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Bruno Zago e i suoi labirinti
Le opere esposte provengono da cicli pittorici, veri labirinti entro i quali il pittore si inoltra, vaga, si sposta dal 1998 a oggi
Comunicato stampa
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Nello spazio Bomben, luogo trevisano di incontri culturali e artistici, si apre l’esposizione personale dell’artista Bruno Zago presentata da Luigina Bortolatto e da Ottorino Stefani.
Le opere esposte provengono da cicli pittorici, veri labirinti entro i quali il pittore si inoltra, vaga, si sposta dal 1998 a oggi.
La serie L’altra faccia della luna,appena esibita in Germania negli Istituti Italiani di Cultura di Monaco di Baviera e di Colonia, è così sottolineata dalla critica tedesca:... Zago porta nell’immagine verde un volto della luna e con questo una dimensione psicologica...
Giuliano Simionato ha così definito la rappresentazione femminile di Zago “icona d’amore e di grazia, rispecchia virtù che, nell’affermare il primato salvifico della bellezza, rendono etico il messaggio estetico”.
Dalla Figura in posa, quasi click fotografico per immediatezza, alle figure composte vicine al realismo magico con souvenir pompeiani fino a una classica fedeltà alla Paolina canoviana e alle dirompenti uscite di Passo di danza, Zago è interprete di una pittura colta e riflessiva.
Quando l’artista medita sul paesaggio è sospeso tra, citazioni decontestualizzate ricordando Friedrich, ma pure avviando la sua ricerca su valori dell’espressività, della soggettività, dell’energia. Allora si entra nei meandri delle Finestre sulla laguna serpeggiando tra motivi costituiti da elementi ripetuti, generosamente colorati.
Simbolici ed emotivi l’azzurro e il rosso si combinano in pigmenti materici a grumo o stesi a spatola. I gruppi di figura o di paesaggio urbano, marino e montano, sono sempre ragionati con uso di segni linguistici-allegorici, sospesi tra rimandi assoluti intervallati da digressioni intuitive ed accattivanti.
L’opera dell’artista è risultato di uno studio attento a trasmettere e interpretare i labirinti del suo immaginario.
Bruno Zago trevisano di nascita e di residenza, completata l’Accademia Belle Arti di Venezia, ha frequentato la libera Scuola del Nudo. Ha preso parte a molte iniziative culturali anche attraverso un significativo calendario espositivo, conseguendo prestigiosi riconoscimenti in mostre collettive e personali.
Le opere esposte provengono da cicli pittorici, veri labirinti entro i quali il pittore si inoltra, vaga, si sposta dal 1998 a oggi.
La serie L’altra faccia della luna,appena esibita in Germania negli Istituti Italiani di Cultura di Monaco di Baviera e di Colonia, è così sottolineata dalla critica tedesca:... Zago porta nell’immagine verde un volto della luna e con questo una dimensione psicologica...
Giuliano Simionato ha così definito la rappresentazione femminile di Zago “icona d’amore e di grazia, rispecchia virtù che, nell’affermare il primato salvifico della bellezza, rendono etico il messaggio estetico”.
Dalla Figura in posa, quasi click fotografico per immediatezza, alle figure composte vicine al realismo magico con souvenir pompeiani fino a una classica fedeltà alla Paolina canoviana e alle dirompenti uscite di Passo di danza, Zago è interprete di una pittura colta e riflessiva.
Quando l’artista medita sul paesaggio è sospeso tra, citazioni decontestualizzate ricordando Friedrich, ma pure avviando la sua ricerca su valori dell’espressività, della soggettività, dell’energia. Allora si entra nei meandri delle Finestre sulla laguna serpeggiando tra motivi costituiti da elementi ripetuti, generosamente colorati.
Simbolici ed emotivi l’azzurro e il rosso si combinano in pigmenti materici a grumo o stesi a spatola. I gruppi di figura o di paesaggio urbano, marino e montano, sono sempre ragionati con uso di segni linguistici-allegorici, sospesi tra rimandi assoluti intervallati da digressioni intuitive ed accattivanti.
L’opera dell’artista è risultato di uno studio attento a trasmettere e interpretare i labirinti del suo immaginario.
Bruno Zago trevisano di nascita e di residenza, completata l’Accademia Belle Arti di Venezia, ha frequentato la libera Scuola del Nudo. Ha preso parte a molte iniziative culturali anche attraverso un significativo calendario espositivo, conseguendo prestigiosi riconoscimenti in mostre collettive e personali.
04
giugno 2011
Bruno Zago e i suoi labirinti
Dal 04 al 26 giugno 2011
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BENETTON STUDI RICERCHE – SPAZI BOMBEN
Treviso, Via Cornarotta, 7-9, (Treviso)
Treviso, Via Cornarotta, 7-9, (Treviso)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15–20, sabato e domenica 10–20
Vernissage
4 Giugno 2011, ore 18
Autore
Curatore