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Bruno Panebarco – Elogio all’imperfezione (Il nuovo corso)
Il nucleo centrale e più significativo della mostra è formato da una decina di opere realizzate negli anni 2003 e 2005
Comunicato stampa
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Com’è difficile tendere - e non raggiungere, solo tendere! -
all’imperfezione, scrollarsi di dosso tutti gli orpelli che appesantiscono
un’opera, la ruffianeria delle forme, dei colori, delle cornici raffinate;
smettere quel mestiere di meretricio al quale spesso si accompagna l’arte.
Bellezza e perfezione vorrei lasciarle agli artigiani, alle modelle, alle
macchine di lusso. Vorrei uscire dai canoni prestabiliti – da chi poi? Dai
critici d’arte? Tsc! – dalle visioni uniformanti, dagli stretti corridoi
dell’ortodossia accademica e tornare a “sporcarmi le mani” con una
creazione dettata da un semplice, umile ma creativo istinto primitivo.
Com’è difficile…
Vorrei che le mie opere fossero un pugno nello stomaco, una scossa
elettrica, finanche un attacco d’indignazione, come quei “brutti romanzi”
pieni di realtà nude e crude e scabrose da far accapponare la pelle, come
pochi hanno il coraggio di raccontare, senza eroi né miti o figure di
riferimento, in cui non c’è mai un lieto fine che ti fa rappacificare con il
mondo, ma tanti imput che ti fanno pensare o arrabbiare o urlare.
Non so quanto io ci riesca, ma per coloro che cercano bellezza e
perfezione nell’arte, probabilmente questa non è la mostra giusta…
Bruno Panebarco
Novembre 2005
Il nucleo centrale e più significativo della mostra è formato da una decina
di opere realizzate negli anni 2003 e 2005 utilizzando esclusivamente
materiali di recupero quali pannelli pubblicitari dimessi come supporto e
acrilici, plastica, plexiglas, carta, cartone, vinavil e altri materiali di
uso comune. Altre opere appartenenti al periodo 1992 – 2003 formano un
ideale percorso creativo di riferimento alle opere più recenti. La mostra è
organizzata in collaborazione con l’associazione Arte Cultura Contro “Ce
n’est qu’un debut”.
all’imperfezione, scrollarsi di dosso tutti gli orpelli che appesantiscono
un’opera, la ruffianeria delle forme, dei colori, delle cornici raffinate;
smettere quel mestiere di meretricio al quale spesso si accompagna l’arte.
Bellezza e perfezione vorrei lasciarle agli artigiani, alle modelle, alle
macchine di lusso. Vorrei uscire dai canoni prestabiliti – da chi poi? Dai
critici d’arte? Tsc! – dalle visioni uniformanti, dagli stretti corridoi
dell’ortodossia accademica e tornare a “sporcarmi le mani” con una
creazione dettata da un semplice, umile ma creativo istinto primitivo.
Com’è difficile…
Vorrei che le mie opere fossero un pugno nello stomaco, una scossa
elettrica, finanche un attacco d’indignazione, come quei “brutti romanzi”
pieni di realtà nude e crude e scabrose da far accapponare la pelle, come
pochi hanno il coraggio di raccontare, senza eroi né miti o figure di
riferimento, in cui non c’è mai un lieto fine che ti fa rappacificare con il
mondo, ma tanti imput che ti fanno pensare o arrabbiare o urlare.
Non so quanto io ci riesca, ma per coloro che cercano bellezza e
perfezione nell’arte, probabilmente questa non è la mostra giusta…
Bruno Panebarco
Novembre 2005
Il nucleo centrale e più significativo della mostra è formato da una decina
di opere realizzate negli anni 2003 e 2005 utilizzando esclusivamente
materiali di recupero quali pannelli pubblicitari dimessi come supporto e
acrilici, plastica, plexiglas, carta, cartone, vinavil e altri materiali di
uso comune. Altre opere appartenenti al periodo 1992 – 2003 formano un
ideale percorso creativo di riferimento alle opere più recenti. La mostra è
organizzata in collaborazione con l’associazione Arte Cultura Contro “Ce
n’est qu’un debut”.
17
dicembre 2005
Bruno Panebarco – Elogio all’imperfezione (Il nuovo corso)
Dal 17 al 31 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
VINERIA LA CANTINA
Rivoli, Via Fratelli Piol, 9, (Torino)
Rivoli, Via Fratelli Piol, 9, (Torino)
Orario di apertura
Martedì Venerdì 15,00/01,00
Sabato Domenica 13,00/02,00
Vernissage
17 Dicembre 2005, ore 18-24
Sito web
www.kombatart.org
Autore