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Caio Mario Garrubba – I cinesi nel 1959
Caio Mario Garrubba è sicuramente una delle personalità più rappresentative della storia della fotografia non solo nazionale. Ritenuto il maestro dalla maggior parte dei maestri italiani: nel 1959 è uno dei pochissimi, insieme a Henri Cartier-Bressson, ad essere ammesso nella Cina di Mao per scattare fotografie
Comunicato stampa
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Caio Mario Garrubba è sicuramente una delle personalità più rappresentative della storia della fotografia non solo nazionale. Ritenuto il maestro dalla maggior parte dei maestri italiani, nato a Napoli in una famiglia borghese di origini calabre, abbandona negli anni 50 gli studi di storia e filosofia per dedicarsi alla fotografia. Sono del 1952 i suoi primi lavori di un reportage realizzato in Spagna, pubblicato sul il Mondo di Mario Pannunzio. Sposato con Alla Folomietov nel 1962, rivolge la sua professione di freelance soprattutto allest europeo collaborando con le più importanti testate internazionali. Nel 1959 è uno dei pochissimi, insieme a Henri Cartier-Bressson, ad essere ammesso nella Cina di Mao per scattare fotografie.
Nel pieno svolgimento di quella che veniva definita la rivoluzione culturale, come ebbe a scrivere il grande Goffredo Parise: Caio Garrubba ha fatto delle fotografie sulla Cina che sono la Cina. La Cina ha alcuni caratteri fondamentali, biologici, innanzitutto, poi culturali, estetici, formali; poi sociali e religioso-politici. Infine, forse il più importante, uno individuale. Garrubba li ha semplicemente, didascalicamente, dolcissimamente colti tutti. Ognuna di queste fotografie in qualche modo, in primo, secondo o ultimo piano, li comprende: se uno appare in evidenza non manca mai laltro e nemmeno gli altri, come se loggetto o persona o paesaggio in primo piano fossero circondati da un alone di presenze che non appaiono ma ci sono.
La mostra, non ancora presentata né in Italia né allestero, costituita per la maggior parte da fotografie inedite, è corredata da un catalogo in corso di produzione. Limportanza e lesclusività del documento trattato (della Cina di quegli anni esistono solo foto di propaganda di regime) conferiscono alla mostra un profilo di interesse anche extranazionale ed un momento di approfondimento sulla realtà sociale cinese di quei tempi.
www.bresciaphotofestival.it
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione2@studioesseci.net (Simone Raddi)
Nel pieno svolgimento di quella che veniva definita la rivoluzione culturale, come ebbe a scrivere il grande Goffredo Parise: Caio Garrubba ha fatto delle fotografie sulla Cina che sono la Cina. La Cina ha alcuni caratteri fondamentali, biologici, innanzitutto, poi culturali, estetici, formali; poi sociali e religioso-politici. Infine, forse il più importante, uno individuale. Garrubba li ha semplicemente, didascalicamente, dolcissimamente colti tutti. Ognuna di queste fotografie in qualche modo, in primo, secondo o ultimo piano, li comprende: se uno appare in evidenza non manca mai laltro e nemmeno gli altri, come se loggetto o persona o paesaggio in primo piano fossero circondati da un alone di presenze che non appaiono ma ci sono.
La mostra, non ancora presentata né in Italia né allestero, costituita per la maggior parte da fotografie inedite, è corredata da un catalogo in corso di produzione. Limportanza e lesclusività del documento trattato (della Cina di quegli anni esistono solo foto di propaganda di regime) conferiscono alla mostra un profilo di interesse anche extranazionale ed un momento di approfondimento sulla realtà sociale cinese di quei tempi.
www.bresciaphotofestival.it
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499 gestione2@studioesseci.net (Simone Raddi)
07
marzo 2017
Caio Mario Garrubba – I cinesi nel 1959
Dal 07 marzo al 04 giugno 2017
fotografia
Location
MACOF – CENTRO DELLA FOTOGRAFIA ITALIANA
Brescia, Via Moretto, 78, (Brescia)
Brescia, Via Moretto, 78, (Brescia)
Biglietti
Biglietto unico - 12,00 €
Ridotto gruppi e convenzioni - 9,00 €
Ridotto over 65, 14-18, universitari - 7,00
Ridotto 6-13 - 4,50 €
Vernissage
7 Marzo 2017, su invito
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore