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Caduta Libera
CADUTA LIBERA è il titolo della seconda mostra a cura di Velasco Vitali. Un’indagine sull’oscurità, sulle sue sorprese e i suoi fantasmi.
Comunicato stampa
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CADUTA LIBERA è un’indagine sull’oscurità, sulle sue sorprese e i suoi fantasmi. È un omaggio all’Orrido come luogo fisico e paesaggio dell’anima, ma anche un’escursione mentale sulle zone d’ombra e gli oggetti abbandonati o dimenticati che riaffiorano a nuova vita con sembianze diverse rispetto a ciò che erano e alle ragioni per le quali sono stati creati. La suggestione s’ispira al movimento di un rivolo d’acqua quando oltrepassa uno scalino di roccia e diventa cascata. Dal mistero dell’erosione carsica e dall’insistente lavoro di scavo che l’acqua fa sulla pietra. Anfratti, grotte e gole sono “l’orrido” risultato di questa azione.
Luoghi inaccessibili e paurosi che solo l’azzardo speleologico ogni tanto riesce a svelare, portando a galla qualcosa di sorprendente: è la memoria biologica stratificata e sedimentata, è un mondo naturale che scorre a nostra insaputa sotto di noi. Certe volte il fiume in piena esonda dal proprio alveo e l’acqua trascina con sé i sedimenti di superficie, svelando materiali e reperti ripuliti dai loro fronzoli, rimodellati e “sabbiati”: forme nuove sotto nuova luce.
La mostra nasce dalla scoperta di un nucleo di venticinque opere che Gianni Maimeri (1884-1951) dipinse fra il 1906 e 1910 rinchiudendosi fra le gole di un Orrido. Sono dipinti mai esposti al pubblico e per la prima volta visibili nel loro insieme. Sono la testimonianza di uno slancio giovanile di chiaro impulso romantico, ma con una folgorante matrice espressionistica.
Cromie che cercano di emergere dal buio. Sulla parete opposta della grande sala, è allestito un estratto dal ciclo Gypsoteca di Agostino Iacurci: una ricerca di oggetti e simboli della memoria popolare che filtra e plasma gli elementi di classicità reinventandoli con uno spirito Pop di echi disneyani. Dalle finestre del Circolo, appare in giardino il non finito abbandonato ovvero i detriti di alcune importanti sculture realizzate presso la Fonderia Artistica Battaglia, storica officina del bronzo dalla quale sono passati i più celebri scultori italiani del Ventesimo Secolo.
Un grande tappeto blu, simbolo della cascata, ‘sgorga’ dalla scala barocca del Circolo e si riversa sulla contrada, invadendola. Al centro dell’atrio, uno smisurato orecchio giallo, opera di Agostino Iacurci, diventa simbolo metafisico, in ascolto degli echi dell’Orrido.
La data della mostra estiva coincide con l’anniversario della scomparsa di Giancarlo Vitali (29.11.1929 _ 25.07.2018).
In occasione dell’inaugurazione di CADUTA LIBERA sarà aperto al pubblico l’Archivio dell’artista (altrimenti aperto su prenotazione) ospitato nello spazio adiacente al Circolo.
Luoghi inaccessibili e paurosi che solo l’azzardo speleologico ogni tanto riesce a svelare, portando a galla qualcosa di sorprendente: è la memoria biologica stratificata e sedimentata, è un mondo naturale che scorre a nostra insaputa sotto di noi. Certe volte il fiume in piena esonda dal proprio alveo e l’acqua trascina con sé i sedimenti di superficie, svelando materiali e reperti ripuliti dai loro fronzoli, rimodellati e “sabbiati”: forme nuove sotto nuova luce.
La mostra nasce dalla scoperta di un nucleo di venticinque opere che Gianni Maimeri (1884-1951) dipinse fra il 1906 e 1910 rinchiudendosi fra le gole di un Orrido. Sono dipinti mai esposti al pubblico e per la prima volta visibili nel loro insieme. Sono la testimonianza di uno slancio giovanile di chiaro impulso romantico, ma con una folgorante matrice espressionistica.
Cromie che cercano di emergere dal buio. Sulla parete opposta della grande sala, è allestito un estratto dal ciclo Gypsoteca di Agostino Iacurci: una ricerca di oggetti e simboli della memoria popolare che filtra e plasma gli elementi di classicità reinventandoli con uno spirito Pop di echi disneyani. Dalle finestre del Circolo, appare in giardino il non finito abbandonato ovvero i detriti di alcune importanti sculture realizzate presso la Fonderia Artistica Battaglia, storica officina del bronzo dalla quale sono passati i più celebri scultori italiani del Ventesimo Secolo.
Un grande tappeto blu, simbolo della cascata, ‘sgorga’ dalla scala barocca del Circolo e si riversa sulla contrada, invadendola. Al centro dell’atrio, uno smisurato orecchio giallo, opera di Agostino Iacurci, diventa simbolo metafisico, in ascolto degli echi dell’Orrido.
La data della mostra estiva coincide con l’anniversario della scomparsa di Giancarlo Vitali (29.11.1929 _ 25.07.2018).
In occasione dell’inaugurazione di CADUTA LIBERA sarà aperto al pubblico l’Archivio dell’artista (altrimenti aperto su prenotazione) ospitato nello spazio adiacente al Circolo.
26
luglio 2019
Caduta Libera
Dal 26 luglio al 10 novembre 2019
arte contemporanea
Location
CIRCOLO
Bellano, via Manzoni, (Lecco)
Bellano, via Manzoni, (Lecco)
Orario di apertura
27 luglio/ 01 settembre – mar/ven 18-22; sab-dom 11-13 . 18-22
2 settembre / 10 novembre: sab/dom 11-13 . 16-18
Vernissage
26 Luglio 2019, ore 19
Autore
Curatore