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Cantiere Gibellina. Una ricerca sul campo
Presentazione del volume “Cantiere Gibellina. Una ricerca sul campo” a cura di Massimo Bignardi, Davide Lacagnina e Paola Mantovani (Artemide, Roma 2009, 190 pp., 21 euro).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 25 marzo 2011, alle ore 16,30, presso la Cappella dell’Incoronazione (RISO - Museo d'arte contemporanea della Sicilia, via dell’Incoronazione, 13, Palermo), verrà presentato il volume "Cantiere Gibellina. Una ricerca sul campo", a cura di Massimo Bignardi, Davide Lacagnina e Paola Mantovani (Artemide, Roma 2009, 190 pp., 21 euro). Interverranno Eva di Stefano (Università di Palermo), Sergio Alessandro (Direttore di RISO) e Giuseppe Imburgia (Presidente dell’Associazione “Amici del museo RISO”). Saranno presenti i curatori del volume Massimo Bignardi e Davide Lacagnina.
L’incontro è promosso dall’Associazione “Amici del museo RISO”.
Ingresso gratuito.
Il volume è il primo titolo della collana “Arte & Ambiente” diretta da Enrico Crispolti e Massimo Bignardi ed è stato pubblicato nell’ambito delle attività di formazione e di ricerca della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena. Il libro è infatti il risultato di una campagna di studio realizzata “sul campo”, a Gibellina, nell’estate del 2006, in occasione di un soggiorno degli allievi del corso di Storia dell’arte contemporanea (a.a. 2005-2006).
Il dialogo con la città, i cittadini e le istituzioni, l’accesso a documenti e testimonianze di prime mano, la consultazione degli archivi storici, la ricognizione sui luoghi e sulle opere hanno consentito una più puntuale riconsiderazione delle vicende politiche, economiche e sociali che fanno ancora oggi di Gibellina un unicum nella geografia fisica e culturale del Paese.
La rifondazione urbanistica, la realizzazione delle opere, la loro ambientazione e le ricadute dell’intero progetto su oltre quarant’anni di dibattito critico sono solo alcuni dei temi al centro dei saggi contenuti nel volume, che apre al confronto con altre situazioni internazionali nel più ampio contesto della riflessione sulla crisi del modernismo e della necessità sempre più urgente di un dialogo fra politiche culturali, spazi pubblici e pratiche artistiche.
Massimo Bignardi è professore associato di Storia dell’arte contemporanea e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici presso l’Università di Siena. È stato commissario, per la sezione "Verso il Duemila", del Premio Internazionale della Ceramica di Faenza, 1985; della XI (1986) e XIV (2003) Quadriennale d'Arte Nazionale, di Roma; del Premio Termoli (1989); del Premio Lissone (2005); della XIII Biennale d’Arte Sacra (2008). Dal 2003 dirige il FRAC-Baronissi (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea). I suoi interessi sono rivolti allo studio dell’arte del XIX e XX secolo, e in particolare allo studio del Futurismo meridionale e alla cultura del viaggio contemporaneo in Italia. L’attenzione al tema del Mediterraneo, alle sue sollecitazioni mitopoietiche sugli sviluppi dell’arte del XX secolo caratterizzano i suoi attuali interessi di ricerca, i cui primi risultati sono stati tradotti nell’organizzazione di mostre quali "Mediterraneo Miró" (Salerno 2002), realizzata in collaborazione con le Fondazioni Joan Miró di Barcellona e di Palma di Maiorca, e "Picasso. La seduzione del classico" (Como 2005).
Davide Lacagnina ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’arte presso l’Università di Palermo (2006) e si è specializzato in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Siena (2007). Ha frequentato i corsi di perfezionamento in museologia e gestione dei beni culturali della Scuola Normale Superiore di Pisa (2004) e dell’Ecole du Louvre (2005) e da borsista ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena, l’INHA di Parigi e l’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona. Attualmente insegna Storia della critica d’arte contemporanea presso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena e Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Fra le sue più recenti pubblicazioni: “Surrealismo e dintorni”, con E. di Stefano e G. Ingarao (XL Edizioni, 2010), e “Attraverso il paesaggio. L’immagine della Sicilia fra pittura, fotografia e letteratura (1861-1921)” (Kalós, 2010). Dal 2007 è direttore della collana “Piccola Biblioteca d’Arte” per Kalós.
Paola Mantovani è direttore del museo civico P.A. Garda e del Maam di Ivrea (Museo a cielo aperto dell’architettura moderna). Dopo aver conseguito la laurea con una tesi su Gigi Chessa, artista del gruppo dei Sei di Torino, si è specializzata in Storia dell’arte contemporanea presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte dell’Università di Siena, approfondendo i suoi studi nel campo dell’arte ambientale con un’attenzione particolare allo sviluppo, nel corso degli anni, dell’evento torinese “Luci d’artista”. Altro ambito dei suoi studi è rappresentato dall’arte orientale, in particolare nipponica. Nel 1997 ha preso parte al The Japan Foundation Study Tour Program for Museum Administrators from Italy, su invito del Ministero degli Esteri giapponese. Ha partecipato a comitati scientifici e curato mostre tra cui “Gigi Chessa” (Torino 1988), “Lacche orientali della collezione Garda” (Ivrea 1994), “Oltre la ricchezza, oltre la povertà: La “Comunità concreta” di Adriano Olivetti” (Parma 2005), “I disegni di Cesare Carlino” (Ivrea 2008), “André Bortoli. Percezioni d’artista” (Ivrea 2009).
