possibile reinventare ogni volta un'immagine, una forma, un materiale. Una fragranza e una freschezza che non si consumano.
Munari non gioca a fare il bambino: ma, da vero artista, è capace ogni volta di riconvocare l'infanzia per giocare con le forme. L'intelligenza dei suoi occhi precede e supera quella del pensiero.
La mostra
A Urbino, città del libro e della parola, ma anche città dell'utopia e dell'immagine, con la sua grande tradizione di grafica, tipografia e studio della parola, fare una mostra su Munari, paroliere e giocatore, significa non solo ricostruire uno degli aspetti più interessanti di un personaggio di grande notorietà nazionale e internazionale. Significa soprattutto ripercorrere, attraverso i suoi occhi, una stagione straordinaria, in cui le ragioni della creatività, della grafica, dell'editoria e dell'invenzione partecipano la stessa ricerca di disegnare un mondo nuovo, fruibile da tutti. Una mostra su Munari è infatti una mostra per tutti: per gli adulti e per i bambini, per chi vuole guardare e per chi vuole imparare, per chi vuole giocare e per chi vuole pensare.
Questa mostra prende avvio da una serie di disegni e bozzetti originali (ca. 10 fogli) preparatori al libro gioco per bambini ABC, pubblicato nel 1960. I temi del libro e del gioco -di parole, immagini, numeri- diventano quindi le linee guida su cui si sviluppa il percorso espositivo. Da una parte una serie di disegni preparatori per loghi, copertine, libri (tra cui una scelta dalla straordinaria serie di cifre disegnate per un libro rimasto inedito, Numerary di cui si conservano ca. 40 disegni. Infine le prime edizioni di alcuni libri/oggetti famosi, come Le Forchette e Guardami negli occhi. Infine la serie straordinaria delle lettere che compongono l'Alfabeto realizzato per il tipografo Lucini.
Complessivamente ca.100 opere tra disegni e schizzi originali, prime edizioni, pagine di libri.
La possibilità di realizzare la mostra si deve alla disponibilità dello CSAC di Parma e di altri collezionisti a prestare per questa occasione le opere da loro conservate.
La mostra rimarrà aperta fino il 12 ottobre 2008 e si concluderà con Parole in Gioco: il primo Festival della Parola (10.11.12 ottobre) ideato da Stefano Bartezzaghi e Maria Perosino.
CATALOGO
La mostra è accompagnata da un libro/catalogo realizzato dalla Cartiera Artem di Fabriano con triplice copertina in carta 100% cotone acquerellata a mano.
Contiene, oltre a una scelta di immagini, i seguenti testi:
Alfabeto di Maria Perosino
Bricolage di Stefano Bartezzaghi
Creatività di Marco Belpoliti
Urbino, Capitale Mondiale dell'Utopia
Palazzo Ducale, Sala del Castellare
Periodo: 13 settembre/12 ottobre 2008
Premessa
Bruno Munari è un sinonimo: sinonimo del concetto stesso di creatività, così come lo si è inteso, o inseguito, per buona parte del secolo scorso. E' stato infatti ad un tempo artista, grafico, designer di mobili libri oggetti, passeggiando con agio in tutti quei luoghi in cui si dava forma, disegno, colore alle idee.
Munari è un bricoleur delle idee: le manipola, le ritaglia, le incolla, le tratta come fossero di plastilina. E nel far questo le sovverte. Le dota intelligenza propria, di una sintassi inedita, precisa, conseguente, nuova e irripetibile: perché vive dentro le sue mani.
Scorrendo la sua biografia, lo incontriamo là dove abita l'intelligenza del presente e la capacità di pensare il futuro: il gruppo degli artisti legati alla Galleria Pesaro, con Marinetti a fare le pubblicità del Campari, all'Einaudi (già dal 1942), è tra i fondatori del MAC nel 1948 e dal 1957 al lavoro per Danese, in un negozio Olivetti per organizzare la mostra Arte programmata nel 1962, ad Harvard, a Brera nel 1977 per realizzare il primo laboratorio d'infanzia e via discorrendo. Di pari passo i riconoscimenti, di prestigio: Domus, compasso d'oro, musei, lauree ad honorem…Munari è un artista che abita il suo tempo, e al suo tempo lui piace. Non è un artista incompreso.
Esperienza e cultura, delle cose e dei materiali, si sedimentano nel corso della sua lunga attività, ma Munari è capace di non perdere mai quell'attimo di sospensione che immaginiamo preceda ogni suo gesto e gli rende possibile reinventare ogni volta un'immagine, una forma, un materiale. Una fragranza e una freschezza che non si consumano.
Munari non gioca a fare il bambino: ma, da vero artista, è capace ogni volta di riconvocare l'infanzia per giocare con le forme. L'intelligenza dei suoi occhi precede e supera quella del pensiero.
La mostra
A Urbino, città del libro e della parola, ma anche città dell'utopia e dell'immagine, con la sua grande tradizione di grafica, tipografia e studio della parola, fare una mostra su Munari, paroliere e giocatore, significa non solo ricostruire uno degli aspetti più interessanti di un personaggio di grande notorietà nazionale e internazionale. Significa soprattutto ripercorrere, attraverso i suoi occhi, una stagione straordinaria, in cui le ragioni della creatività, della grafica, dell'editoria e dell'invenzione partecipano la stessa ricerca di disegnare un mondo nuovo, fruibile da tutti. Una mostra su Munari è infatti una mostra per tutti: per gli adulti e per i bambini, per chi vuole guardare e per chi vuole imparare, per chi vuole giocare e per chi vuole pensare.
Questa mostra prende avvio da una serie di disegni e bozzetti originali (ca. 10 fogli) preparatori al libro gioco per bambini ABC, pubblicato nel 1960. I temi del libro e del gioco -di parole, immagini, numeri- diventano quindi le linee guida su cui si sviluppa il percorso espositivo. Da una parte una serie di disegni preparatori per loghi, copertine, libri (tra cui una scelta dalla straordinaria serie di cifre disegnate per un libro rimasto inedito, Numerary di cui si conservano ca. 40 disegni. Infine le prime edizioni di alcuni libri/oggetti famosi, come Le Forchette e Guardami negli occhi. Infine la serie straordinaria delle lettere che compongono l'Alfabeto realizzato per il tipografo Lucini.
Complessivamente ca.100 opere tra disegni e schizzi originali, prime edizioni, pagine di libri.
La possibilità di realizzare la mostra si deve alla disponibilità dello CSAC di Parma e di altri collezionisti a prestare per questa occasione le opere da loro conservate.
La mostra rimarrà aperta fino il 12 ottobre 2008 e si concluderà con Parole in Gioco: il primo Festival della Parola (10.11.12 ottobre) ideato da Stefano Bartezzaghi e Maria Perosino.
CATALOGO
La mostra è accompagnata da un libro/catalogo realizzato dalla Cartiera Artem di Fabriano con triplice copertina in carta 100% cotone acquerellata a mano.
Contiene, oltre a una scelta di immagini, i seguenti testi:
Alfabeto di Maria Perosino
Bricolage di Stefano Bartezzaghi
Creatività di Marco Belpoliti
13
settembre 2008
Bruno Munari – ABC e altri giochi. Urbino, Capitale Mondiale dell’Utopia
Dal 13 settembre al 12 ottobre 2008
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE – PALAZZO DUCALE
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Urbino, Piazzale Duca Federico, 3, (Pesaro E Urbino)
Vernissage
13 Settembre 2008, ore 18,00 con aperitivo ispirato a Munari, offerto da Villa Bucci
Sito web
www.paroleingioco.it
Autore
Curatore