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Capolavori a Chiasso. I maestri dell’arte grafica dal XVI al XX secolo
Una mostra dedicata alle matrici incise dai grandi maestri dell’arte grafica italiana nel periodo storico compreso fra il Rinascimento e il Novecento.
L’incisione rappresenta una vera rivoluzione all’interno del panorama artistico a partire dal XVI secolo quando diventa una vera forma d’arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
All’interno del filone relativo alla “grafica storica”, il m.a.x.museo di Chiasso (Svizzera) propone, da sabato 2 marzo a domenica 12 maggio 2013, una mostra dedicata alle matrici incise dai grandi maestri dell’arte grafica italiana nel periodo storico compreso fra il Rinascimento e il Novecento.
L’incisione rappresenta una vera rivoluzione all’interno del panorama artistico quando, a partire dal XVI secolo, sulla scia dell’invenzione della stampa, l’incisione diventa una vera e propria forma d’arte. A Chiasso si avrà l’opportunità di vedere le incisioni accanto alle stampe delle stesse. Un’occasione rara e di grande suggestione.
Le preziose matrici incise provengono dall’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, la più grande collezione pubblica al mondo in questo settore. L’esposizione si inserisce nel programma di scambio e di ricerca avviato già nel 2010 da Maria Antonella Fusco, direttrice dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, con Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo di Chiasso, in occasione delle esposizioni tenutesi - con successo di pubblico e di critica - presso il m.a.x. museo su Giovanni Battista Piranesi prima (2011) e Giambattista Tiepolo poi (2012).
La mostra ha l’obiettivo di presentare la produzione grafica dalle prime espressioni rinascimentali fino alla contemporaneità, attraverso la lettura del “segno” inciso sulla matrice, ripercorrendo così la storia delle tecniche calcografiche. Dal tratto inciso realizzato a bulino si passa all’acquaforte, alla puntasecca e all’acquatinta nelle loro molteplici declinazioni.
LE OPERE E GLI ARTISTI
La selezione di quarantadue matrici, in alcuni casi affiancate dalle stampe, vuole così documentare l’incisione italiana, dal Cinquecento ai nostri giorni, attraverso le opere di artisti molto significativi come Marcantonio Raimondi (1480 ca.-1534) con la "Caccia ai leoni", Etienne Du Pérac/Antoine Lafrery (1520-1604) con "Porto di Traiano nella sua forma antica", Federico Barocci (1535-1612) con il capolavoro dell’"Annunciazione", amato e studiato da Giorgio Morandi, e Antonio Tempesta (1555-1630) con le incisioni del "Bestiario".
Per il Seicento Giovanni Benedetto Castiglione (1609-1665) e Salvator Rosa (1615-1673) sono i testimoni di una sempre maggiore attenzione rivolta dai pittori alla tecnica dell’acquaforte. A Salvator Rosa incisore sarà fra l’altro dedicata, nell’inverno 2013-2014, una mostra monografica dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Presente anche il fiammingo Arnold van Westerhout (1651-1725) con soggetti floreali. Per il Settecento l’opera di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) con le sue "Vedute" rinnova l’immagine di Roma attribuendole quella forte connotazione emozionale che aprirà la strada alla moderna iconografia del fantastico. Non poteva mancare di Piranesi una splendida tavola delle "Carceri".
Con l’Ottocento il tema della riproduzione delle principali opere d’arte in incisione diventa fondamentale, si pensi a Giovanni Volpato (1735-1803) e a Giovanni e Pietro Folo (1764-1836) che restituiscono la conoscenza delle opere di Antonio Canova. Questo settore continua la sua fortuna critica con Alessandro Porretti (1838-1880) che traduce in stampa le magnifiche opere di Correggio. Si passa poi al verismo con Filippo Palizzi (1818-1899) in La "Pastorella" e al realismo di Raffaele Spinelli con la scena "Dopo il bagno" (attivo in calcografia nel periodo 1900-1910).
Il Novecento si apre in mostra con le matrici di due grandi artisti italiani: Carlo Carrà (1881-1996) e il suo “realismo magico” e Giorgio Morandi (1890-1964) con le sue "Nature morte". Per passare poi alle “forme-segno” di Giuseppe Capogrossi (1900-1972), alle “matrici-sculture” di Pietro Consagra (1920-2005) e Nino Franchina (1912-1967), alle delicate incisioni di Fausto Melotti (1901-1986), e a quelle ricche di cromia di Piero Dorazio (1927-2005) e Giulio Turcato (1912-1995). Accanto ai grandi testimoni del contemporaneo presenti in mostra vi è l’opera di Carla Accardi (1924), una fra le prime donne a entrare nel mondo dell’incisione perché, per la pericolosità degli acidi utilizzati l’incisione è stata preclusa alle donne fino all’era moderna.
