Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cafolla | Geva | Marziale – n-EGO-tions
Tre artisti e 12 opere dai forti significati; acrilici, oli e materiali moderni creano opere dalle grandi dimensioni che vestiranno l’intera Sharing Room della Morris, Casini & Partners, che ospita la mostra nell’eccezionale cornice del quartiere Testaccio di Roma.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Morris Casini Foundation è entusiasta di ospitare l’innovativo e non convenzionale
progetto: n-EGO-tions.
Tre artisti e 12 opere dai forti significati; acrilici, oli e materiali moderni creano opere dalle
grandi dimensioni che vestiranno l’intera Sharing Room della Morris, Casini & Partners, che
ospita la mostra nell’eccezionale cornice del quartiere Testaccio di Roma.
Attilio Geva ne è l’ideatore, Gina Marziale e Maria Rosanna Cafolla le artiste che vi hanno
partecipato realizzando opere contemporanee che celano processi complessi e
incredibilmente affascinanti.
“L’artista è di fatto un “concentrato” di egocentrismo. Per questo la cooperazione tra artisti è
sostanzialmente inesistente, non è mai stata tentata in una forma paritetica come quella
praticata in questo progetto. Noi guardiamo all’ego con estrema diffidenza e cerchiamo di fare
a meno delle sue manifestazioni patologiche. Crediamo che il modo pratico di mitigare gli
effetti negativi dell’egocentrismo sia quello di cooperare in un’arte impostata sull’idea di
processo sinergico. No all’incontinenza egoica, sì all’incontinenza creativa. Fare arte non è
fare opera, ma è fare processo.”
A noi oltre ad informarVi, il piacere di invitarVi al Vernissage di inaugurazione, Martedì 29
Settembre dalle 18:30 alle 21:30 in Via del Porto Fluviale 7, per vivere l’arte insieme agli
artisti del progetto accompagnati da Champagne e un gustoso buffet che offriremo ai nostri
graditi ospiti.
n-EGO-tions
Attilio Geva, Gina Marziale, Maria Rosanna Cafolla
L’artista è di fatto un “concentrato” di egocentrismo, sollecitato in questo dall’affollamento e dalla competitività del “suo” mercato che gli richiede dimessa aggressività ancor più del talento.
Per questo la cooperazione tra artisti è sostanzialmente inesistente, non è mai stata tentata in una forma paritetica come quella praticata in questo progetto. Noi guardiamo all’ego con estrema diffidenza e cerchiamo di fare a meno delle sue manifestazioni patologiche.
Crediamo che il modo pratico di mitigare gli effetti negativi dell’egocentrismo sia quello di cooperare in un’arte impostata sull’idea di processo sinergico. Un modo di “fare opera” dove la creatività individuale non venga cancellata in una tayloristica catena di montaggio, ma al contrario sia capace, tramite lo scambio, la negoziazione e l’arricchimento che ne deriva, di produrre opere diverse e potenzialmente superiori nei confronti di quelle producibili individualmente. Diverse per l’emergere di “situazioni” impreviste e potenzialmente superiori per il forzato inter-scambio che rende necessario lo sviluppo di nuove competenze anche a livello individuale.
Quindi negazione (n-ego) per il contenimento e l’armonizzazione dell’ego, per un individualismo equilibrato ed un narcisismo non patologico ma fisiologico al livello normale di autostima.
No all’incontinenza egoica, sì all’incontinenza creativa.
L’arte, quindi diventa un processo; non un processo vagheggiato come potenzialità futura, ma un processo visto nella sua concretezza di decisioni e attività concatenate nel tempo. Un processo svolto dagli artisti e che specifica almeno due macro insiemi di attività: progettazione/composizione e esecuzione.
Fare arte non è fare opera, ma è fare processo.
Ogni intento artistico dei compositori, ogni atto degli esecutori, sia esso inerente la sfera emozionale o razionale, sia esso politico o mistico o altro, è inevitabilmente parte costitutiva racchiusa nei criteri.
Ogni influsso storico o contestuale esterno che agisce sugli artisti, ne siano essi consci o inconsapevoli, influisce sui criteri.
Il processo è plasmato dal suo metodo criteriato, cioè dotato di criteri a priori.
Questa visione apre la possibilità di concepire n-EGO-tions non come semplice negazione, ma come negoziazione (nego-tia-tions), come cooperazione fra artisti che intervengono creativamente nelle due macroattività, senza perdite di identità ma sinergicamente proiettati verso un ignoto che è molto più della somma dei loro intenti.
L’idea di cooperazione ci porta verso l’idea di relazione, di leadership e gerarchia. I modelli che si possono applicare sono molteplici, ma certamente una gerarchia rigida, una burocrazia o un totalitarismo non sono in linea con il contenimento dell’ego e sono, dunque, banditi da questo progetto.
Per quanto riguarda le attività propriamente artistiche, l’idea di base è quella di suddividere equamente ruoli e lavoro.
Su ogni opera intervengono tutti gli artisti in tutte le sequenze di lavorazione.
n-EGO-tions non è una catena di montaggio, ma una sequenza di sfide/stimoli da accettare ed interpretare, una catena emozionale (emo-tions) che può e deve raggiungere vette sinergiche inaspettate alternando irruenza creativa a capacità di ascolto, umiltà a sicurezza, estroversione a introspezione senza mai incappare in empasse egoiche e nevrotiche.
progetto: n-EGO-tions.
