Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
CameraVideo
Alla sua terza edizione, Où va la vidéo? si trasforma in cameraVideo: il concorso per giovani artisti italiani ed internazionali che lavorano col video, si arricchisce e diviene festival.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla sua terza edizione, Où va la vidéo? si trasforma in cameraVideo: il concorso per giovani artisti italiani ed internazionali che lavorano col video, si arricchisce e diviene festival.
Le quattro serate saranno dedicate alla proiezione dei video selezionati; alla proiezione di video storici, con un focus particolare su Identifications (1970) di Gerry Schum; alla presentazione di Marco Senaldi, critico d’arte contemporanea che si concentrerà sulla relazione tra cinema e video arte, assieme alla critica cinematografica Cristina Menegolli; ad una selezione di lavori dell’Euganea Film Festival, presentati dal direttore artistico Marco Segato.
Inoltre, per proseguire il dibattito ed il confronto, il progetto prevede la presenza di un guest artist che potrà mostrare i suoi lavori e parlare della sua ricerca artistica durante le tappe del progetto in
Italia e all’estero. Nella tappa di Padova saranno presentati alcuni lavori di Rossella Biscotti, videoartista italiana che vive e lavora a Rotterdam.
In un’epoca in cui il video è diventato uno dei principali mezzi per l’esplorazione della realtà, il progetto si propone nuovamente di indagare quali sono le direzioni che la giovane videoarte sta percorrendo. fondazione march intende infatti proseguire il suo percorso di ricerca nell’analisi e la scoperta di quelle che possono essere, anno dopo anno, le modalità di sperimentazione legate al video. cameraVideo diviene dunque contenitore, ma lungi dal voler apparire un contenitore
conchiuso all’interno di confini predefiniti, si offre come piattaforma di discussione e come un tentativo di dialogo tra le opere di giovani artisti la cui indagine si concentra sulla elaborazione audiovisiva, e lavori più storici di artisti consacrati che hanno fatto della sperimentazione la loro principale di linea di ricerca.
Il sottotitolo del progetto cita il filosofo Gilles Deleuze, che riallaccia le sue riflessioni sul cinema ai concetti di movimento e di tempo: da un’immagine-movimento fondata sull’importanza dell’istanza
narrativa, ad un’immagine-tempo che esprime in maniera diretta la natura del tempo e sottolinea l’importanza del frammento, della dissociazione, della disomogeneità.
cameraVideo, senza voler fornire definizioni o tracciare percorsi predefiniti, intende ad ogni modo riprendere i concetti delineati da Gilles Deleuze che vede nel cinema una manifestazione dell’attività del pensare che si esprime mediante immagini. La rassegna si propone dunque di comprendere se e come la sperimentazione data dalle immagini-movimento/immagini-tempo di artisti affermati possa confrontarsi ed attivare un dialogo con quella di videoartisti più giovani. In tal modo, fondazione march procede con l’approfondimento sulle elaborazioni audio-visive, e dà vita ad ulteriori opportunità di riflessione e a stimoli che coinvolgano, oltre che gli artisti, il pubblico e la Fondazione stessa.
Come suggerisce il titolo, cameraVideo è una stanza di approfondimento sul video, sia sulla sua ricerca concettuale che sul rapporto col mezzo.
Programma
• 25 ottobre ore 21: Concorso - proiezione video selezionati
• 26 ottobre ore 21: Yesterday
Sezione video storici Selezione da “Land Art” (1969) e “Identifications” di Gerry Schum (1970). Si ringrazia Mino Mazzocato
• 27 ottobre ore 21: Spazi Altri - Sezione dedicata ad altre realtà che lavorano con il video
Selezione da Euganea Film Festival. Sarà presente Marco Segato, direttore artistico del festival.
• 28 ottobre ore 21: Pourparler - Sezione incontri e discussioni
Rapporto tra videoarte e cinema: Marco Senaldi, critico di arte contemporanea, con un intervento di Cristina Menegolli, studiosa di linguaggio cinematografico.
cameraVideo è anche:
In funzione – sezione dedicata ai video dislocati in città
dal 25 ottobre al 6 novembre 2010
• daFrom - via del Santo 9
• Replay Store - via San Fermo 16. Si ringrazia Fondazione Buziol
• Cafè au Livre - via Zabarella 23
Itinerante – sezione Tappe estere
in corso
• Loop Festival – Barcellona (maggio 2010)
• Kaunas in Art festival – Lituania (luglio 2010)
• Tina b festival – Praga (ottobre 2010)
• Sils Project Space – Rotterdam (novembre 2010)
• Medionauta – Milano (novembre 2010)
• Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura – Genova (dicembre 2010)
cameraVideo 2010
artisti e lavori
Pietro Mele, Local boys
col. 7’08”, Italia 2009
Un ritratto di provincia tra noia e violenza latente. Il lavoro si riferisce ad un determinato luogo, ma allo stesso
tempo non è rivelata una posizione geografica specifica, rendendo il concetto di local culturalmente
condivisibile, perché non chiaramente decifrabile. Il commento musicale è una citazione da Platoon di Oliver
Stone, che accompagna la scena in cui William Dafoe (Elias) è abbandonato dai suoi commilitoni.
Alessandro Ambrosini, Fateless
col. 2’41”, Italia 2007
Qualcosa accade e turba un sereno paesaggio di montagna. Improvvisamente si sentono degli spari e
appaiono degli oggetti fluttuanti, distruggendo la fissità dell’immagine. Dove siamo? Esiste uno sfondo e un
accaduto? È l’accaduto che arriva a definirne lo sfondo?
Virginia Serpieri Eleuteri, Perduta visione
col. 5’20”, Italia 2009
Un’immagine di un’estate di cinquant’anni fa. La memoria di una ragazza mai dimenticata viene raccontata
attraverso frammenti di immagini e narrazione girati in super8.
Nicola Genovese, Walking
col. 1’36”, Italia 2010
Un lavoro ironico sul tentativo dell’uomo di riunirsi alla natura. Nel periodo della Green Economy, siamo
ancora capaci di vivere la natura? La natura è un luogo o definisce un atto che noi compiamo? Che cosa
definisce “naturale” un luogo o un atteggiamento?
Diego Caglioni, The show must go on
col. 1’20” loop, Italia 2007
Di fronte ad un vecchio teatro che sta per essere demolito, le macchine passano velocemente. Nuovi
spettatori applaudono, in un tempo in cui le persone preferiscono un supermarket ad un teatro.
Micol Roubini, Safely unknown
col. 4’, Italia 2009
Riprese di stanze in semioscurità, il silenzio e i suoni frammentati del vento sulle persiane. Rimandi ad
un’indagine sull’ambivalente e complessa relazione di una casa disabitata dove però tutto sembra rimanere
com’era prima.
Lemeh 42, Inner klaenge
animazione digitale 10’, Italia 2010
Nel 1910 Kandiskij pubblicò a Monaco un lavoro chiamato Klaenge (sonorità). Il principio generale di Klaenge
era la liberazione del suono interiore. Un secolo dopo, Lemeh42 realizza il proprio personale omaggio alla
figura del pittore russo, attraverso un’animazione che vuole indagare l’interiorità del suono attraverso il
percorso di un immaginario.
Lucilla Pesce, Grazie dei fiori
col. 4’26”, Italia 2009
La spiaggia Iride è una struttura balneare in Sardegna costruita negli anni ’50, destinazione per i turisti di tutto
il mondo e teatro di famosi concerti. Il video indaga il suo attuale stato di degrado e abbandono,
accompagnato da una famosa canzone di Nilla Pizzi, che a suo tempo si esibì nella struttura. La canzone è un
dialogo con le rovine dei nostri giorni (i cittadini sono molto vicini alla storia e al prestigio di questo luogo e
sono rattristati dalle sue condizioni) e un’eco del passato che si può udire debolmente, portato dal vento,
attraverso il tempo, nelle immagini del presente.
Alisa Vostiklap, Messia machina
col. 11’15”, Germania 2009
La storia di una trasformazione in un “Messia” grazie ad una macchina costruita seguendo delle istruzioni
trovate in una rivista, capaci di dar vita ad un surreale processo di liberazione.
Valentina Curandi, Katz Nathaniel, New natives
col. 1’26”, Colombia, Italia 2009
Un’indagine sul desiderio di comunità e lo svolgimento del suo linguaggio secondo varie modalità di
rappresentazione e di comunicazione. Appropriandosi di richieste per la formazione di comunità trovate su
internet, l’intenzione è metterne alla prova voce, efficacia e risonanza e di verificarne l'intrinseca ideologia.
Rimas Sakalauskas, Synchronisation
col. 8’04”, Lituania 2009
Un viaggio surreale all’interno della memoria dell’artista del periodo sovietico, quando luoghi, oggetti, immagini
dovevano apparire suggestivi e rimandare ad un’idea di monumentalità. Il rapporto tra surreale e reale apre un
nuovo spazio geografico - temporale simbolico ed inquietante.
Marco Strappato, B(m)
b/n 1’19”, Italia 2009 (Courtesy Galleria Placentia Arte)
Un’appropriazione delle immagini del documentario Blind Child (1964) di Johan Van Der Keuen che attraverso
un editing diventa riflessione sulla vista e sul visibile. L’allegoria dell’uomo che corre cieco verso un futuro
incerto, pieno di ostacoli e di paure per l’ignoto.
Riccardo Giacconi, Daniele Zoico, La scena emisferica
col. 16’35”, Italia 2009
Episodi della vita dell’atleta namibiano Frankie Fredericks sono raccontati attraverso l’ossessione di un turista
che si reca in Namibia ogni anno per ricercare i luoghi di Fredericks e rivivere la sua storia. Una sorta di diario,
dove i sentimenti del turista si confrontano con la frustrazione e i fallimenti nel realizzare un’autentica
esperienza del paesaggio della Namibia.
Francesco Biccheri, Paesaggio composto #3
col 5’51”, Italia 2009
Un gioco dove lo sguardo si muove in un paesaggio urbano che cambia continuamente, in modo da
dischiudere e dar vita a sempre nuovi punti di vista.
Boris Eldagsen, SPAM the musical (The lottery)
col. 5’01”, Germania, Australia, Nigeria, 2009
Basato sui testi delle e-mail spam, il lavoro è spam trasformato in videoarte. Si focalizza su e-mail che fingono
tu sia il vincitore di una lotteria online, e mette in scena uno spettacolo televisivo che promuove la
globalizzazione, internet e i mondiali del Sud Africa del 2010.
Alessandra Messali, Kindergarten show 1991/2009
col. 45’, Italia 2009
Un saggio di fine anno: una sessantina di bambini della scuola materna recitano, cantano e ballano per
celebrare la fine della loro infanzia. È il 1991. Oggi, a distanza di diciotto anni, i bambini cresciuti ritornano sul
palco e si confrontano con lo stesso copione, gli stessi canti frivoli e gli stessi balletti appena accennati.
Il lavoro è un remake del saggio di fine scuola materna dell’autrice. Al filmato originale, di cui si mantiene lo
sguardo amatoriale, si intrecciano le riprese contemporanee. Le battute dedicate all’affetto per i genitori
assumono una risonanza altra: tra il copione e l’attore si instaura un rapporto più attivo determinato dal gioco
delle identità formate ma anche dal clima anestetizzato in cui si svolge lo spettacolo. I bambini sono cresciuti,
non ci sono più applausi carichi di affetto per loro e la pasta accogliente del vhs lascia spazio alla nitidezza del
digitale.
Guest artist
Rossella Biscotti, Dai tempo al tempo, 10”, Italia 2008
Premi
PRIMO PREMIO
Marco Strappato, B(m), 1’19”, Italia 2009
MENZIONE SPECIALE
Alessandra Messali, Kindergarten, 43’, Italia 2009
MENZIONE SPECIALE
Rimas Sakalauskas, Synchronisation, 8’04”, Lituania 2009
Menzione dedicata alla miglior realizzazione tecnica.