Sono, in effetti, questi gli autori che documentano il lavoro di sperimentazione condotto negli anni Sessanta del XX secolo in Italia, in particolare nella famosa stamperia di Renzo Romero a Roma. In esposizione sono ben 28 gli artisti presenti con opere di matrici e stampe.
In mostra anche il video Giambattista Piranesi. Matrici incise, regia di Stefano Scialotti, a cura dell’Istituto Nazionale per la Grafica (Roma 2012).
LA STORIA E I TEMI DELL’ARTE DELL’INCISIONE
(sintesi del saggio di Nicoletta Ossanna Cavadini)
La storia dell’incisione è profondamente legata all’invenzione della stampa e alla produzione di libri illustrati, realizzati nel tardo Umanesimo attraverso xilografie e caratteri mobili (…).
L’immediata fortuna di questa originale disciplina artistica contribuì al suo rapido diffondersi, in particolare l’aprirsi di un nuovo mercato legato a un interesse collezionistico per questi “fogli stampati” ottenibili a prezzi molto contenuti rispetto alle opere artistiche uniche, incentivandone largamente lo sviluppo. Diventando da subito una vera rivoluzione, per l’arte e per il mercato dell’arte (…).
Nel corso del primo Rinascimento si sviluppa dalla prima tecnica del bulino, e in rapida successione la rivoluzione della “acquaforte”, in cui è l’acido e non l’azione dell’incisore a scavare il segno nella matrice, questa tecnica permise una entusiasmante libertà agli artisti di ottenere risultati grafici del tutto originali e di scindere anche l’aspetto puramente operativo da quello creativo. (…)
L’arte grafica si sviluppa secondo temi paralleli a quelli della pittura e scultura e con ausilio dello studio scientifico dall’anatomia alla botanica. Successivamente si sviluppa la cosiddetta “stampa di traduzione”, che veicola in tutto il mondo incisioni delle grandi opere d’artista (pittura, affresco o scultura), divenuta in quel periodo il maggior veicolo di circolazione e di conoscenza dell’arte, strumento di propaganda o mezzo didattico e continua il suo percorso fino all’avvento della fotografia. (…)
E via via nel corso del Seicento il Barocco con le fantasiose allegorie (il tema della morte in primis susciterà grande curiosità fra ‘600 e ‘700) e poi ancora il genere della natura morta.
Segue nel corso del Settecento illuminista la veduta oggettiva delle grandi incisioni delle città d’arte e sede del Grand Tour. (…)
Nella seconda metà dell’Ottocento, dopo l’avvento della fotografia, il venir meno della funzione illustrativa del processo calcografico spinge gli artisti a un rinnovato interesse di sperimentazione volto alla ricerca di una espressività della tecnica non più legata a una abilità traduttiva del reale. La grande rivoluzione artistica del Novecento sarà linfa vitale anche per l’incisione. (…)
La Modernità privilegia sperimentazioni multiple derivate dallo studio dei nuovi materiali e di infinite permutazioni rispetto ai procedimenti classici delle tecniche calcografiche. La ricerca si apre così a esiti sempre nuovi fra le molte possibilità dell’ars combinatoria, di volta in volta finalizzata al servizio del progetto, sempre diverso e, a suo modo, sempre nuovo rispetto all’antica scrittura dell’arte grafica.
EVENTI COLLATERALI
- Giovedì 18 aprile 2013
ore 20.30,
presso CinemaTeatro di Chiasso
presentazione del video: L'ARTE DELLA CALCOGRAFIA, tecniche e metodi
saranno presenti:
Carlo Bertelli, storico dell'arte
Giorgio Upiglio, incisore e stampatore
Alberto Necci, regista
modera Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice m.a.x. museo, Chiasso.
Il filmato l’Arte della Calcografia tecniche e metodi esprime grazie il contributo di esperti i diversi significati delle tecniche dell’incisione e i metodi per la realizzazione di un’opera calcografica, nonché il successivo processo di stampa. Le matrici sono infatti l’opera prima di ogni atto incisorio. Quest’opera si rivolge sia a coloro che si avvicinano al mondo dell’arte che a quanti vogliano estendere la propria creatività in un ambito particolarmente adatto alla sperimentazione.
