Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Camera Work
La mostra, dedicata alla storia della più importante e famosa rivista fotografica statunitense,presenterà al pubblico, per la prima volta, i 50 preziosi fascicoli originali provenienti da una collezione privata conservata nelle raccolte Museali della Fratelli Alinari e ospitati per l’occasione a Milano nei suggestivi spazi di Palzzo della Ragione. Si tratta di una delle rarissime copie “complete” al mondo: l’opera infatti, oggetto di varie pubblicazioni, è stata esposta solo in modo frammentario.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
E' in corso nella suggestiva cornice di Palazzo della Ragione la mostra: ”CAMERA WORK l'opera fotografica di Stieglitz, Steichen e Strand tra Europa e America” dedicata alla storia della più importante e famosa rivista fotografica statunitense, realizzata dall' Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e Alinari 24ORE
Per la prima volta sono stati presentati al pubblico i 50 fascicoli originali della preziosa rivista proveniente da una collezione privata conservata nelle raccolte Museali della Fratelli Alinari. Si tratta di una delle rarissime copie “complete” al mondo: l’opera infatti, oggetto di varie pubblicazioni, è stata esposta solo in modo frammentario.
La mostra, curata da Pamela Roberts, già curatrice della Royal Phorographic Society di Bath, si snoda in un percorso che permette al visitatore una completa analisi e un approfondito esame delle singole personalità fotografiche che vennero invitate a pubblicare le loro opere nella rivista. Una occasione per un'analisi dei contenuti della rivista stessa e allo stesso tempo un inedito percorso estetico attraverso alcune delle più affascinanti fotografie della nostra storia, icone e capolavori del Novecento.
"La fotografia - dichiara l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory - diventa un'opera d'arte quando ci fa vedere quello che non saremmo riusciti a vedere con il solo sguardo, perché la fotografia è memoria, ma anche immaginazione. Tale è l'obiettivo su cui vogliamo lavorare con questa mostra".
Tra tutte le riviste pubblicate tra fine dell’Ottocento e i primi due decenni del Novecento, Camera Work emerge indiscutibilmente per i contenuti e gli argomenti trattati, ma soprattutto per la raffinata ed esclusiva cura editoriale (si pensi che ogni singolo fascicolo è numerato da 1 a 1000 e riservato solo ai sottoscrittori).
Fondata dal noto fotografo Alfred Stieglitz nel gennaio del 1903, fu pubblicata fino al mese di giugno del 1917 con un totale di 50 fascicoli all’interno dei quali sono raccolte ben 544 tavole illustrate.
Ogni fascicolo contiene tavole fotografiche, riprodotte con varie tecniche, per la maggior parte photogravure, realizzate dai maggiori esponenti della cultura fotografica dell'epoca, come Steichen, Stieglitz, Demachy, Käsebier, Langdon Coburn, Puyo, ma anche da autori appartenenti a generazioni precedenti come Margaret Cameron, David Octavius Hill. A queste fotografie di grandi artisti si affiancano le riproduzioni in photogravure dei disegni di grandi maestri dell’arte contemporanea, come Picasso, Rodin e Matisse, completando così uno straordinario panorama della cultura figurativa del primo Novecento.
Nata dalla volontà di Stieglitz di creare uno strumento propulsore a favore della fotografia artistica, richiamandosi in particolare all’esperienza europea dell’autore e ai contemporanei movimenti avanguardistici che si riconoscevano nella Secessione viennese, Camera Work si offre alla cultura artistica, non solo fotografica, come spazio per il dibattito e la sperimentazione delle avanguardie figurative tra America e Europa. Attraverso le pagine della rivista si colgono quei fermenti teorici e figurativi che segnarono il difficile passaggio dell'arte dai valori tradizionali ottocenteschi all'esplorazione di nuove forme espressive ed ideologiche ricercate dalla cultura del Novecento.
Oltre all’aspetto fotografico della rivista in mostra è stato evidenziato anche quello grafico il cui fascino e la cui raffinatezza sono stati spesso trascurati, nelle precedenti esposizioni, rispetto ai contenuti iconografici.
Il nucleo principale della mostra è rappresentato dai 50 numeri della rivista Camera Work esposti in bacheca ed aperti su una singola pagina, selezionata tenendo conto delle immagini più importanti, degli autori più significativi e degli aspetti grafici più interessanti presenti nella collezione.