PREMIO UNDER 18
Francesca Barison, Erica Zamborlin, Acqua, Italia 2009
Le quattro serate saranno dedicate alla proiezione dei video selezionati; alla proiezione di video storici, con un focus particolare su Identifications (1970) di Gerry Schum; alla presentazione di Marco Senaldi, critico d’arte contemporanea che si concentrerà sulla relazione tra cinema e video arte, assieme alla critica cinematografica Cristina Menegolli; ad una selezione di lavori dell’Euganea Film Festival, presentati dal direttore artistico Marco Segato.
Inoltre, per proseguire il dibattito ed il confronto, il progetto prevede la presenza di un guest artist che potrà mostrare i suoi lavori e parlare della sua ricerca artistica durante le tappe del progetto in
Italia e all’estero. Nella tappa di Padova saranno presentati alcuni lavori di Rossella Biscotti, videoartista italiana che vive e lavora a Rotterdam.
In un’epoca in cui il video è diventato uno dei principali mezzi per l’esplorazione della realtà, il progetto si propone nuovamente di indagare quali sono le direzioni che la giovane videoarte sta percorrendo. fondazione march intende infatti proseguire il suo percorso di ricerca nell’analisi e la scoperta di quelle che possono essere, anno dopo anno, le modalità di sperimentazione legate al video. cameraVideo diviene dunque contenitore, ma lungi dal voler apparire un contenitore
conchiuso all’interno di confini predefiniti, si offre come piattaforma di discussione e come un tentativo di dialogo tra le opere di giovani artisti la cui indagine si concentra sulla elaborazione audiovisiva, e lavori più storici di artisti consacrati che hanno fatto della sperimentazione la loro principale di linea di ricerca.
Il sottotitolo del progetto cita il filosofo Gilles Deleuze, che riallaccia le sue riflessioni sul cinema ai concetti di movimento e di tempo: da un’immagine-movimento fondata sull’importanza dell’istanza
narrativa, ad un’immagine-tempo che esprime in maniera diretta la natura del tempo e sottolinea l’importanza del frammento, della dissociazione, della disomogeneità.
cameraVideo, senza voler fornire definizioni o tracciare percorsi predefiniti, intende ad ogni modo riprendere i concetti delineati da Gilles Deleuze che vede nel cinema una manifestazione dell’attività del pensare che si esprime mediante immagini. La rassegna si propone dunque di comprendere se e come la sperimentazione data dalle immagini-movimento/immagini-tempo di artisti affermati possa confrontarsi ed attivare un dialogo con quella di videoartisti più giovani. In tal modo, fondazione march procede con l’approfondimento sulle elaborazioni audio-visive, e dà vita ad ulteriori opportunità di riflessione e a stimoli che coinvolgano, oltre che gli artisti, il pubblico e la Fondazione stessa.
Come suggerisce il titolo, cameraVideo è una stanza di approfondimento sul video, sia sulla sua ricerca concettuale che sul rapporto col mezzo.
Programma
• 25 ottobre ore 21: Concorso - proiezione video selezionati
• 26 ottobre ore 21: Yesterday
Sezione video storici Selezione da “Land Art” (1969) e “Identifications” di Gerry Schum (1970). Si ringrazia Mino Mazzocato
• 27 ottobre ore 21: Spazi Altri - Sezione dedicata ad altre realtà che lavorano con il video
Selezione da Euganea Film Festival. Sarà presente Marco Segato, direttore artistico del festival.
• 28 ottobre ore 21: Pourparler - Sezione incontri e discussioni
Rapporto tra videoarte e cinema: Marco Senaldi, critico di arte contemporanea, con un intervento di Cristina Menegolli, studiosa di linguaggio cinematografico.