Per quanto concerne i laboratori didattici per bambini, ragazzi, ma anche adulti, si propongono tre temi: facciamo una matrice; costruiamo i nostri timbri; disegna il tuo soggetto preferito (animali, fiori, paesaggi, ...). Informazioni contattando la segreteria del museo.
- Domenica 12 maggio 2013 è la giornata internazionale dei Musei
Quest’anno il motto è memory + creativity = social change tutti i musei del mondo sono invitati a riflettere sul tema della creatività.
Questa data coincide al m.a.x. museo anche con il finissage della mostra:
Capolavori a Chiasso. I maestri della grafica dal XVI al XX secolo
In questa occasione si propone:
1. Esposizione disegni dei bambini che hanno partecipato ai laboratori didattici
ore 15.00-17.00 - presso lo Spazio Officina,
ore 16.00 grande merenda e assegnazione dei premi del concorso: libera la tua creatività.
In questa occasione verrà estratto il vincitore del concorso visitatori
“Scegli la tua opera preferita”,
indetto dal m.a.x. museo per la mostra Capolavori a Chiasso. I maestri dell’arte grafica dal XVI al XX secolo.
In palio vi è una tessera di socio Carta Plus guest dell’associazione amici del m.a.x. museo che dà diritto –fra le altre cose- all’entrata gratuita al museo per un anno per due persone.
Se alla prima estrazione il nominativo risultasse già un socio gli verrà regalato un catalogo a sua scelta fra quelli prodotti dal m.a.x. museo e si procederà all’estrazione di un’altra cartolina.
2. Hatha yoga al m.a.x.museo: le forme del segno grafico
ore 17.00-19.00
L'insegnante Luisa Azzerboni terrà una lezione di hatha yoga all'interno degli spazi del museo, tra i maestri dell'arte grafica, la lezione dal titolo: "Hatha yoga al m.a.x.museo: le forme del segno grafico".
L’evento è aperto a grandi e piccini, unico requisito essere vestiti di nero e preferibilmente portare un tappetino.
L’incisione rappresenta una vera rivoluzione all’interno del panorama artistico quando, a partire dal XVI secolo, sulla scia dell’invenzione della stampa, l’incisione diventa una vera e propria forma d’arte. A Chiasso si avrà l’opportunità di vedere le incisioni accanto alle stampe delle stesse. Un’occasione rara e di grande suggestione.
Le preziose matrici incise provengono dall’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, la più grande collezione pubblica al mondo in questo settore. L’esposizione si inserisce nel programma di scambio e di ricerca avviato già nel 2010 da Maria Antonella Fusco, direttrice dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, con Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo di Chiasso, in occasione delle esposizioni tenutesi - con successo di pubblico e di critica - presso il m.a.x. museo su Giovanni Battista Piranesi prima (2011) e Giambattista Tiepolo poi (2012).
La mostra ha l’obiettivo di presentare la produzione grafica dalle prime espressioni rinascimentali fino alla contemporaneità, attraverso la lettura del “segno” inciso sulla matrice, ripercorrendo così la storia delle tecniche calcografiche. Dal tratto inciso realizzato a bulino si passa all’acquaforte, alla puntasecca e all’acquatinta nelle loro molteplici declinazioni.
LE OPERE E GLI ARTISTI
La selezione di quarantadue matrici, in alcuni casi affiancate dalle stampe, vuole così documentare l’incisione italiana, dal Cinquecento ai nostri giorni, attraverso le opere di artisti molto significativi come Marcantonio Raimondi (1480 ca.-1534) con la "Caccia ai leoni", Etienne Du Pérac/Antoine Lafrery (1520-1604) con "Porto di Traiano nella sua forma antica", Federico Barocci (1535-1612) con il capolavoro dell’"Annunciazione", amato e studiato da Giorgio Morandi, e Antonio Tempesta (1555-1630) con le incisioni del "Bestiario".
Per il Seicento Giovanni Benedetto Castiglione (1609-1665) e Salvator Rosa (1615-1673) sono i testimoni di una sempre maggiore attenzione rivolta dai pittori alla tecnica dell’acquaforte. A Salvator Rosa incisore sarà fra l’altro dedicata, nell’inverno 2013-2014, una mostra monografica dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma. Presente anche il fiammingo Arnold van Westerhout (1651-1725) con soggetti floreali. Per il Settecento l’opera di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) con le sue "Vedute" rinnova l’immagine di Roma attribuendole quella forte connotazione emozionale che aprirà la strada alla moderna iconografia del fantastico. Non poteva mancare di Piranesi una splendida tavola delle "Carceri".
