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Camilla Marinoni – Incroci di terra e cielo
Ogni giorno della Quaresima verrà annunciata una croce
attraverso la proiezione della sua ombra su una parete della sala espositiva. Dal giorno successivo l’opera verrà svelata e troverà spazio sulle tavole di legno disposte a terra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Mamma, ho paura”
“Sono qui, vicino a te, non devi aver paura”
[…]
“Nessuno può conoscere quello che ancora si nasconde nel grembo della luce. Bisogna
attendere la nascita del giorno nuovo e allora scopriremo tutte le meraviglie che sono in ogni
alba della Terra, ma pochi sono coloro che sanno vedere.”
Ermanno Olmi, Genesi: la Creazione e il Diluvio, 1994
Ogni mattina della Quaresima 2015 Camilla Marinoni, appena sveglia, ha messo le mani
nella terra e ha creato una croce. Quaranta giorni. Quaranta croci, affdate poi al calore
del fuoco che le ha trasformate. Spesso Camilla si è ispirata a disegni di opere già
realizzate come piccoli oggetti preziosi. In questo lavoro cambia le dimensioni,
aggiunge materiali come i fli di cotone, i chiodi, gli smalti, ma soprattutto questo
operare diventa un cammino tutto suo, compie un rito, quotidiano, intimo.
A un anno di distanza Camilla condivide con delicatezza il suo progetto con
l’associazione Sotto Alt(r)a Quota e nasce “Incroci di terra e cielo” presso lo spazio
espositivo Viarena5. La stanza è spoglia. A terra vi sono tavole di legno vecchio,
consumato, logoro, esausto per i pesi che ha sostenuto nei secoli, ferito. Abbiamo
coinvolto altre quaranta persone, a cui siamo legati per la stima, perché amici, perché
donne e uomini che sanno raccontare il mondo. Ad ognuna di loro è stata affdata una
croce, chiedendo la suggestione di un breve scritto. Abbiamo voluto mantenere il ritmo
della nascita di questo lavoro. Ogni giorno della Quaresima verrà annunciata una croce
attraverso la proiezione della sua ombra su una parete della sala espositiva. Il buio
dell’ombra verrà abitato dalle parole nate dalla persona a cui è stata affdata la croce.
Dal giorno successivo l’opera verrà svelata e troverà spazio sulle tavole di legno. Una
deposizione, un proteggere il portare sulla terra squarci di cielo per preparare
quell’oltre che è già manifesto nelle croci di Camilla.
Curare questo lavoro è signifcato per noi rimanere lì davanti alla croce, dove molti si
sono eclissati, a sostenere quell’incrocio di terra e cielo, quell’incontro di sguardi carichi
di una sofferta attesa.Stare fermi lì sotto a guardare morire la nostra speranza. Provare sgomento, paura,
sentirsi abbandonati, forse, traditi. E in quel momento, quando tutto sembra essere
perduto e terminato, venire nuovamente affdati alla madre. La croce diventa un
abbraccio dentro il quale abbandonarsi e sentire che la morte e la vita vanno insieme,
così come l’umano e il divino, la terra e il cielo. E questo buio si fa grembo di un nuovo
inizio.
Damiano Fustinoni
Camilla Marinoni vive e lavora a Bergamo. Artista poliedrica la cui ricerca antropologica,
sociale e spirituale si manifesta in tutte le sue espressioni artistiche: dalla scultura alla
performance, dall'installazione al gioiello, dall’abito alla pittura. Laureata in Scultura e
specializzata in Arte e Antropologia del Sacro presso l'Accademia di Belle Arti di
Milano, ha frequentato corsi di teologia, di orefceria e di ceramica, esponendo, lungo
la sua carriera artistica, in numerose gallerie in Italia e all'estero. Opere permanenti
sono presenti a Milano e in provincia di Bergamo, Cuneo e Saronno. Tra le ultime
esposizioni: "CoffeeBreak.Museum" Museo G.Gianetti, Saronno 2015 (Mostra
personale); "Convivium d’arte ceramica" palazzo comunale di Appignano (MC) 2015;
"Pinceladas Colectivas" Galería Imprevisual, Valencia (Spagna) 2015; "Pane al pane"
Mediateca Santa Teresa, Milano 2015; "Né alle mani, né agli occhi" Galgarte, Bergamo
(mostra personale) 2014; "Celebrating Differences" GAMeC, Bergamo 2014; "Anche le
tartarughe fanno rumore quando respirano" Palazzo Gentilizio, Pietrarubbia (PU) 2014.
