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Cambiamenti. Ciclo di conferenze
Il tema dei cambiamenti, apparentemente scontato, è assolutamente importante e attuale. Ecco allora che una serie di personalità internazionali particolarmente attente ai problemi della contemporaneità sono invitate a presentare le loro proposte
Comunicato stampa
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CAMBIAMENTI. Ciclo di conferenze.
Prende il via martedì 28 ottobre, alle ore 18.00, presso il nuovo edificio del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, un ciclo di conferenze dal titolo “Cambiamenti”.
Si tratta di una tappa importante del percorso di avvicinamento alla riapertura del Centro, prevista per il prossimo anno. E’ anche il riconoscimento di una lacuna del sistema culturale occidentale e specialmente italiano. Negli ultimi anni non c’è stato molto spazio per approfondimenti e dibattiti teorici indirizzati ad un pubblico largo. Il mondo della cultura nel migliore dei casi ha svolto un dibattito molto ristretto, quando non ha accettato passivamente una deriva di superficialità. Opening, incontri, eventi hanno preso il posto dei contenuti. Ecco allora che questo ciclo di conferenze vuole riportare attenzione sul vero fine della cultura come investigazione del mondo al di là dei fatti di superficie. Una pausa teorica, insieme alla larga attività di education per gli adulti e per gli studenti appena avviata, sembra il miglior modo al Centro Pecci per preparare il terreno alla riapertura dei suoi spazi espositivi.
Il tema dei cambiamenti, apparentemente scontato, è assolutamente importante attuale. Sono sotto gli occhi di tutti i grandi cambiamenti che il mondo sta attraversando, sia sul versante economico che su quello politico e tecnologico. Ciò che risulta difficile da comprendere è cosa realmente sta cambiando. Talvolta gli slanci verso il futuro e l'innovazione si accompagnano a spinte reazionarie, e risulta difficile districarsi tra i diversi input che ci appaiono di fronte. Ecco allora che una serie di personalità internazionali – del mondo dell’arte, dell’architettura, della filosofia, dell’economia, della sociologia, ecc. - particolarmente attente ai problemi della contemporaneità sono invitate a presentare le loro proposte e le loro opinioni sugli attuali cambiamenti, suggerendo una mappa di riferimenti che ciascuno potrà usare.
Sarà Gianmarco Montesano ad aprire la serie, interloquendo con il direttore del Centro Fabio Cavallucci in un intervento dal titolo “Indagine sulla sparizione”.
Figura multiforme, noto come pittore e regista di teatro, non tutti sanno che Montesano è anche un fine teorico. Nella sua stagione francese degli anni Ottanta quando si trovava fianco a fianco di altri militanti di estrema sinistra come Toni Negri e Franco Berardi “ Bifo”, tra “Potere operaio” e “Autonomia”, egli fu tra i più vicini ai grandi pensatori postmarxisti Gilles Deleuze, Felix Guattari e Jean Baudrillard, con i quali condivideva familiarità e discussioni approfondite.
Durante l’incontro Montesano presenta la sua visione del mondo, che prende il via naturalmente dalla cultura postmarxista, ma arriva a interpretare i grandi cambiamenti contemporanei come fine di un sistema: economico, politico, di valori, di cultura. La fine del sistema capitalistico trascina con sé anche la morte delle ideologie, sia quelle liberiste da esso generate, che quelle socialiste e comuniste che vi si sono contrapposte. E anche l’arte, come frutto di quelle ideologie, tende a cambiare il suo statuto, a modificarsi, a sparire.
Il ciclo continuerà con interventi di altre personalità internazionali: l’artista californiana Suzanne Lacy (il 10 novembre, sul tema della condizione femminile); l’artista e curatore peruviano Jota Castro (il 19 novembre, sullo Slow future); il giornalista politico polacco Edwin Bendyk (dicembre, sulle rivoluzioni e le crisi dell’est europeo e del Medio Oriente); e (sempre a dicembre) l’architetto italiano Mirko Zardini, direttore del Centro Canadese per l’Architettura di Montreal. Continuerà poi il prossimo anno con altre importanti personalità internazionali.
Le conferenze si svolgono a Prato nel nuovo edificio del Centro Pecci realizzato dall’architetto Maurice Nio e saranno raccolte in un archivio web.
L’ingresso è libero.
Le attività del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci sono sostenute dal Comune di Prato e dalla Regione Toscana.
Il progetto “Cambiamenti” è interamente sponsorizzato dalla Famiglia Pecci.
www.centropecci.it
Prende il via martedì 28 ottobre, alle ore 18.00, presso il nuovo edificio del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, un ciclo di conferenze dal titolo “Cambiamenti”.