L’incontro è promosso dall’Associazione “Amici del museo RISO”.
Ingresso gratuito.
Il volume è il primo titolo della collana “Arte & Ambiente” diretta da Enrico Crispolti e Massimo Bignardi ed è stato pubblicato nell’ambito delle attività di formazione e di ricerca della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena. Il libro è infatti il risultato di una campagna di studio realizzata “sul campo”, a Gibellina, nell’estate del 2006, in occasione di un soggiorno degli allievi del corso di Storia dell’arte contemporanea (a.a. 2005-2006).
Il dialogo con la città, i cittadini e le istituzioni, l’accesso a documenti e testimonianze di prime mano, la consultazione degli archivi storici, la ricognizione sui luoghi e sulle opere hanno consentito una più puntuale riconsiderazione delle vicende politiche, economiche e sociali che fanno ancora oggi di Gibellina un unicum nella geografia fisica e culturale del Paese.
La rifondazione urbanistica, la realizzazione delle opere, la loro ambientazione e le ricadute dell’intero progetto su oltre quarant’anni di dibattito critico sono solo alcuni dei temi al centro dei saggi contenuti nel volume, che apre al confronto con altre situazioni internazionali nel più ampio contesto della riflessione sulla crisi del modernismo e della necessità sempre più urgente di un dialogo fra politiche culturali, spazi pubblici e pratiche artistiche.
Massimo Bignardi è professore associato di Storia dell’arte contemporanea e direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici presso l’Università di Siena. È stato commissario, per la sezione "Verso il Duemila", del Premio Internazionale della Ceramica di Faenza, 1985; della XI (1986) e XIV (2003) Quadriennale d'Arte Nazionale, di Roma; del Premio Termoli (1989); del Premio Lissone (2005); della XIII Biennale d’Arte Sacra (2008). Dal 2003 dirige il FRAC-Baronissi (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea). I suoi interessi sono rivolti allo studio dell’arte del XIX e XX secolo, e in particolare allo studio del Futurismo meridionale e alla cultura del viaggio contemporaneo in Italia. L’attenzione al tema del Mediterraneo, alle sue sollecitazioni mitopoietiche sugli sviluppi dell’arte del XX secolo caratterizzano i suoi attuali interessi di ricerca, i cui primi risultati sono stati tradotti nell’organizzazione di mostre quali "Mediterraneo Miró" (Salerno 2002), realizzata in collaborazione con le Fondazioni Joan Miró di Barcellona e di Palma di Maiorca, e "Picasso. La seduzione del classico" (Como 2005).
Davide Lacagnina ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’arte presso l’Università di Palermo (2006) e si è specializzato in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Siena (2007). Ha frequentato i corsi di perfezionamento in museologia e gestione dei beni culturali della Scuola Normale Superiore di Pisa (2004) e dell’Ecole du Louvre (2005) e da borsista ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena, l’INHA di Parigi e l’Universitat Pompeu Fabra di Barcellona. Attualmente insegna Storia della critica d’arte contemporanea presso la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università di Siena e Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Fra le sue più recenti pubblicazioni: “Surrealismo e dintorni”, con E. di Stefano e G. Ingarao (XL Edizioni, 2010), e “Attraverso il paesaggio. L’immagine della Sicilia fra pittura, fotografia e letteratura (1861-1921)” (Kalós, 2010). Dal 2007 è direttore della collana “Piccola Biblioteca d’Arte” per Kalós.
Paola Mantovani è direttore del museo civico P.A. Garda e del Maam di Ivrea (Museo a cielo aperto dell’architettura moderna). Dopo aver conseguito la laurea con una tesi su Gigi Chessa, artista del gruppo dei Sei di Torino, si è specializzata in Storia dell’arte contemporanea presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte dell’Università di Siena, approfondendo i suoi studi nel campo dell’arte ambientale con un’attenzione particolare allo sviluppo, nel corso degli anni, dell’evento torinese “Luci d’artista”. Altro ambito dei suoi studi è rappresentato dall’arte orientale, in particolare nipponica. Nel 1997 ha preso parte al The Japan Foundation Study Tour Program for Museum Administrators from Italy, su invito del Ministero degli Esteri giapponese. Ha partecipato a comitati scientifici e curato mostre tra cui “Gigi Chessa” (Torino 1988), “Lacche orientali della collezione Garda” (Ivrea 1994), “Oltre la ricchezza, oltre la povertà: La “Comunità concreta” di Adriano Olivetti” (Parma 2005), “I disegni di Cesare Carlino” (Ivrea 2008), “André Bortoli. Percezioni d’artista” (Ivrea 2009).
25
marzo 2011
Cantiere Gibellina. Una ricerca sul campo
25 marzo 2011
presentazione
Location
CAPPELLA DELL’INCORONAZIONE
Palermo, Via Dell'incoronazione, 13, (Palermo)
Palermo, Via Dell'incoronazione, 13, (Palermo)
Vernissage
25 Marzo 2011, ore 16.30
Curatore