cameraVideo è anche:
In funzione – sezione dedicata ai video dislocati in città
dal 25 ottobre al 6 novembre 2010
• daFrom - via del Santo 9
• Replay Store - via San Fermo 16. Si ringrazia Fondazione Buziol
• Cafè au Livre - via Zabarella 23
Itinerante – sezione Tappe estere
in corso
• Loop Festival – Barcellona (maggio 2010)
• Kaunas in Art festival – Lituania (luglio 2010)
• Tina b festival – Praga (ottobre 2010)
• Sils Project Space – Rotterdam (novembre 2010)
• Medionauta – Milano (novembre 2010)
• Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura – Genova (dicembre 2010)
cameraVideo 2010
artisti e lavori
Pietro Mele, Local boys
col. 7’08”, Italia 2009
Un ritratto di provincia tra noia e violenza latente. Il lavoro si riferisce ad un determinato luogo, ma allo stesso
tempo non è rivelata una posizione geografica specifica, rendendo il concetto di local culturalmente
condivisibile, perché non chiaramente decifrabile. Il commento musicale è una citazione da Platoon di Oliver
Stone, che accompagna la scena in cui William Dafoe (Elias) è abbandonato dai suoi commilitoni.
Alessandro Ambrosini, Fateless
col. 2’41”, Italia 2007
Qualcosa accade e turba un sereno paesaggio di montagna. Improvvisamente si sentono degli spari e
appaiono degli oggetti fluttuanti, distruggendo la fissità dell’immagine. Dove siamo? Esiste uno sfondo e un
accaduto? È l’accaduto che arriva a definirne lo sfondo?
Virginia Serpieri Eleuteri, Perduta visione
col. 5’20”, Italia 2009
Un’immagine di un’estate di cinquant’anni fa. La memoria di una ragazza mai dimenticata viene raccontata
attraverso frammenti di immagini e narrazione girati in super8.
Nicola Genovese, Walking
col. 1’36”, Italia 2010
Un lavoro ironico sul tentativo dell’uomo di riunirsi alla natura. Nel periodo della Green Economy, siamo
ancora capaci di vivere la natura? La natura è un luogo o definisce un atto che noi compiamo? Che cosa
definisce “naturale” un luogo o un atteggiamento?
Diego Caglioni, The show must go on
col. 1’20” loop, Italia 2007
Di fronte ad un vecchio teatro che sta per essere demolito, le macchine passano velocemente. Nuovi
spettatori applaudono, in un tempo in cui le persone preferiscono un supermarket ad un teatro.
Micol Roubini, Safely unknown
col. 4’, Italia 2009
Riprese di stanze in semioscurità, il silenzio e i suoni frammentati del vento sulle persiane. Rimandi ad
un’indagine sull’ambivalente e complessa relazione di una casa disabitata dove però tutto sembra rimanere
com’era prima.
Lemeh 42, Inner klaenge
animazione digitale 10’, Italia 2010
Nel 1910 Kandiskij pubblicò a Monaco un lavoro chiamato Klaenge (sonorità). Il principio generale di Klaenge
era la liberazione del suono interiore. Un secolo dopo, Lemeh42 realizza il proprio personale omaggio alla
figura del pittore russo, attraverso un’animazione che vuole indagare l’interiorità del suono attraverso il
percorso di un immaginario.
Lucilla Pesce, Grazie dei fiori
col. 4’26”, Italia 2009
La spiaggia Iride è una struttura balneare in Sardegna costruita negli anni ’50, destinazione per i turisti di tutto
il mondo e teatro di famosi concerti. Il video indaga il suo attuale stato di degrado e abbandono,
accompagnato da una famosa canzone di Nilla Pizzi, che a suo tempo si esibì nella struttura. La canzone è un
dialogo con le rovine dei nostri giorni (i cittadini sono molto vicini alla storia e al prestigio di questo luogo e
sono rattristati dalle sue condizioni) e un’eco del passato che si può udire debolmente, portato dal vento,
attraverso il tempo, nelle immagini del presente.
Alisa Vostiklap, Messia machina
col. 11’15”, Germania 2009
La storia di una trasformazione in un “Messia” grazie ad una macchina costruita seguendo delle istruzioni
trovate in una rivista, capaci di dar vita ad un surreale processo di liberazione.
Valentina Curandi, Katz Nathaniel, New natives
col. 1’26”, Colombia, Italia 2009
Un’indagine sul desiderio di comunità e lo svolgimento del suo linguaggio secondo varie modalità di
rappresentazione e di comunicazione. Appropriandosi di richieste per la formazione di comunità trovate su
internet, l’intenzione è metterne alla prova voce, efficacia e risonanza e di verificarne l'intrinseca ideologia.