Si tratta di una tappa importante del percorso di avvicinamento alla riapertura del Centro, prevista per il prossimo anno. E’ anche il riconoscimento di una lacuna del sistema culturale occidentale e specialmente italiano. Negli ultimi anni non c’è stato molto spazio per approfondimenti e dibattiti teorici indirizzati ad un pubblico largo. Il mondo della cultura nel migliore dei casi ha svolto un dibattito molto ristretto, quando non ha accettato passivamente una deriva di superficialità. Opening, incontri, eventi hanno preso il posto dei contenuti. Ecco allora che questo ciclo di conferenze vuole riportare attenzione sul vero fine della cultura come investigazione del mondo al di là dei fatti di superficie. Una pausa teorica, insieme alla larga attività di education per gli adulti e per gli studenti appena avviata, sembra il miglior modo al Centro Pecci per preparare il terreno alla riapertura dei suoi spazi espositivi.
Il tema dei cambiamenti, apparentemente scontato, è assolutamente importante attuale. Sono sotto gli occhi di tutti i grandi cambiamenti che il mondo sta attraversando, sia sul versante economico che su quello politico e tecnologico. Ciò che risulta difficile da comprendere è cosa realmente sta cambiando. Talvolta gli slanci verso il futuro e l'innovazione si accompagnano a spinte reazionarie, e risulta difficile districarsi tra i diversi input che ci appaiono di fronte. Ecco allora che una serie di personalità internazionali – del mondo dell’arte, dell’architettura, della filosofia, dell’economia, della sociologia, ecc. - particolarmente attente ai problemi della contemporaneità sono invitate a presentare le loro proposte e le loro opinioni sugli attuali cambiamenti, suggerendo una mappa di riferimenti che ciascuno potrà usare.
Sarà Gianmarco Montesano ad aprire la serie, interloquendo con il direttore del Centro Fabio Cavallucci in un intervento dal titolo “Indagine sulla sparizione”.
Figura multiforme, noto come pittore e regista di teatro, non tutti sanno che Montesano è anche un fine teorico. Nella sua stagione francese degli anni Ottanta quando si trovava fianco a fianco di altri militanti di estrema sinistra come Toni Negri e Franco Berardi “ Bifo”, tra “Potere operaio” e “Autonomia”, egli fu tra i più vicini ai grandi pensatori postmarxisti Gilles Deleuze, Felix Guattari e Jean Baudrillard, con i quali condivideva familiarità e discussioni approfondite.
Durante l’incontro Montesano presenta la sua visione del mondo, che prende il via naturalmente dalla cultura postmarxista, ma arriva a interpretare i grandi cambiamenti contemporanei come fine di un sistema: economico, politico, di valori, di cultura. La fine del sistema capitalistico trascina con sé anche la morte delle ideologie, sia quelle liberiste da esso generate, che quelle socialiste e comuniste che vi si sono contrapposte. E anche l’arte, come frutto di quelle ideologie, tende a cambiare il suo statuto, a modificarsi, a sparire.
Il ciclo continuerà con interventi di altre personalità internazionali: l’artista californiana Suzanne Lacy (il 10 novembre, sul tema della condizione femminile); l’artista e curatore peruviano Jota Castro (il 19 novembre, sullo Slow future); il giornalista politico polacco Edwin Bendyk (dicembre, sulle rivoluzioni e le crisi dell’est europeo e del Medio Oriente); e (sempre a dicembre) l’architetto italiano Mirko Zardini, direttore del Centro Canadese per l’Architettura di Montreal. Continuerà poi il prossimo anno con altre importanti personalità internazionali.
Le conferenze si svolgono a Prato nel nuovo edificio del Centro Pecci realizzato dall’architetto Maurice Nio e saranno raccolte in un archivio web.
L’ingresso è libero.
Le attività del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci sono sostenute dal Comune di Prato e dalla Regione Toscana.
Il progetto “Cambiamenti” è interamente sponsorizzato dalla Famiglia Pecci.
www.centropecci.it
28
ottobre 2014
Cambiamenti. Ciclo di conferenze
Dal 28 ottobre al 17 dicembre 2014
incontro - conferenza
Location
CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI
Prato, Viale Della Repubblica, 277, (Prato)
Prato, Viale Della Repubblica, 277, (Prato)
Orario di apertura
18.00 - 20.00
Vernissage
28 Ottobre 2014, ore 18.00
Autore
Curatore