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Buell
Per la prima volta a Roma, verrà inaugurata una mostra personale dell’artista Buell (Parigi, 1963). La selezione di dipinti di Buell propone una riflessione, propria all’artista, sulla società contemporanea, quella della scomparsa del “sensibile”.
Comunicato stampa
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Ormai abolito in una società dell’apparenza e dell’immagine, l’aspetto emozionale della vita umana sembra lasciato in ombra da tutta una serie di priorità formali da cui nessuno di noi può più prescindere. In tutti i campi, moda, sport, spettacolo, ci vengono imposti modelli preconfezionati a cui dobbiamo integrare il nostro essere per poter gareggiare nella corsa dell’uomo contemporaneo.
Nonostante questa “apparenza” e questo interesse per la “superficie” delle cose, l’artista percepisce però paradossalmente una forte attrazione sottostante verso gli aspetti più selvaggi, innati della natura umana, quelli dell’istinto e forse più imperfetti. Non a caso sono frequenti nelle sue tele accenni all’animalità come gli sfondi maculati delle pelli di leopardo, o le icone della femminilità primigenia, selvaggia delle “Vahinés”, les “femmes de Tahiti”. E’ nel contrasto fra queste immagini sensuali e materne della nostra memoria collettiva e la deformazione che Buell fa loro subire, rendendole obese e patetiche, che si può leggere la decadenza di un mondo ormai incapace di tornare alle proprie origini.
“Trovare il selvaggio dentro l’uomo metropolitano, risvegliarlo violentemente in lui come in un rito magico, sospendere il rispetto dei limiti e delle inibizioni, provocare una crisi epilettica a questo essere acculturato, civilizzato, che sa vivere nella buona società, che sa limitarsi, misurarsi, contenersi.” (Marco Tonelli)
Le figure rappresentate sono ‘fashion victims’ vittime delle regole sociali, della moda, o, nel campo dello sport, atleti che sconfinano fra il martirio umano e quello divino. In Buell tutto si mescola con una particolare opposizione dei corpi e elementi compositivi che evoca una forma moderna di sacralità, un affascinante rapporto di contrasto/affinità, un ideale di contrapposizione che esprime ciò che resta dell’uomo contemporaneo.
“Martiri o sportivi , bimbo o Vahiné, questi archetipi evocano in realtà uno stesso modello: quello del sopravvissuto – l’uomo mutilato, l’assurdo, ovvero l’incarnazione eterna dell’essere umano.” (Jean-Luc d’Asciano).
Dopo studi d’arte in Francia, il carattere libero di Buell lo conduce ad una vita itinerante. Si sposta dall’Africa Occidentale, alla Thailandia, al Centro America. Nel 1996 rientra a Parigi, dove attualmente vive e lavora.
Principali mostre personali 2004: Highlights, Maison Française, Bologna; 2003: Face Off, Galleria Comunale Ex Pescheria, Cesena; Galleria L’Ariete Arte Contemporanea, Bologna; Highlights, Museo del Risorgimento, Ferrara; Pinacoteca Civica G. Cattabriga, Bondeno; Buell, Pescheria Nuova, Rovigo; 2002: Le diable au corps, BMW Raab, Milano; Galerie Rössler, München/Ravensburg; 2001: MAPP Museo d’Arte Paolo Pini, Milano; Kiron Espace, Paris; Museo di Ca’ la Ghironda, Ponte Ronca.
Principali mostre collettive 2004: Dinamiche del Volto, Galleria d’Arte Contemporanea Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano; I crimini dell’amore. Da Crepax all’Ultrapop, Galleria L’Ariete Arte Contemporanea, Bologna; 2003: Il corpo e l’anima, Museo di Ca’ la Ghironda, Ponte Ronca; Le retoriche di Eros. Geografie e antropologie del corpo d’amore, Pinacoteca Civica, Bondeno; ClanDestino Arte, Meeting di Rimini; Dopo Buzzati: artisti fra pittura e fumetto, Galleria d’Arte Contemporanea C. Rizzarda, Feltre; Out of this World, White Box-The Annex, New York; Arte Fiera, Bologna; 2001: Miart, Milano; KunstKöln, Köln; St’Art, Strasbourg.
