Allievo di Aligi Sassu, con più di duecento personali al suo attivo, l’artista gode di una fama singolare in Italia e all’estero, distinguendosi per una massiccia dose di immaginazione quale scaturisce dalla visione delle cose e si traduce per lui in una indubbia fonte di ispirazione. Abile nel giocare con la tavolozza di colori, Fait manifesta una sensibilità che non si arresta alla superficie del quadro, ma si addentra più in profondità nei segreti racchiusi dalla vita. Un’esistenza, quella di Camillo Fait, vissuta nel segno di passioni diverse ma per certi aspetti riconducibili alla natura eclettica e estrosa dell’artista: fin dalla prima gioventù, egli ha affiancato all’opera di pittore anche quella di musicista e di uomo dello spettacolo. Ma le sorprese non finiscono qui, perché a soli otto anni Fait aveva già imparato a suonare il mandolino, mentre a ventitré aveva fondato il gruppo “I Milord”, rivisitando le canzoni di Bindi e Paoli e facendo della musica jazz e della chitarra i suoi inseparabili compagni