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Buffet del giovedì – Adolfo Carozzi
Incontro con Adolfo Carozzi sul tema: collezionare per investire!?
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ARTE CONTEMPORANEA, COLLEZIONARE PER INVESTIRE!?
A cura di Carola Pandolfo Marchegiani
Giovedì 5 marzo incontro con Marco Meneguzzo
Docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Critico e curatore di importanti mostre d’Arte,
ritorna in biblioteca a richiesta. Infatti lo scorso anno l’incontro ebbe notevole interesse di pubblico. Rispose a domande e curiosità con grande semplicità su un tema analogo a quello che andiamo ora a proporre: collezionare per investire!?
Breve cenno biografico: Dal 1984 insegna Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, e dal 1996, anche “Museologia e gestione dei sistemi espositivi” nel Master Universitario di I° livello organizzato dalla stessa Accademia. Dal 1979 ha curato o presentato più di cento mostre d’arte moderna o contemporanea. Dal 1984 ha collaborato con la direzione del Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC) di Milano realizzando importanti rassegne, quali “Azimuth & Azimut”, ”Verso l’Arte Povera”, ”Memoria del video”, “Due o tre cose che so di loro...”, “La forma del mondo/la fine del mondo”, nonché molte personali di artisti internazionali, tra cui Richard Long, Jannis Kounellis, Cindy Sherman. In altri prestigiosi spazi ha organizzato o presentato altre personali come quella di Anthony Caro, di Agostino Bonalumi o di Afro ( queste ultime due al museo di Darmstadt) e collettive a tema, come “Futurama” (2000) per il Museo Pecci di Prato, sui giovani artisti italiani, “Kinetik Kunst aus Italien 1958-1968”, itinerante in sei importanti musei tedeschi (2002-2003), “Zero. Tra Germania e Italia 1958-1968” al Palazzo delle Papesse di Siena (2004), “La scoperta del corpo elettronico. Arte e video negli anni 70” per le Olimpiadi invernali di Torino (2006); per la Società Permanente di Belle Arti di Milano una mostra sulla “Pittura Analitica italiana degli anni Settanta” (2007); ha curato la grande mostra antologica di Bruno Munari alla Rotonda della Besana di Milano (2007) e al Museo Dell’Ara Pacis a Roma (2008 2009).
Giovedì 12 marzo incontro con Roberto Giovanelli,
Collezionista, Consulente finanziario, Presidennte del Museo Richard Ginori delle porcellane della Manifattura di Doccia (1737).
Ci parlerà della sua esperienza come amante dell’arte e frequentatore di mostre in Italia e all’estero e come, proprio per questo, gli è stata affidata la Presidenza della Richard Ginori.
Breve cenno biografico: Roberto Manlio Cesare Giovanelli, Milanese di nascita. Ha abitato per un lungo periodo a Londra.
Risiede nel Principato di Monaco. Laureato all’Università di Pisa in Farmacologia, ma, di professione, Consulente finanziario.
Da sempre appassionato d’Arte. Negli anni 70 è stato socio e consulente della Galleria “Centro d’Arte” in Milano; nel 1978-79 elabora un modello matematico per studi di analisi tecnica sui mercati a termine; negli anni ’80 è a Londra con Merrill Lynch per la gestione di fondi di clienti privati con il proprio metodo; dal 1986 al 2001 sempre a Londra con Prudential Bache, con la qualifica di Financial Advisor. Nel 1991 viene nominato Director, poi Executive Vice President. Responsabile della clientela italiana.E’ il solo broker con delega gestionale, che viene estesa al mercato americano avendo ottenuto la licenza di Commodities trade advisor.
Negli anni 2000 gestisce fondi obbligazionari a Monaco. Dal 2007 è Consigliere di Amministrazione e Presidente del Museo di Doccia della Richard Ginori.
Giovedì 19 marzo incontro con Adolfo Carozzi,
Architetto, collezionista che ogni anno pubblica un volume di opere da lui acquisite: "Le carte dell'informale"; l’ultimo, il numero 07, lo presenterà in questa occasione. Il suo, non è solo collezionismo, ma un’approfondita ricerca di quanti, noti e meno noti artisti, si sono avvicinati all’Informale mettendo sulla carta i loro studi e la loro ricerca.
Breve cenno biografico: Adolfo Francesco Carozzi laureato in architettura al Politecnico di Torino, dal 1982 si è dedicato, nell’ambito della professione, esclusivamente all’ambientazione architettonica di interni e della produzione industriale, mantenendo l’unitarietà del metodo progettuale con un continuo riferimento alle esigenze spaziali, cioè alle radici stesse del fare architettonico. L’impegno per le diverse esperienze progettuali: dai complessi residenziali ai restauri conservativi , agli arredamenti urbani, non gli ha impedito di coltivare l’amore per l’arte ed in particolare per la pittura. L’affinità caratteriale con il metodo espressivo della poetica e forse anche una non dichiarata debolezza per gli anni legati ai ricordi d’infanzia, hanno fatto si che la passione per l’arte si concretizzasse in una ricerca di testimonianze storiche del movimento informale in Italia.