Lungo l’itinerario pannelli di testo, biografie ed una ulteriore selezione di immagini, consentono di approfondire la conoscenza artistica e l’iconografia dei principali autori presenti nella rivista.
Una sala proiezioni è dedicata alla visione di tutte le 500 e più immagini contenute nell’opera.
Per la prima volta sono stati presentati al pubblico i 50 fascicoli originali della preziosa rivista proveniente da una collezione privata conservata nelle raccolte Museali della Fratelli Alinari. Si tratta di una delle rarissime copie “complete” al mondo: l’opera infatti, oggetto di varie pubblicazioni, è stata esposta solo in modo frammentario.
La mostra, curata da Pamela Roberts, già curatrice della Royal Phorographic Society di Bath, si snoda in un percorso che permette al visitatore una completa analisi e un approfondito esame delle singole personalità fotografiche che vennero invitate a pubblicare le loro opere nella rivista. Una occasione per un'analisi dei contenuti della rivista stessa e allo stesso tempo un inedito percorso estetico attraverso alcune delle più affascinanti fotografie della nostra storia, icone e capolavori del Novecento.
"La fotografia - dichiara l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory - diventa un'opera d'arte quando ci fa vedere quello che non saremmo riusciti a vedere con il solo sguardo, perché la fotografia è memoria, ma anche immaginazione. Tale è l'obiettivo su cui vogliamo lavorare con questa mostra".
Tra tutte le riviste pubblicate tra fine dell’Ottocento e i primi due decenni del Novecento, Camera Work emerge indiscutibilmente per i contenuti e gli argomenti trattati, ma soprattutto per la raffinata ed esclusiva cura editoriale (si pensi che ogni singolo fascicolo è numerato da 1 a 1000 e riservato solo ai sottoscrittori).
Fondata dal noto fotografo Alfred Stieglitz nel gennaio del 1903, fu pubblicata fino al mese di giugno del 1917 con un totale di 50 fascicoli all’interno dei quali sono raccolte ben 544 tavole illustrate.
Ogni fascicolo contiene tavole fotografiche, riprodotte con varie tecniche, per la maggior parte photogravure, realizzate dai maggiori esponenti della cultura fotografica dell'epoca, come Steichen, Stieglitz, Demachy, Käsebier, Langdon Coburn, Puyo, ma anche da autori appartenenti a generazioni precedenti come Margaret Cameron, David Octavius Hill. A queste fotografie di grandi artisti si affiancano le riproduzioni in photogravure dei disegni di grandi maestri dell’arte contemporanea, come Picasso, Rodin e Matisse, completando così uno straordinario panorama della cultura figurativa del primo Novecento.
Nata dalla volontà di Stieglitz di creare uno strumento propulsore a favore della fotografia artistica, richiamandosi in particolare all’esperienza europea dell’autore e ai contemporanei movimenti avanguardistici che si riconoscevano nella Secessione viennese, Camera Work si offre alla cultura artistica, non solo fotografica, come spazio per il dibattito e la sperimentazione delle avanguardie figurative tra America e Europa. Attraverso le pagine della rivista si colgono quei fermenti teorici e figurativi che segnarono il difficile passaggio dell'arte dai valori tradizionali ottocenteschi all'esplorazione di nuove forme espressive ed ideologiche ricercate dalla cultura del Novecento.
Oltre all’aspetto fotografico della rivista in mostra è stato evidenziato anche quello grafico il cui fascino e la cui raffinatezza sono stati spesso trascurati, nelle precedenti esposizioni, rispetto ai contenuti iconografici.
Il nucleo principale della mostra è rappresentato dai 50 numeri della rivista Camera Work esposti in bacheca ed aperti su una singola pagina, selezionata tenendo conto delle immagini più importanti, degli autori più significativi e degli aspetti grafici più interessanti presenti nella collezione.
Lungo l’itinerario pannelli di testo, biografie ed una ulteriore selezione di immagini, consentono di approfondire la conoscenza artistica e l’iconografia dei principali autori presenti nella rivista.
Una sala proiezioni è dedicata alla visione di tutte le 500 e più immagini contenute nell’opera.
21
luglio 2009
Camera Work
Dal 21 luglio al 13 settembre 2009
fotografia
Location
PALAZZO DELLA RAGIONE
Milano, Piazza Dei Mercanti, 1, (Milano)
Milano, Piazza Dei Mercanti, 1, (Milano)
Vernissage
21 Luglio 2009, ore 18.30
Editore
ALINARI
Autore
Curatore