Tre artisti e 12 opere dai forti significati; acrilici, oli e materiali moderni creano opere dalle
grandi dimensioni che vestiranno l’intera Sharing Room della Morris, Casini & Partners, che
ospita la mostra nell’eccezionale cornice del quartiere Testaccio di Roma.
Attilio Geva ne è l’ideatore, Gina Marziale e Maria Rosanna Cafolla le artiste che vi hanno
partecipato realizzando opere contemporanee che celano processi complessi e
incredibilmente affascinanti.
“L’artista è di fatto un “concentrato” di egocentrismo. Per questo la cooperazione tra artisti è
sostanzialmente inesistente, non è mai stata tentata in una forma paritetica come quella
praticata in questo progetto. Noi guardiamo all’ego con estrema diffidenza e cerchiamo di fare
a meno delle sue manifestazioni patologiche. Crediamo che il modo pratico di mitigare gli
effetti negativi dell’egocentrismo sia quello di cooperare in un’arte impostata sull’idea di
processo sinergico. No all’incontinenza egoica, sì all’incontinenza creativa. Fare arte non è
fare opera, ma è fare processo.”
A noi oltre ad informarVi, il piacere di invitarVi al Vernissage di inaugurazione, Martedì 29
Settembre dalle 18:30 alle 21:30 in Via del Porto Fluviale 7, per vivere l’arte insieme agli
artisti del progetto accompagnati da Champagne e un gustoso buffet che offriremo ai nostri
graditi ospiti.
n-EGO-tions
Attilio Geva, Gina Marziale, Maria Rosanna Cafolla
L’artista è di fatto un “concentrato” di egocentrismo, sollecitato in questo dall’affollamento e dalla competitività del “suo” mercato che gli richiede dimessa aggressività ancor più del talento.
Per questo la cooperazione tra artisti è sostanzialmente inesistente, non è mai stata tentata in una forma paritetica come quella praticata in questo progetto. Noi guardiamo all’ego con estrema diffidenza e cerchiamo di fare a meno delle sue manifestazioni patologiche.
Crediamo che il modo pratico di mitigare gli effetti negativi dell’egocentrismo sia quello di cooperare in un’arte impostata sull’idea di processo sinergico. Un modo di “fare opera” dove la creatività individuale non venga cancellata in una tayloristica catena di montaggio, ma al contrario sia capace, tramite lo scambio, la negoziazione e l’arricchimento che ne deriva, di produrre opere diverse e potenzialmente superiori nei confronti di quelle producibili individualmente. Diverse per l’emergere di “situazioni” impreviste e potenzialmente superiori per il forzato inter-scambio che rende necessario lo sviluppo di nuove competenze anche a livello individuale.
Quindi negazione (n-ego) per il contenimento e l’armonizzazione dell’ego, per un individualismo equilibrato ed un narcisismo non patologico ma fisiologico al livello normale di autostima.
No all’incontinenza egoica, sì all’incontinenza creativa.
L’arte, quindi diventa un processo; non un processo vagheggiato come potenzialità futura, ma un processo visto nella sua concretezza di decisioni e attività concatenate nel tempo. Un processo svolto dagli artisti e che specifica almeno due macro insiemi di attività: progettazione/composizione e esecuzione.
Fare arte non è fare opera, ma è fare processo.
Ogni intento artistico dei compositori, ogni atto degli esecutori, sia esso inerente la sfera emozionale o razionale, sia esso politico o mistico o altro, è inevitabilmente parte costitutiva racchiusa nei criteri.
Ogni influsso storico o contestuale esterno che agisce sugli artisti, ne siano essi consci o inconsapevoli, influisce sui criteri.
Il processo è plasmato dal suo metodo criteriato, cioè dotato di criteri a priori.
Questa visione apre la possibilità di concepire n-EGO-tions non come semplice negazione, ma come negoziazione (nego-tia-tions), come cooperazione fra artisti che intervengono creativamente nelle due macroattività, senza perdite di identità ma sinergicamente proiettati verso un ignoto che è molto più della somma dei loro intenti.
L’idea di cooperazione ci porta verso l’idea di relazione, di leadership e gerarchia. I modelli che si possono applicare sono molteplici, ma certamente una gerarchia rigida, una burocrazia o un totalitarismo non sono in linea con il contenimento dell’ego e sono, dunque, banditi da questo progetto.
Per quanto riguarda le attività propriamente artistiche, l’idea di base è quella di suddividere equamente ruoli e lavoro.
Su ogni opera intervengono tutti gli artisti in tutte le sequenze di lavorazione.
n-EGO-tions non è una catena di montaggio, ma una sequenza di sfide/stimoli da accettare ed interpretare, una catena emozionale (emo-tions) che può e deve raggiungere vette sinergiche inaspettate alternando irruenza creativa a capacità di ascolto, umiltà a sicurezza, estroversione a introspezione senza mai incappare in empasse egoiche e nevrotiche.
29
settembre 2009
Cafolla | Geva | Marziale – n-EGO-tions
Dal 29 settembre al 13 novembre 2009
arte contemporanea
Location
MORRIS CASINI FOUNDATION
Roma, Via Del Porto Fluviale, 9/a, (Roma)
Roma, Via Del Porto Fluviale, 9/a, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì: ore 9.00-18.00, su appuntamento
Vernissage
29 Settembre 2009, dalle 18:30 alle 21:00
Autore