Rimas Sakalauskas, Synchronisation
col. 8’04”, Lituania 2009
Un viaggio surreale all’interno della memoria dell’artista del periodo sovietico, quando luoghi, oggetti, immagini
dovevano apparire suggestivi e rimandare ad un’idea di monumentalità. Il rapporto tra surreale e reale apre un
nuovo spazio geografico - temporale simbolico ed inquietante.
Marco Strappato, B(m)
b/n 1’19”, Italia 2009 (Courtesy Galleria Placentia Arte)
Un’appropriazione delle immagini del documentario Blind Child (1964) di Johan Van Der Keuen che attraverso
un editing diventa riflessione sulla vista e sul visibile. L’allegoria dell’uomo che corre cieco verso un futuro
incerto, pieno di ostacoli e di paure per l’ignoto.
Riccardo Giacconi, Daniele Zoico, La scena emisferica
col. 16’35”, Italia 2009
Episodi della vita dell’atleta namibiano Frankie Fredericks sono raccontati attraverso l’ossessione di un turista
che si reca in Namibia ogni anno per ricercare i luoghi di Fredericks e rivivere la sua storia. Una sorta di diario,
dove i sentimenti del turista si confrontano con la frustrazione e i fallimenti nel realizzare un’autentica
esperienza del paesaggio della Namibia.
Francesco Biccheri, Paesaggio composto #3
col 5’51”, Italia 2009
Un gioco dove lo sguardo si muove in un paesaggio urbano che cambia continuamente, in modo da
dischiudere e dar vita a sempre nuovi punti di vista.
Boris Eldagsen, SPAM the musical (The lottery)
col. 5’01”, Germania, Australia, Nigeria, 2009
Basato sui testi delle e-mail spam, il lavoro è spam trasformato in videoarte. Si focalizza su e-mail che fingono
tu sia il vincitore di una lotteria online, e mette in scena uno spettacolo televisivo che promuove la
globalizzazione, internet e i mondiali del Sud Africa del 2010.
Alessandra Messali, Kindergarten show 1991/2009
col. 45’, Italia 2009
Un saggio di fine anno: una sessantina di bambini della scuola materna recitano, cantano e ballano per
celebrare la fine della loro infanzia. È il 1991. Oggi, a distanza di diciotto anni, i bambini cresciuti ritornano sul
palco e si confrontano con lo stesso copione, gli stessi canti frivoli e gli stessi balletti appena accennati.
Il lavoro è un remake del saggio di fine scuola materna dell’autrice. Al filmato originale, di cui si mantiene lo
sguardo amatoriale, si intrecciano le riprese contemporanee. Le battute dedicate all’affetto per i genitori
assumono una risonanza altra: tra il copione e l’attore si instaura un rapporto più attivo determinato dal gioco
delle identità formate ma anche dal clima anestetizzato in cui si svolge lo spettacolo. I bambini sono cresciuti,
non ci sono più applausi carichi di affetto per loro e la pasta accogliente del vhs lascia spazio alla nitidezza del
digitale.
Guest artist
Rossella Biscotti, Dai tempo al tempo, 10”, Italia 2008
Premi
PRIMO PREMIO
Marco Strappato, B(m), 1’19”, Italia 2009
MENZIONE SPECIALE
Alessandra Messali, Kindergarten, 43’, Italia 2009
MENZIONE SPECIALE
Rimas Sakalauskas, Synchronisation, 8’04”, Lituania 2009
Menzione dedicata alla miglior realizzazione tecnica.
PREMIO UNDER 18
Francesca Barison, Erica Zamborlin, Acqua, Italia 2009
25
ottobre 2010
CameraVideo
Dal 25 al 28 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
MPX
Padova, Via Antonio Francesco Bonporti, 22, (Padova)
Padova, Via Antonio Francesco Bonporti, 22, (Padova)
Orario di apertura
ore 21.00
Vernissage
25 Ottobre 2010, ore 21.00
Sito web
www.fondazionemarch.org
Autore