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Camorra. The art exhibition
Una mostra che rappresenta una denuncia e un’accusa di 17 artisti napoletani attraverso interventi intelligenti e dal forte impatto visivo. Dai video all’istallazione, le opere alternano ironia e riflessione sulla condizione di prevaricazione sociale da entità criminosa, insomma: la CAMorra.
Comunicato stampa
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“Non sono sufficienti i roghi appiccati per il pizzo non pagato, non ci basta la spazzatura, non vogliamo solo le foto dei morti ammazzati in agguati punitivi …noi, popolo dell’arte, vogliamo di più. Vogliamo svegliare le coscienze con immagini irreali e con la registrazione di atti e comportamenti così usuali nel nostro territorio da assumere valenza universale. La sopraffazione dei deboli, le relazioni socio-politiche, che denotano un’imposizione da entità criminosa, il controllo sulla vita, sui movimenti e sulla libertà dell’individuo da parte di una creatura dalle cui fauci sembra impossibile sfuggire: questo e molto altro è la CAMORRA.
Chi meglio di 17 artisti napoletani può esprimersi su tale tematica?
E chi meglio di un museo di frontiera, come il CAM, poteva concertare una mostra sulle accezioni sociali della malavitosa piovra che attanaglia gli uomini?” .
Dalle riflessioni di Antonio Manfredi, curatore della mostra e direttore del CAM, e dalla paura che l’impotenza prenda il sopravvento, nasce la mostra CAMORRA. Per un’arte concretamente fattiva che generata dal male se ne distacca il 20 giugno ,alle 19.00, fino al 20 luglio presso il CAM di Casoria.
Le opere in mostra saranno le visioni oniriche o ironiche di chi vive sulla propria pelle le restrizioni e le conseguenze di uno status mentale che si insinua nei comportamenti sociali. Come non pensare al mare di spazzatura in cui naviga Napoli da mesi guardando la salvifica Madonna che si staglia sui cumuli colorati e maleodoranti nell’opera provocatoria Nostra signora della monnezza? O come non sorridere dinanzi alla statua di Padre Pio che in cima ad una montagna di copertoni sembra difenderne l’incolumità dal vandalismo incendiario? Ecco che prospettive artistiche dialogano e si confrontano in una mostra che vuole essere una testimonianza del vissuto, del degrado che ci circonda, degli edifici, prigioni dell’anima, dove si consumano tragedie e dove si sussurrano al buio segreti di una persecuzione perpetuatasi nella storia umana. Un muro opprime e occlude la vitalità della montagna che oleograficamente funge da sfondo alle mancanze di sviluppo e di crescita di bambini mai fanciulli, costretti a vivere con modelli deviati o in ambienti malsani. Eppure il Feroce felino, che divora tutto, conserva un rispetto per la casta attraverso una specie di religione arcaica simboleggiata, in un’opera in mostra, da un essere ibrido e dai segni arcani dei rapporti di forza e di imposizione. Figure che si contorcono, come immagini riflesse negli specchi delle coscienze, appaiono come visioni oniriche. Il Candore dell’innocenza di un prigioniero si ribalta nella figura del carnefice, mentre chi conosce la realtà la teme e copre gli occhi con le stesse mani che invece di agire rimangono inermi.
In occasione dell’evento dell’inaugurazione avranno luogo azioni artistiche mentre sugli schermi del Cam scorreranno le parole di giornalisti impegnati sul tema divenuti per l’occasione scrittori creativi.
Chi meglio di 17 artisti napoletani può esprimersi su tale tematica?
E chi meglio di un museo di frontiera, come il CAM, poteva concertare una mostra sulle accezioni sociali della malavitosa piovra che attanaglia gli uomini?” .
Dalle riflessioni di Antonio Manfredi, curatore della mostra e direttore del CAM, e dalla paura che l’impotenza prenda il sopravvento, nasce la mostra CAMORRA. Per un’arte concretamente fattiva che generata dal male se ne distacca il 20 giugno ,alle 19.00, fino al 20 luglio presso il CAM di Casoria.
Le opere in mostra saranno le visioni oniriche o ironiche di chi vive sulla propria pelle le restrizioni e le conseguenze di uno status mentale che si insinua nei comportamenti sociali. Come non pensare al mare di spazzatura in cui naviga Napoli da mesi guardando la salvifica Madonna che si staglia sui cumuli colorati e maleodoranti nell’opera provocatoria Nostra signora della monnezza? O come non sorridere dinanzi alla statua di Padre Pio che in cima ad una montagna di copertoni sembra difenderne l’incolumità dal vandalismo incendiario? Ecco che prospettive artistiche dialogano e si confrontano in una mostra che vuole essere una testimonianza del vissuto, del degrado che ci circonda, degli edifici, prigioni dell’anima, dove si consumano tragedie e dove si sussurrano al buio segreti di una persecuzione perpetuatasi nella storia umana. Un muro opprime e occlude la vitalità della montagna che oleograficamente funge da sfondo alle mancanze di sviluppo e di crescita di bambini mai fanciulli, costretti a vivere con modelli deviati o in ambienti malsani. Eppure il Feroce felino, che divora tutto, conserva un rispetto per la casta attraverso una specie di religione arcaica simboleggiata, in un’opera in mostra, da un essere ibrido e dai segni arcani dei rapporti di forza e di imposizione. Figure che si contorcono, come immagini riflesse negli specchi delle coscienze, appaiono come visioni oniriche. Il Candore dell’innocenza di un prigioniero si ribalta nella figura del carnefice, mentre chi conosce la realtà la teme e copre gli occhi con le stesse mani che invece di agire rimangono inermi.
In occasione dell’evento dell’inaugurazione avranno luogo azioni artistiche mentre sugli schermi del Cam scorreranno le parole di giornalisti impegnati sul tema divenuti per l’occasione scrittori creativi.
20
giugno 2008
Camorra. The art exhibition
Dal 20 giugno al 20 luglio 2008
arte contemporanea
Location
CAM – CASORIA CONTEMPORARY ART MUSEUM
Casoria, Via Calore, (Napoli)
Casoria, Via Calore, (Napoli)
Biglietti
Intero € 3
Orario di apertura
martedì-giovedì-sabato ore 17.30-20.30 domenica ore 10.30-13.00
Vernissage
20 Giugno 2008, Ore 19.00
Autore
Curatore