Nonostante questa “apparenza” e questo interesse per la “superficie” delle cose, l’artista percepisce però paradossalmente una forte attrazione sottostante verso gli aspetti più selvaggi, innati della natura umana, quelli dell’istinto e forse più imperfetti. Non a caso sono frequenti nelle sue tele accenni all’animalità come gli sfondi maculati delle pelli di leopardo, o le icone della femminilità primigenia, selvaggia delle “Vahinés”, les “femmes de Tahiti”. E’ nel contrasto fra queste immagini sensuali e materne della nostra memoria collettiva e la deformazione che Buell fa loro subire, rendendole obese e patetiche, che si può leggere la decadenza di un mondo ormai incapace di tornare alle proprie origini.
“Trovare il selvaggio dentro l’uomo metropolitano, risvegliarlo violentemente in lui come in un rito magico, sospendere il rispetto dei limiti e delle inibizioni, provocare una crisi epilettica a questo essere acculturato, civilizzato, che sa vivere nella buona società, che sa limitarsi, misurarsi, contenersi.” (Marco Tonelli)
Le figure rappresentate sono ‘fashion victims’ vittime delle regole sociali, della moda, o, nel campo dello sport, atleti che sconfinano fra il martirio umano e quello divino. In Buell tutto si mescola con una particolare opposizione dei corpi e elementi compositivi che evoca una forma moderna di sacralità, un affascinante rapporto di contrasto/affinità, un ideale di contrapposizione che esprime ciò che resta dell’uomo contemporaneo.
“Martiri o sportivi , bimbo o Vahiné, questi archetipi evocano in realtà uno stesso modello: quello del sopravvissuto – l’uomo mutilato, l’assurdo, ovvero l’incarnazione eterna dell’essere umano.” (Jean-Luc d’Asciano).
Dopo studi d’arte in Francia, il carattere libero di Buell lo conduce ad una vita itinerante. Si sposta dall’Africa Occidentale, alla Thailandia, al Centro America. Nel 1996 rientra a Parigi, dove attualmente vive e lavora.
Principali mostre personali 2004: Highlights, Maison Française, Bologna; 2003: Face Off, Galleria Comunale Ex Pescheria, Cesena; Galleria L’Ariete Arte Contemporanea, Bologna; Highlights, Museo del Risorgimento, Ferrara; Pinacoteca Civica G. Cattabriga, Bondeno; Buell, Pescheria Nuova, Rovigo; 2002: Le diable au corps, BMW Raab, Milano; Galerie Rössler, München/Ravensburg; 2001: MAPP Museo d’Arte Paolo Pini, Milano; Kiron Espace, Paris; Museo di Ca’ la Ghironda, Ponte Ronca.
Principali mostre collettive 2004: Dinamiche del Volto, Galleria d’Arte Contemporanea Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano; I crimini dell’amore. Da Crepax all’Ultrapop, Galleria L’Ariete Arte Contemporanea, Bologna; 2003: Il corpo e l’anima, Museo di Ca’ la Ghironda, Ponte Ronca; Le retoriche di Eros. Geografie e antropologie del corpo d’amore, Pinacoteca Civica, Bondeno; ClanDestino Arte, Meeting di Rimini; Dopo Buzzati: artisti fra pittura e fumetto, Galleria d’Arte Contemporanea C. Rizzarda, Feltre; Out of this World, White Box-The Annex, New York; Arte Fiera, Bologna; 2001: Miart, Milano; KunstKöln, Köln; St’Art, Strasbourg.
24
ottobre 2004
Buell
Dal 24 ottobre al 18 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
CAFE’ EUROPE
Roma, Via Filippo Civinini, 69, (Roma)
Roma, Via Filippo Civinini, 69, (Roma)
Vernissage
24 Ottobre 2004, ore 12
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