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Cantiere Palladio
La mostra permanente di didattica allestita al piano terra di Villa Badoer, su progetto espositivo curato dall’Architetto Stefano De Vecchi, parte dal presupposto che tutti gli edifici creati dal Palladio siano profondamente legati al contesto storico, culturale e soprattutto radicati nell’habitat dove sono stati realizzati, in questo caso la campagna veneta.
Comunicato stampa
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In occasione delle celebrazioni per il Cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio (1508-2008) la Provincia di Rovigo, ente proprietario di Villa Badoer di Fratta Polesine, complesso cinquecentesco opera del famoso architetto e facente parte del sito UNESCO “La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto”, ha promosso ed organizzato una serie di iniziative sia a livello provinciale sia aderendo a progetti realizzati in ambito regionale ed attuati in collaborazione con soggetti ed amministrazioni proprietarie di siti palladiani.
Tra questi eventi si colloca la mostra di didattica permanente “Cantiere Palladio”, che, dopo un intenso lavoro di preparazione, vedrà la sua apertura al pubblico sabato 16 maggio p.v., con inaugurazione prevista alle ore 10.30.
Il progetto espositivo parte da un’idea condivisa con il CISA – Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio –, di creare, in sinergia con altre istituzioni proprietarie di ville, dei percorsi tematici permanenti sulla vita e le opere dell’artista padovano. Da qui è nata la volontà di dotare alcuni siti palladiani, tra cui Villa Badoer di Fratta Polesine (RO), Villa Emo a Fanzolo di Vedelago (TV) e Villa Poiana a Poiana Maggiore (VI), di centri informativi per visitatori che permettano una corretta presentazione e conoscenza dell’architetto e soprattutto del territorio e del contesto dove il complesso è inserito. I tre percorsi prevedono degli allestimenti coordinati con alcune parti generali comuni e altre specifiche, riferite ad ogni singola realtà architettonica ed identità del luogo in cui sorgono.
La mostra di didattica allestita al piano terra di Villa Badoer, su progetto espositivo curato dall’Architetto Stefano De Vecchi, parte dal presupposto che tutti gli edifici creati dal Palladio siano profondamente legati al contesto storico, culturale e soprattutto radicati nell’habitat dove sono stati realizzati, in questo caso la campagna veneta.
Sono Ville che interagiscono col territorio rurale e l’attività agricola; complessi in cui convivono parti adibite al lavoro, parti di servizio, con ambienti di residenza e rappresentanza. Sono luoghi funzionali, fulcri dell’economia del tempo, ma curate nei minimi dettagli e nell’estetica; sono opere d’arte che, pur con la loro facciata ispirata alla classicità, risultano moderne per la concezione ed articolazione degli spazi.
Il percorso è strutturato in sezioni, con pannelli informativi, proiezioni multimediali e touch screen.
Si parte dalla raccolta di dati sulla formazione del paesaggio agrario del Polesine, raccontato attraverso la descrizione del territorio, dei sistemi di appoderamento che si sono susseguiti nel tempo, con particolare attenzione all’età delle ville e alla conseguente evoluzione dell’edilizia rurale, per arrivare a focalizzarsi su Fratta e sull’attività del Palladio in Polesine.
Si prosegue, poi, entrando nello specifico, con approfondimenti mirati ad una dettagliata conoscenza di Villa Badoer, delle vicende che accompagnano i committenti, i proprietari e della vita in villa con i suoi personaggi.
L’ultima sezione, infine, è completamente incentrata sulla figura e le opere di Andrea Palladio.
All’inaugurazione, dopo il saluto delle autorità, interverranno i rappresentanti degli enti che hanno collaborato al progetto, tra cui: Raffaele Peretto, presidente del CPSSAE, Luigi Contegiacomo, direttore dell’Archivio di Stato di Rovigo e Stefano De Vecchi, curatore del progetto.
La mostra è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione CARIPARO.
Tra questi eventi si colloca la mostra di didattica permanente “Cantiere Palladio”, che, dopo un intenso lavoro di preparazione, vedrà la sua apertura al pubblico sabato 16 maggio p.v., con inaugurazione prevista alle ore 10.30.
Il progetto espositivo parte da un’idea condivisa con il CISA – Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio –, di creare, in sinergia con altre istituzioni proprietarie di ville, dei percorsi tematici permanenti sulla vita e le opere dell’artista padovano. Da qui è nata la volontà di dotare alcuni siti palladiani, tra cui Villa Badoer di Fratta Polesine (RO), Villa Emo a Fanzolo di Vedelago (TV) e Villa Poiana a Poiana Maggiore (VI), di centri informativi per visitatori che permettano una corretta presentazione e conoscenza dell’architetto e soprattutto del territorio e del contesto dove il complesso è inserito. I tre percorsi prevedono degli allestimenti coordinati con alcune parti generali comuni e altre specifiche, riferite ad ogni singola realtà architettonica ed identità del luogo in cui sorgono.
La mostra di didattica allestita al piano terra di Villa Badoer, su progetto espositivo curato dall’Architetto Stefano De Vecchi, parte dal presupposto che tutti gli edifici creati dal Palladio siano profondamente legati al contesto storico, culturale e soprattutto radicati nell’habitat dove sono stati realizzati, in questo caso la campagna veneta.
Sono Ville che interagiscono col territorio rurale e l’attività agricola; complessi in cui convivono parti adibite al lavoro, parti di servizio, con ambienti di residenza e rappresentanza. Sono luoghi funzionali, fulcri dell’economia del tempo, ma curate nei minimi dettagli e nell’estetica; sono opere d’arte che, pur con la loro facciata ispirata alla classicità, risultano moderne per la concezione ed articolazione degli spazi.
Il percorso è strutturato in sezioni, con pannelli informativi, proiezioni multimediali e touch screen.
Si parte dalla raccolta di dati sulla formazione del paesaggio agrario del Polesine, raccontato attraverso la descrizione del territorio, dei sistemi di appoderamento che si sono susseguiti nel tempo, con particolare attenzione all’età delle ville e alla conseguente evoluzione dell’edilizia rurale, per arrivare a focalizzarsi su Fratta e sull’attività del Palladio in Polesine.
Si prosegue, poi, entrando nello specifico, con approfondimenti mirati ad una dettagliata conoscenza di Villa Badoer, delle vicende che accompagnano i committenti, i proprietari e della vita in villa con i suoi personaggi.
L’ultima sezione, infine, è completamente incentrata sulla figura e le opere di Andrea Palladio.
All’inaugurazione, dopo il saluto delle autorità, interverranno i rappresentanti degli enti che hanno collaborato al progetto, tra cui: Raffaele Peretto, presidente del CPSSAE, Luigi Contegiacomo, direttore dell’Archivio di Stato di Rovigo e Stefano De Vecchi, curatore del progetto.
La mostra è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione CARIPARO.
16
maggio 2009
Cantiere Palladio
Dal 16 maggio al 28 giugno 2009
architettura
arte antica
arte antica
Location
VILLA BADOER
Fratta Polesine, Via Giovanni Tasso, (Rovigo)
Fratta Polesine, Via Giovanni Tasso, (Rovigo)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 10.00 – 13.00 e 14.00 – 18.00 prefestivi e festivi 10.00 – 13.00 e 14.00 – 19.00 chiuso i lunedì non festivi dal 29 giugno 2009 giovedì, sabato e domenica 10.00 – 12.00 e 15.30 – 18.30
Vernissage
16 Maggio 2009, ore 10.30
Sito web
www.provincia.rovigo.it/cultura
Autore
Curatore