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Bruno Pellegrino – Le tentazioni della pittura
Bruno Pellegrino torna con una grande mostra costituita da un numero cospicuo di opere, prevalentemente inedite e selezionate da differenti cicli di lavori, da cui si evince con maggiore completezza l’eccezionale varietà e la sorprendente versatilità inventiva della sua ricerca
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'Associazione Culturale IL FRANTOIO - Capalbio di Maria Concetta Monaci è lieta di
presentare la mostra Bruno Pellegrino. Le tentazioni della pittura, a cura di Davide
Sarchioni.
Dopo la personale “Primi Piani”, presentata nel 2013 presso la Sala Zanardelli del
Complesso del Vittoriano a Roma da Duccio Trombadori e Paolo Portoghesi, in cui l'artista
proponeva un'ampia rassegna di dipinti incentrata innanzitutto sul tema del “ritratto”, Bruno
Pellegrino torna con una grande mostra costituita da un numero cospicuo di opere,
prevalentemente inedite e selezionate da differenti cicli di lavori, da cui si evince con
maggiore completezza l'eccezionale varietà e la sorprendente versatilità inventiva della
sua ricerca.
“Pellegrino si è distinto in Italia come uomo politico e di cultura, ben consolidato nel ceppo
antico del socialismo milanese, con la sua tradizione laica, democratica e riformista. Vive a
Roma. Da alcuni anni si è messo ad osservare il mondo con gli occhi di pittore, e ci è
riuscito. Ne ricava soggetti per saggiare il difficile equilibrio tra il momento ricettivo della
coscienza e quello produttivo della espressione. [...] Così, a un certo punto, la tentazione
effusiva della pittura gli ha preso la mano fino a far crescere un frondoso e persuasivo
albero di forme che corrispondono all'accento di uno stile, ad una personale quanto
attraente 'maniera di vedere' “. (Duccio Trombadori)
Nutrito dal vasto patrimonio di cultura artistica del Novecento, ma rielaborato da una
personalissima ricerca intimista e introspettiva che si carica di accensioni e modalità
accentuatamente espressionistiche, Pellegrino affida al gesto pittorico e alle sue varie
formulazioni, quale mezzo imprescindibile e segno inequivocabile della sua cifra linguistica
e poetica, quella peculiare libertà espressiva e di intenti che lo spinge a travalicare i “limiti”
della tela “tradizionale” per fare esperienza di altre tipologie di supporto, intervenendo
senza soluzione di continuità anche su carte da parati, campioni di stoffe, PVC, lamine di
metallo, scatole di legno e di cartone, evidenziando gli aspetti più ironici e irriverenti del
suo lavoro e lasciandosi costantemente tentare dall'irresitibile richiamo della pittura.
I diversi materiali utilizzati sono spesso frutto di coincidenze e casualità legate ad un gusto
del tutto personale per l'objet trouvé e costituiscono la base di partenza per la creazione
di ogni lavoro che si affida non tanto ad un interesse specifico verso l'oggetto o a significati
simbolici legati alla materia in sé, quanto alle suggestioni derivate dalle sue caratteristiche
tattili, cromatiche e di texture per approdare ad interessanti elaborazioni pittoriche e di
grande forza espressiva, pur sempre declinate in formule figurative dove ritornano quasi
ossessivamente un gran numero di volti e ritratti, ma anche fiori ed elementi vegetali,
procedendo gradualmente fin verso l'astrazione.
La rassegna propone anche una recente serie di volti realizzati in ferro assimilabili alla
scultura, dove il gesto pittorico si traduce in un segno agile e sintetico.
Sarà disponibile un catalogo con un testo di Davide Sarchioni, edito da Tipografia
Ceccarelli Editrice, Acquapendente (VT).
Bruno Pellegrino è nato ad Amorosi (BN) nel 1946. Vive e lavora a Roma.
Impegnato nella politica e nella cultura, è stato segretario del Club Turati a Milano e presidente del Club dei
Club, l’associazione nazionale dei centri culturali laici e socialisti italiani da lui fondata.
Membro della Direzione nazionale del Psi, è stato senatore della Repubblica e responsabile dei dipartimenti
della Stampa, dell’Informazione, della Cultura, dello Spettacolo e dello Sport.
Studioso dei problemi dell’informazione, ha presieduto il Comitato regionale per i servizi radiotelevisivi della
Lombardia, ha fondato con Walter Tobagi la Lega per la libertà dell’informazione, è stato membro del
Consiglio per la Comunicazione dell’Istituto Agostino Gemelli e del Consiglio di Amministrazione della RAI.
Ha diretto la casa editrice AdnKronos Libri e fondato il canale televisivo enogastronomico Raisat-Gambero
Rosso Channel.
Da lungo tempo si dedica “alle tentazioni” della pittura e, con minore costanza, alle fatiche della scrittura e
della ricerca storica. Il suo lavoro viene presentato per la prima volta in un luogo pubblico nel 2013 al
Vittoriano di Roma con la mostra Primi piani, presentata da Duccio Trombadori e Paolo Portoghesi.
Ha pubblicato i volumi Rai S.p.A. Una holding della comunicazione per la terza fase del sistema audiovisivo
italiano Il Sole 24ore Editore, 1992; L’eresia riformista. La cultura socialista ai tempi di Craxi, ed. Guerini e
Associati, 2010; Il Filantropo. Prospero Moisé Loria e la Società Umanitaria, ed. Minerva Edizioni, 2014.
mc.monaci@gmail.com
www.frantoiocapalbio.com
www.brunopellegrino.it
INFO
335.75.04.436
presentare la mostra Bruno Pellegrino. Le tentazioni della pittura, a cura di Davide
Sarchioni.