“Sono qui, vicino a te, non devi aver paura”
[…]
“Nessuno può conoscere quello che ancora si nasconde nel grembo della luce. Bisogna
attendere la nascita del giorno nuovo e allora scopriremo tutte le meraviglie che sono in ogni
alba della Terra, ma pochi sono coloro che sanno vedere.”
Ermanno Olmi, Genesi: la Creazione e il Diluvio, 1994
Ogni mattina della Quaresima 2015 Camilla Marinoni, appena sveglia, ha messo le mani
nella terra e ha creato una croce. Quaranta giorni. Quaranta croci, affdate poi al calore
del fuoco che le ha trasformate. Spesso Camilla si è ispirata a disegni di opere già
realizzate come piccoli oggetti preziosi. In questo lavoro cambia le dimensioni,
aggiunge materiali come i fli di cotone, i chiodi, gli smalti, ma soprattutto questo
operare diventa un cammino tutto suo, compie un rito, quotidiano, intimo.
A un anno di distanza Camilla condivide con delicatezza il suo progetto con
l’associazione Sotto Alt(r)a Quota e nasce “Incroci di terra e cielo” presso lo spazio
espositivo Viarena5. La stanza è spoglia. A terra vi sono tavole di legno vecchio,
consumato, logoro, esausto per i pesi che ha sostenuto nei secoli, ferito. Abbiamo
coinvolto altre quaranta persone, a cui siamo legati per la stima, perché amici, perché
donne e uomini che sanno raccontare il mondo. Ad ognuna di loro è stata affdata una
croce, chiedendo la suggestione di un breve scritto. Abbiamo voluto mantenere il ritmo
della nascita di questo lavoro. Ogni giorno della Quaresima verrà annunciata una croce
attraverso la proiezione della sua ombra su una parete della sala espositiva. Il buio
dell’ombra verrà abitato dalle parole nate dalla persona a cui è stata affdata la croce.
Dal giorno successivo l’opera verrà svelata e troverà spazio sulle tavole di legno. Una
deposizione, un proteggere il portare sulla terra squarci di cielo per preparare
quell’oltre che è già manifesto nelle croci di Camilla.
Curare questo lavoro è signifcato per noi rimanere lì davanti alla croce, dove molti si
sono eclissati, a sostenere quell’incrocio di terra e cielo, quell’incontro di sguardi carichi
di una sofferta attesa.Stare fermi lì sotto a guardare morire la nostra speranza. Provare sgomento, paura,
sentirsi abbandonati, forse, traditi. E in quel momento, quando tutto sembra essere
perduto e terminato, venire nuovamente affdati alla madre. La croce diventa un
abbraccio dentro il quale abbandonarsi e sentire che la morte e la vita vanno insieme,
così come l’umano e il divino, la terra e il cielo. E questo buio si fa grembo di un nuovo
inizio.
Damiano Fustinoni
Camilla Marinoni vive e lavora a Bergamo. Artista poliedrica la cui ricerca antropologica,
sociale e spirituale si manifesta in tutte le sue espressioni artistiche: dalla scultura alla
performance, dall'installazione al gioiello, dall’abito alla pittura. Laureata in Scultura e
specializzata in Arte e Antropologia del Sacro presso l'Accademia di Belle Arti di
Milano, ha frequentato corsi di teologia, di orefceria e di ceramica, esponendo, lungo
la sua carriera artistica, in numerose gallerie in Italia e all'estero. Opere permanenti
sono presenti a Milano e in provincia di Bergamo, Cuneo e Saronno. Tra le ultime
esposizioni: "CoffeeBreak.Museum" Museo G.Gianetti, Saronno 2015 (Mostra
personale); "Convivium d’arte ceramica" palazzo comunale di Appignano (MC) 2015;
"Pinceladas Colectivas" Galería Imprevisual, Valencia (Spagna) 2015; "Pane al pane"
Mediateca Santa Teresa, Milano 2015; "Né alle mani, né agli occhi" Galgarte, Bergamo
(mostra personale) 2014; "Celebrating Differences" GAMeC, Bergamo 2014; "Anche le
tartarughe fanno rumore quando respirano" Palazzo Gentilizio, Pietrarubbia (PU) 2014.
10
febbraio 2016
Camilla Marinoni – Incroci di terra e cielo
Dal 10 febbraio al 03 aprile 2016
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
VIARENA5
Bergamo, Via Arena, 5, (Bergamo)
Bergamo, Via Arena, 5, (Bergamo)
Orario di apertura
Lun - Ven dalle ore 8:30 alle ore 18:00
Vernissage
10 Febbraio 2016, Ore 8:30
Autore