Con l’Ottocento il tema della riproduzione delle principali opere d’arte in incisione diventa fondamentale, si pensi a Giovanni Volpato (1735-1803) e a Giovanni e Pietro Folo (1764-1836) che restituiscono la conoscenza delle opere di Antonio Canova. Questo settore continua la sua fortuna critica con Alessandro Porretti (1838-1880) che traduce in stampa le magnifiche opere di Correggio. Si passa poi al verismo con Filippo Palizzi (1818-1899) in La "Pastorella" e al realismo di Raffaele Spinelli con la scena "Dopo il bagno" (attivo in calcografia nel periodo 1900-1910).
Il Novecento si apre in mostra con le matrici di due grandi artisti italiani: Carlo Carrà (1881-1996) e il suo “realismo magico” e Giorgio Morandi (1890-1964) con le sue "Nature morte". Per passare poi alle “forme-segno” di Giuseppe Capogrossi (1900-1972), alle “matrici-sculture” di Pietro Consagra (1920-2005) e Nino Franchina (1912-1967), alle delicate incisioni di Fausto Melotti (1901-1986), e a quelle ricche di cromia di Piero Dorazio (1927-2005) e Giulio Turcato (1912-1995). Accanto ai grandi testimoni del contemporaneo presenti in mostra vi è l’opera di Carla Accardi (1924), una fra le prime donne a entrare nel mondo dell’incisione perché, per la pericolosità degli acidi utilizzati l’incisione è stata preclusa alle donne fino all’era moderna.
Sono, in effetti, questi gli autori che documentano il lavoro di sperimentazione condotto negli anni Sessanta del XX secolo in Italia, in particolare nella famosa stamperia di Renzo Romero a Roma. In esposizione sono ben 28 gli artisti presenti con opere di matrici e stampe.
In mostra anche il video Giambattista Piranesi. Matrici incise, regia di Stefano Scialotti, a cura dell’Istituto Nazionale per la Grafica (Roma 2012).
LA STORIA E I TEMI DELL’ARTE DELL’INCISIONE
(sintesi del saggio di Nicoletta Ossanna Cavadini)
La storia dell’incisione è profondamente legata all’invenzione della stampa e alla produzione di libri illustrati, realizzati nel tardo Umanesimo attraverso xilografie e caratteri mobili (…).
L’immediata fortuna di questa originale disciplina artistica contribuì al suo rapido diffondersi, in particolare l’aprirsi di un nuovo mercato legato a un interesse collezionistico per questi “fogli stampati” ottenibili a prezzi molto contenuti rispetto alle opere artistiche uniche, incentivandone largamente lo sviluppo. Diventando da subito una vera rivoluzione, per l’arte e per il mercato dell’arte (…).
Nel corso del primo Rinascimento si sviluppa dalla prima tecnica del bulino, e in rapida successione la rivoluzione della “acquaforte”, in cui è l’acido e non l’azione dell’incisore a scavare il segno nella matrice, questa tecnica permise una entusiasmante libertà agli artisti di ottenere risultati grafici del tutto originali e di scindere anche l’aspetto puramente operativo da quello creativo. (…)
L’arte grafica si sviluppa secondo temi paralleli a quelli della pittura e scultura e con ausilio dello studio scientifico dall’anatomia alla botanica. Successivamente si sviluppa la cosiddetta “stampa di traduzione”, che veicola in tutto il mondo incisioni delle grandi opere d’artista (pittura, affresco o scultura), divenuta in quel periodo il maggior veicolo di circolazione e di conoscenza dell’arte, strumento di propaganda o mezzo didattico e continua il suo percorso fino all’avvento della fotografia. (…)
E via via nel corso del Seicento il Barocco con le fantasiose allegorie (il tema della morte in primis susciterà grande curiosità fra ‘600 e ‘700) e poi ancora il genere della natura morta.