Dopo la personale “Primi Piani”, presentata nel 2013 presso la Sala Zanardelli del
Complesso del Vittoriano a Roma da Duccio Trombadori e Paolo Portoghesi, in cui l'artista
proponeva un'ampia rassegna di dipinti incentrata innanzitutto sul tema del “ritratto”, Bruno
Pellegrino torna con una grande mostra costituita da un numero cospicuo di opere,
prevalentemente inedite e selezionate da differenti cicli di lavori, da cui si evince con
maggiore completezza l'eccezionale varietà e la sorprendente versatilità inventiva della
sua ricerca.
“Pellegrino si è distinto in Italia come uomo politico e di cultura, ben consolidato nel ceppo
antico del socialismo milanese, con la sua tradizione laica, democratica e riformista. Vive a
Roma. Da alcuni anni si è messo ad osservare il mondo con gli occhi di pittore, e ci è
riuscito. Ne ricava soggetti per saggiare il difficile equilibrio tra il momento ricettivo della
coscienza e quello produttivo della espressione. [...] Così, a un certo punto, la tentazione
effusiva della pittura gli ha preso la mano fino a far crescere un frondoso e persuasivo
albero di forme che corrispondono all'accento di uno stile, ad una personale quanto
attraente 'maniera di vedere' “. (Duccio Trombadori)
Nutrito dal vasto patrimonio di cultura artistica del Novecento, ma rielaborato da una
personalissima ricerca intimista e introspettiva che si carica di accensioni e modalità
accentuatamente espressionistiche, Pellegrino affida al gesto pittorico e alle sue varie
formulazioni, quale mezzo imprescindibile e segno inequivocabile della sua cifra linguistica
e poetica, quella peculiare libertà espressiva e di intenti che lo spinge a travalicare i “limiti”
della tela “tradizionale” per fare esperienza di altre tipologie di supporto, intervenendo
senza soluzione di continuità anche su carte da parati, campioni di stoffe, PVC, lamine di
metallo, scatole di legno e di cartone, evidenziando gli aspetti più ironici e irriverenti del
suo lavoro e lasciandosi costantemente tentare dall'irresitibile richiamo della pittura.
I diversi materiali utilizzati sono spesso frutto di coincidenze e casualità legate ad un gusto
del tutto personale per l'objet trouvé e costituiscono la base di partenza per la creazione
di ogni lavoro che si affida non tanto ad un interesse specifico verso l'oggetto o a significati
simbolici legati alla materia in sé, quanto alle suggestioni derivate dalle sue caratteristiche
tattili, cromatiche e di texture per approdare ad interessanti elaborazioni pittoriche e di
grande forza espressiva, pur sempre declinate in formule figurative dove ritornano quasi
ossessivamente un gran numero di volti e ritratti, ma anche fiori ed elementi vegetali,
procedendo gradualmente fin verso l'astrazione.
La rassegna propone anche una recente serie di volti realizzati in ferro assimilabili alla
scultura, dove il gesto pittorico si traduce in un segno agile e sintetico.
Sarà disponibile un catalogo con un testo di Davide Sarchioni, edito da Tipografia
Ceccarelli Editrice, Acquapendente (VT).
Bruno Pellegrino è nato ad Amorosi (BN) nel 1946. Vive e lavora a Roma.
Impegnato nella politica e nella cultura, è stato segretario del Club Turati a Milano e presidente del Club dei
Club, l’associazione nazionale dei centri culturali laici e socialisti italiani da lui fondata.
Membro della Direzione nazionale del Psi, è stato senatore della Repubblica e responsabile dei dipartimenti
della Stampa, dell’Informazione, della Cultura, dello Spettacolo e dello Sport.
Studioso dei problemi dell’informazione, ha presieduto il Comitato regionale per i servizi radiotelevisivi della
Lombardia, ha fondato con Walter Tobagi la Lega per la libertà dell’informazione, è stato membro del
Consiglio per la Comunicazione dell’Istituto Agostino Gemelli e del Consiglio di Amministrazione della RAI.
Ha diretto la casa editrice AdnKronos Libri e fondato il canale televisivo enogastronomico Raisat-Gambero
Rosso Channel.
Da lungo tempo si dedica “alle tentazioni” della pittura e, con minore costanza, alle fatiche della scrittura e
della ricerca storica. Il suo lavoro viene presentato per la prima volta in un luogo pubblico nel 2013 al
Vittoriano di Roma con la mostra Primi piani, presentata da Duccio Trombadori e Paolo Portoghesi.
Ha pubblicato i volumi Rai S.p.A. Una holding della comunicazione per la terza fase del sistema audiovisivo
italiano Il Sole 24ore Editore, 1992; L’eresia riformista. La cultura socialista ai tempi di Craxi, ed. Guerini e
Associati, 2010; Il Filantropo. Prospero Moisé Loria e la Società Umanitaria, ed. Minerva Edizioni, 2014.
mc.monaci@gmail.com
www.frantoiocapalbio.com
www.brunopellegrino.it
INFO
335.75.04.436
02
giugno 2016
Bruno Pellegrino – Le tentazioni della pittura
Dal 02 giugno al 10 luglio 2016
arte contemporanea
Location
IL FRANTOIO
Capalbio, Via Renato Fucini, 10, (Grosseto)
Capalbio, Via Renato Fucini, 10, (Grosseto)
Vernissage
2 Giugno 2016, h 19
Autore
Curatore