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Caira | Iapino | Papadia – Another Fiction
“Another_Fiction” si presenta come una collettiva ma contiene al suo interno tre personali distinte ed autonome che permettono di osservare tre tecniche, tre diversi approcci al mezzo artistico in un percorso che ritrova alcune metodologie del cinema.
Comunicato stampa
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“Another_Fiction” si presenta come una collettiva ma contiene al suo interno tre personali distinte ed autonome che permettono di osservare tre donne, tre tecniche, tre diversi approcci al mezzo artistico in un percorso del fare che ritrova alcune metodologie del cinema. Così “Another_Fiction” è costruito come un “set” all’interno del quale tutti siamo chiamati a “posare”. In questo contesto le tre artiste rivolgono la propria riflessione critica alle micropolitiche del significante, facendosi carico di importanti contraddizioni interne. Di fronte al sistema specializzato dell’arte e rispetto alla scena italiana assumono una posizione indipendente e si muovono da vere outsider. Si differenziano per le trasgressioni concettuali, le fratture nel linguaggio e l’esplorazione di nuove forme e generi, puntando a rinnovare il lessico artistico, estendendo così i supporti tecnici dell’arte al corpo vivo.
Le Parole nascoste di Giulia Caira: Il tavolo da riunione, osservato da un punto di vista semiologico come oggetto/segno, è qui rappresentato come luogo di mediazione ma anche di affermazione del proprio ruolo. In questo contesto si sviluppano i nove personaggi dell’opera, ciascuno caratterizzato da una storia personale che si definisce attraverso il testo e i frammenti di un discorso che si svolge nella testa e si sovrappone alla realtà. Parole nascoste, flussi di pensieri inarrestabili che sottolineano gli aspetti autentici e privati della nostra identità. Un’altro dato si nasconde dietro l’immagine: ogni parte è recitata dalla stessa attrice/artista che, vestendo i nove diversi personaggi, scava in ognuno non solo le parole, ma anche le verità nascoste.
Previous. To the source di Jessica Iapino: Il lavoro nasce dal desiderio di confrontarsi con il disagio insito nell’odierna comunicazione tra esseri umani. In questo personale video più di venti personaggi vengono messi alla prova in azioni quotidiane e semplici ed osservati nel loro porsi dei limiti in cose semplicissime. Ognuno di loro rappresenta un punto di contatto con l’autrice, attraverso una frase, un gesto quotidiano, un tic, un modo particolare di sottolineare un’azione. Ne viene fuori il disagio consapevole, la difficoltà che la semplicità ha ad emergere. Una mappatura generazionale che come un diario performativo colpisce con la ripetitività delle azioni che, nella performance richiesta, ognuno ha realizzato.
Under your Breath di Daniela Papadia: Corpi leggeri, anime pesanti. Andare a fondo è, per l’autrice, un’esperienza che può portare al naufragio definitivo o a rintracciare il più solido fondamento. Un lungo respiro e poi giù, nell’abbandono sostenuto dell’acqua e, nel fondo, cercare la via, rintracciare il luogo dove paradossalmente inizia la nostra forza e non ciò che si fa fatica ad accettare. I luoghi dove si esprimono i nostri limiti necessitano di uno stato fluido che consente di attraversare le barriere più sottili. Dal fondo emergono nuove visioni, luoghi da attraversare e trasfigurare per riconsegnarli alla loro straordinaria potenzialità. Ma andare a fondo significa anche tentare l’avventura del pensiero e dell’arte.
La Galleria V.M.21 artecontemporanea ha inoltre aderito a Roma Art2Nights, la prima iniziativa promossa dall’ Associazione Untitled Association. L’evento si svolgerà l’8 ed il 9 ottobre 2010 in concomitanza con la VI Giornata del Contemporaneo ed in sinergia con AMACI ed ha l’obiettivo di unire l’attività delle Gallerie private, delle Fondazioni, delle Accademie e degli Istituti di Cultura attraverso una due-giorni di inaugurazioni ed aperture straordinarie
Le Parole nascoste di Giulia Caira: Il tavolo da riunione, osservato da un punto di vista semiologico come oggetto/segno, è qui rappresentato come luogo di mediazione ma anche di affermazione del proprio ruolo. In questo contesto si sviluppano i nove personaggi dell’opera, ciascuno caratterizzato da una storia personale che si definisce attraverso il testo e i frammenti di un discorso che si svolge nella testa e si sovrappone alla realtà. Parole nascoste, flussi di pensieri inarrestabili che sottolineano gli aspetti autentici e privati della nostra identità. Un’altro dato si nasconde dietro l’immagine: ogni parte è recitata dalla stessa attrice/artista che, vestendo i nove diversi personaggi, scava in ognuno non solo le parole, ma anche le verità nascoste.
Previous. To the source di Jessica Iapino: Il lavoro nasce dal desiderio di confrontarsi con il disagio insito nell’odierna comunicazione tra esseri umani. In questo personale video più di venti personaggi vengono messi alla prova in azioni quotidiane e semplici ed osservati nel loro porsi dei limiti in cose semplicissime. Ognuno di loro rappresenta un punto di contatto con l’autrice, attraverso una frase, un gesto quotidiano, un tic, un modo particolare di sottolineare un’azione. Ne viene fuori il disagio consapevole, la difficoltà che la semplicità ha ad emergere. Una mappatura generazionale che come un diario performativo colpisce con la ripetitività delle azioni che, nella performance richiesta, ognuno ha realizzato.
Under your Breath di Daniela Papadia: Corpi leggeri, anime pesanti. Andare a fondo è, per l’autrice, un’esperienza che può portare al naufragio definitivo o a rintracciare il più solido fondamento. Un lungo respiro e poi giù, nell’abbandono sostenuto dell’acqua e, nel fondo, cercare la via, rintracciare il luogo dove paradossalmente inizia la nostra forza e non ciò che si fa fatica ad accettare. I luoghi dove si esprimono i nostri limiti necessitano di uno stato fluido che consente di attraversare le barriere più sottili. Dal fondo emergono nuove visioni, luoghi da attraversare e trasfigurare per riconsegnarli alla loro straordinaria potenzialità. Ma andare a fondo significa anche tentare l’avventura del pensiero e dell’arte.
La Galleria V.M.21 artecontemporanea ha inoltre aderito a Roma Art2Nights, la prima iniziativa promossa dall’ Associazione Untitled Association. L’evento si svolgerà l’8 ed il 9 ottobre 2010 in concomitanza con la VI Giornata del Contemporaneo ed in sinergia con AMACI ed ha l’obiettivo di unire l’attività delle Gallerie private, delle Fondazioni, delle Accademie e degli Istituti di Cultura attraverso una due-giorni di inaugurazioni ed aperture straordinarie
08
ottobre 2010
Caira | Iapino | Papadia – Another Fiction
Dall'otto ottobre al 02 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
VM21ARTECONTEMPORANEA
Roma, Via Della Vetrina, 21, (Roma)
Roma, Via Della Vetrina, 21, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 11-19.30
sab ore 16.30-19.30
Vernissage
8 Ottobre 2010, ore 19.00
Autore
Curatore