A cura di Carola Pandolfo Marchegiani
Giovedì 5 marzo incontro con Marco Meneguzzo
Docente di Storia dell'Arte Contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Critico e curatore di importanti mostre d’Arte,
ritorna in biblioteca a richiesta. Infatti lo scorso anno l’incontro ebbe notevole interesse di pubblico. Rispose a domande e curiosità con grande semplicità su un tema analogo a quello che andiamo ora a proporre: collezionare per investire!?
Breve cenno biografico: Dal 1984 insegna Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, e dal 1996, anche “Museologia e gestione dei sistemi espositivi” nel Master Universitario di I° livello organizzato dalla stessa Accademia. Dal 1979 ha curato o presentato più di cento mostre d’arte moderna o contemporanea. Dal 1984 ha collaborato con la direzione del Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC) di Milano realizzando importanti rassegne, quali “Azimuth & Azimut”, ”Verso l’Arte Povera”, ”Memoria del video”, “Due o tre cose che so di loro...”, “La forma del mondo/la fine del mondo”, nonché molte personali di artisti internazionali, tra cui Richard Long, Jannis Kounellis, Cindy Sherman. In altri prestigiosi spazi ha organizzato o presentato altre personali come quella di Anthony Caro, di Agostino Bonalumi o di Afro ( queste ultime due al museo di Darmstadt) e collettive a tema, come “Futurama” (2000) per il Museo Pecci di Prato, sui giovani artisti italiani, “Kinetik Kunst aus Italien 1958-1968”, itinerante in sei importanti musei tedeschi (2002-2003), “Zero. Tra Germania e Italia 1958-1968” al Palazzo delle Papesse di Siena (2004), “La scoperta del corpo elettronico. Arte e video negli anni 70” per le Olimpiadi invernali di Torino (2006); per la Società Permanente di Belle Arti di Milano una mostra sulla “Pittura Analitica italiana degli anni Settanta” (2007); ha curato la grande mostra antologica di Bruno Munari alla Rotonda della Besana di Milano (2007) e al Museo Dell’Ara Pacis a Roma (2008 2009).
Giovedì 12 marzo incontro con Roberto Giovanelli,
Collezionista, Consulente finanziario, Presidennte del Museo Richard Ginori delle porcellane della Manifattura di Doccia (1737).
Ci parlerà della sua esperienza come amante dell’arte e frequentatore di mostre in Italia e all’estero e come, proprio per questo, gli è stata affidata la Presidenza della Richard Ginori.
Breve cenno biografico: Roberto Manlio Cesare Giovanelli, Milanese di nascita. Ha abitato per un lungo periodo a Londra.
Risiede nel Principato di Monaco. Laureato all’Università di Pisa in Farmacologia, ma, di professione, Consulente finanziario.
Da sempre appassionato d’Arte. Negli anni 70 è stato socio e consulente della Galleria “Centro d’Arte” in Milano; nel 1978-79 elabora un modello matematico per studi di analisi tecnica sui mercati a termine; negli anni ’80 è a Londra con Merrill Lynch per la gestione di fondi di clienti privati con il proprio metodo; dal 1986 al 2001 sempre a Londra con Prudential Bache, con la qualifica di Financial Advisor. Nel 1991 viene nominato Director, poi Executive Vice President. Responsabile della clientela italiana.E’ il solo broker con delega gestionale, che viene estesa al mercato americano avendo ottenuto la licenza di Commodities trade advisor.
Negli anni 2000 gestisce fondi obbligazionari a Monaco. Dal 2007 è Consigliere di Amministrazione e Presidente del Museo di Doccia della Richard Ginori.
Giovedì 19 marzo incontro con Adolfo Carozzi,
Architetto, collezionista che ogni anno pubblica un volume di opere da lui acquisite: "Le carte dell'informale"; l’ultimo, il numero 07, lo presenterà in questa occasione. Il suo, non è solo collezionismo, ma un’approfondita ricerca di quanti, noti e meno noti artisti, si sono avvicinati all’Informale mettendo sulla carta i loro studi e la loro ricerca.
Breve cenno biografico: Adolfo Francesco Carozzi laureato in architettura al Politecnico di Torino, dal 1982 si è dedicato, nell’ambito della professione, esclusivamente all’ambientazione architettonica di interni e della produzione industriale, mantenendo l’unitarietà del metodo progettuale con un continuo riferimento alle esigenze spaziali, cioè alle radici stesse del fare architettonico. L’impegno per le diverse esperienze progettuali: dai complessi residenziali ai restauri conservativi , agli arredamenti urbani, non gli ha impedito di coltivare l’amore per l’arte ed in particolare per la pittura. L’affinità caratteriale con il metodo espressivo della poetica e forse anche una non dichiarata debolezza per gli anni legati ai ricordi d’infanzia, hanno fatto si che la passione per l’arte si concretizzasse in una ricerca di testimonianze storiche del movimento informale in Italia.
19
marzo 2009
Buffet del giovedì – Adolfo Carozzi
19 marzo 2009
incontro - conferenza
Location
BIBLIOTECA COMUNALE DON LORENZO MILANI
Pianoro, Piazza Piccinini , 4, (Bologna)
Pianoro, Piazza Piccinini , 4, (Bologna)
Vernissage
19 Marzo 2009, ore 21
Autore