Segue nel corso del Settecento illuminista la veduta oggettiva delle grandi incisioni delle città d’arte e sede del Grand Tour. (…)
Nella seconda metà dell’Ottocento, dopo l’avvento della fotografia, il venir meno della funzione illustrativa del processo calcografico spinge gli artisti a un rinnovato interesse di sperimentazione volto alla ricerca di una espressività della tecnica non più legata a una abilità traduttiva del reale. La grande rivoluzione artistica del Novecento sarà linfa vitale anche per l’incisione. (…)
La Modernità privilegia sperimentazioni multiple derivate dallo studio dei nuovi materiali e di infinite permutazioni rispetto ai procedimenti classici delle tecniche calcografiche. La ricerca si apre così a esiti sempre nuovi fra le molte possibilità dell’ars combinatoria, di volta in volta finalizzata al servizio del progetto, sempre diverso e, a suo modo, sempre nuovo rispetto all’antica scrittura dell’arte grafica.
EVENTI COLLATERALI
- Giovedì 18 aprile 2013
ore 20.30,
presso CinemaTeatro di Chiasso
presentazione del video: L'ARTE DELLA CALCOGRAFIA, tecniche e metodi
saranno presenti:
Carlo Bertelli, storico dell'arte
Giorgio Upiglio, incisore e stampatore
Alberto Necci, regista
modera Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice m.a.x. museo, Chiasso.
Il filmato l’Arte della Calcografia tecniche e metodi esprime grazie il contributo di esperti i diversi significati delle tecniche dell’incisione e i metodi per la realizzazione di un’opera calcografica, nonché il successivo processo di stampa. Le matrici sono infatti l’opera prima di ogni atto incisorio. Quest’opera si rivolge sia a coloro che si avvicinano al mondo dell’arte che a quanti vogliano estendere la propria creatività in un ambito particolarmente adatto alla sperimentazione.
Per quanto concerne i laboratori didattici per bambini, ragazzi, ma anche adulti, si propongono tre temi: facciamo una matrice; costruiamo i nostri timbri; disegna il tuo soggetto preferito (animali, fiori, paesaggi, ...). Informazioni contattando la segreteria del museo.
- Domenica 12 maggio 2013 è la giornata internazionale dei Musei
Quest’anno il motto è memory + creativity = social change tutti i musei del mondo sono invitati a riflettere sul tema della creatività.
Questa data coincide al m.a.x. museo anche con il finissage della mostra:
Capolavori a Chiasso. I maestri della grafica dal XVI al XX secolo
In questa occasione si propone:
1. Esposizione disegni dei bambini che hanno partecipato ai laboratori didattici
ore 15.00-17.00 - presso lo Spazio Officina,
ore 16.00 grande merenda e assegnazione dei premi del concorso: libera la tua creatività.
In questa occasione verrà estratto il vincitore del concorso visitatori
“Scegli la tua opera preferita”,
indetto dal m.a.x. museo per la mostra Capolavori a Chiasso. I maestri dell’arte grafica dal XVI al XX secolo.
In palio vi è una tessera di socio Carta Plus guest dell’associazione amici del m.a.x. museo che dà diritto –fra le altre cose- all’entrata gratuita al museo per un anno per due persone.
Se alla prima estrazione il nominativo risultasse già un socio gli verrà regalato un catalogo a sua scelta fra quelli prodotti dal m.a.x. museo e si procederà all’estrazione di un’altra cartolina.
2. Hatha yoga al m.a.x.museo: le forme del segno grafico
ore 17.00-19.00
L'insegnante Luisa Azzerboni terrà una lezione di hatha yoga all'interno degli spazi del museo, tra i maestri dell'arte grafica, la lezione dal titolo: "Hatha yoga al m.a.x.museo: le forme del segno grafico".
L’evento è aperto a grandi e piccini, unico requisito essere vestiti di nero e preferibilmente portare un tappetino.
02
marzo 2013
Capolavori a Chiasso. I maestri dell’arte grafica dal XVI al XX secolo
Dal 02 marzo al 12 maggio 2013
disegno e grafica
Location
M.A.X.MUSEO
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Biglietti
Intero adulti
CHF 10.- Euro 8
Ridotto (pensionati AVS, AI, studenti)
CHF 7.- Euro 5
Gruppi (minimo 15 persone)
CHF 5.- Euro 4
Gratuito bambini fino ai 7 anni
Scolaresche CHF 5.- Euro 4
Entrata gratuita ogni prima domenica del mese.
Gratuito per l’associazione amici del m.a.x.museo (aamm)
Riduzione
alle associazioni convenzionate
(es. AIAP, VISARTE, ICOM, RAIFFEISEN)
ChiassoCard
Orario di apertura
da Martedì a Domenica 10.00-12.00 / 15.00-18.00
Lunedì Chiuso
Vernissage
2 Marzo 2013, ore 18.00
Autore
Curatore