Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Cangianti fluttuanze
È la prima volta che la galleria Il Milione presenta opere video. Un momento di svolta importante, che non è determinato dal solito tentativo di essere al passo con i tempi, piuttosto da una curiosità verso nuove forme di linguaggio, da porre in confronto con quanto è stato fatto sin ora.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con Cangianti fluttuanze (a cura di Angela Madesani) si cerca di costituire una sorta di filo rosso tra la pittura e il video che va dai monocromi cangianti dell’americano David Simpson, un artista della collezione Panza di Biumo, ai video di Bruno Sorlini e Stefano Scheda.
La mostra costituita da pochi lavori, ma significativi: uno o due opere al massimo per artista. Due dipinti di David Simpson, la ricerca video di Bruno Sorlini e una videoinstallazione di Stefano Scheda.
L’ottantenne David Simpson è uno di quei rari artisti che giungono alla parte più interessante e originale della loro ricerca da anziani. I dipinti dei quali ci occupiamo sono infatti frutto di anni di lavoro, di tentativi, di ricerche, di scoperte, di progressioni per giungere all’esito che ci appare in tutta la sua forza nei quadri attuali. Si tratta di una pittura acrilica con proprietà interferenziali, composta da particole di mica rivestite da titanio biossido. I colori che ottiene con questo sistema vengono poi mescolati con dell’acrilico nero, che deve rendere il colore ottenuto più intenso.
I video di Bruno Sorlini nascono da un’intuizione vicina a certe problematiche di tipo scientifico: da anni è appassionato di fisica. I video realizzati recentemente hanno una matrice dichiaratamente fotografica. Nascono dalle riflessioni scaturite durante gli scatti allo schermo televisivo acceso. Alcuni aspetti di quanto si trova davanti lo colpiscono e inducono riflessioni precise: la mancanza di sintonia, le frizioni dei vari elementi come sistema di crescita
Nei video è determinante anche la musica che li accompagna, realizzata appositamente dal compositore Butch, in cui si fondono elementi arcaici e primordiali con strutture modernissime.
Stefano Scheda che, ormai da molti anni opera con la fotografia, in questa occasione presenterà una videoinstallazione tratta dalla più recente serie di lavori che ha realizzato. Si tratta di una carrozzina nella quale è collocato uno specchio. In tal modo viene a crearsi una sorta di doppio sguardo dell’impossibile: l’oggetto guarda e allo stesso tempo viene guardato dallo spettatore. Ci troviamo di fronte a una soglia. Chi sta dentro e chi sta fuori? Da cui il titolo Fuori dentro mobile.
Una sorta di limite esistenziale, in cui il problema è costituito dal ruolo che ciascuno di noi occupa nel mondo, nel senso di spazio abitativo come metafora del vivere.
La mostra costituita da pochi lavori, ma significativi: uno o due opere al massimo per artista. Due dipinti di David Simpson, la ricerca video di Bruno Sorlini e una videoinstallazione di Stefano Scheda.
L’ottantenne David Simpson è uno di quei rari artisti che giungono alla parte più interessante e originale della loro ricerca da anziani. I dipinti dei quali ci occupiamo sono infatti frutto di anni di lavoro, di tentativi, di ricerche, di scoperte, di progressioni per giungere all’esito che ci appare in tutta la sua forza nei quadri attuali. Si tratta di una pittura acrilica con proprietà interferenziali, composta da particole di mica rivestite da titanio biossido. I colori che ottiene con questo sistema vengono poi mescolati con dell’acrilico nero, che deve rendere il colore ottenuto più intenso.
I video di Bruno Sorlini nascono da un’intuizione vicina a certe problematiche di tipo scientifico: da anni è appassionato di fisica. I video realizzati recentemente hanno una matrice dichiaratamente fotografica. Nascono dalle riflessioni scaturite durante gli scatti allo schermo televisivo acceso. Alcuni aspetti di quanto si trova davanti lo colpiscono e inducono riflessioni precise: la mancanza di sintonia, le frizioni dei vari elementi come sistema di crescita
Nei video è determinante anche la musica che li accompagna, realizzata appositamente dal compositore Butch, in cui si fondono elementi arcaici e primordiali con strutture modernissime.
Stefano Scheda che, ormai da molti anni opera con la fotografia, in questa occasione presenterà una videoinstallazione tratta dalla più recente serie di lavori che ha realizzato. Si tratta di una carrozzina nella quale è collocato uno specchio. In tal modo viene a crearsi una sorta di doppio sguardo dell’impossibile: l’oggetto guarda e allo stesso tempo viene guardato dallo spettatore. Ci troviamo di fronte a una soglia. Chi sta dentro e chi sta fuori? Da cui il titolo Fuori dentro mobile.
Una sorta di limite esistenziale, in cui il problema è costituito dal ruolo che ciascuno di noi occupa nel mondo, nel senso di spazio abitativo come metafora del vivere.
16
ottobre 2008
Cangianti fluttuanze
Dal 16 ottobre al 14 novembre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL MILIONE
Milano, Via Pietro Maroncelli, 7, (Milano)
Milano, Via Pietro Maroncelli, 7, (Milano)
Orario di apertura
Lunedì - venerdì 10:30-13:00 / 15:30-19:30 sabato su appuntamento
Vernissage
16 Ottobre 2008, 18:30
Autore
Curatore