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Capolavori che si incontrano
Da domenica 4 ottobre 2015 al 6 gennaio 2016, le prestigiose sale di Palazzo Sant’Elia a Palermo accoglieranno una rara sequenza di capolavori di Filippo Lippi, Bellini, Caravaggio, Tiepolo, Tintoretto e Jacopo Bassano, un’occasione unica per vedere riunite le più importanti opere d’ arte provenienti dalla collezione della Banca Popolare di Vicenza
Comunicato stampa
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Da domenica 4 ottobre 2015 al 6 gennaio 2016, le prestigiose sale di Palazzo Sant’Elia a Palermo accoglieranno una rara sequenza di capolavori di Filippo Lippi, Bellini, Caravaggio, Tiepolo, Tintoretto e Jacopo Bassano, un’occasione unica per vedere riunite le più importanti opere d’arte provenienti dalla collezione della Banca Popolare di Vicenza.
L’iniziativa è promossa da Banca Nuova, appartenente al Gruppo Banca Popolare di Vicenza, che, in continuità con il suo impegno a sostegno dell’arte e della cultura, riunisce per la prima volta in Sicilia un ampio panorama dell’arte italiana tra il ‘400 e il ‘700.
A conclusione del percorso espositivo viene proposta la collezione appartenente a Banca Nuova dei dipinti di Francesco Lojacono, considerato il maestro che meglio di ogni altro ha sintetizzato il passaggio dall’arte “antica” all’arte “moderna” in Sicilia.
L’esposizione, a cura di Fernando Rigon, è ad ingresso libero e presenta 86 opere tra tavole e tele, ordinate in un percorso che le riunisce in quattro tappe principali a seconda dei soggetti raffigurati.
Le opere esposte sono ordinate per soggetto in un’ottica di confronto, che consente di recuperare affinità e rimandi, e di avvicinare, nella lettura iconografica, dipinti di differente scuola e di diversa epoca e origine. La prima sezione, “Imago Magistra” raggruppa opere a carattere religioso, tra cui scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e rappresentazioni allegoriche delle Virtù. In questa sezione spiccano Crocifisso in un cimitero ebraico di Giovanni Bellini, la Coronazione di Spine di Caravaggio, la Madonna col Bambino e San Giovannino di Jacopo Bassano e la Madonna col Bambino di Filippo Lippi. Il rapporto tra la Madre e il Figlio,
insieme alla metafora del Fiore e del Frutto, reggono il passaggio, in un continuo gioco di rimandi e riferimenti, alla raffigurazione delle virtù, in particolare della Carità e della Concordia, rappresentate in mostra da due opere fondamentali di Carlo Dolci e Pietro Dandini.
“L’immagine ideale”, invece, è la sezione dedicata a una serie di opere i cui soggetti affondano le radici nell’eredità culturale del mondo greco e romano. Fonte di ispirazione sono la mitologia e gli dei dell’Olimpo, gli eroi e i personaggi celebri dell’antichità classica, le opere letterarie e in particolare i poemi cavallereschi. In questa sezione si possono ammirare dipinti di estrema raffinatezza formale come l’Apollo di Cesare Dandini o l’Entrata trionfale di Alessandro il Grande in Babilonia di Gaspare Diziani, insieme a opere caricaturali e grottesche come Bacco con quattro uomini anziani di Pietro della Vecchia, che ritrae con impareggiabile abilità una sorta di rito orgiastico.
La mostra prosegue con una selezione di ritratti, intitolata “Il volto dell’idea: il ritratto”. Particolare rilievo viene dato alla lettura del vestito, all’habitus, importante non solo perché delinea il modo in cui la persona ritratta sceglie di farsi rappresentare, ma anche perché si presenta a noi come storia psicologica e sociale di epoche passate. Passando in rassegna la ritrattistica toscana e veneta soprattutto del Rinascimento, con due approfondimenti riservati ai ritratti ufficiali della Serenissima e a quelli edificanti dei Santi, questa sezione consente di ammirare alcuni dei maestri più riconosciuti del genere, da Santi di Tito con il suo Ritratto del Cardinale Ferdinando de’ Medici, al Ritratto del doge Nicolò da Ponte del Tintoretto.
Tra i dipinti esposti sarà possibile ammirare anche “La bella natura”, un’antologia di opere che affronta il tema della rappresentazione della natura, sotto forma di paesaggio e di natura morta, attraverso i dipinti di Zuccarelli, Zais, Chimenti, Scacciati, e che consente una riflessione sul “falso e il vero” della natura trasposta in pittura.
A chiusura della Mostra i dipinti di Lojacono: Agave, Campagna siciliana in un giorno di pioggia, Veduta di Palermo e Vecchi bagni a Palermo.
La collezione della Banca Popolare di Vicenza esposta a Palazzo Sant’Elia permette allo spettatore di fare un viaggio visivo attraverso i temi più trattati dalla pittura nei secoli, con un approccio che favorisce la riflessione sulle costanti della storia dell’arte, e dove i capolavori di Bellini, Filippo Lippi, Tiepolo e Caravaggio, incontrandosi e confrontandosi, riescono a svelare nuovi contenuti.
Banca Nuova
Con circa 100 sportelli presenti principalmente in Sicilia e Calabria, Banca Nuova è tra le realtà bancarie più importanti e dinamiche del Sud Italia.
L'Istituto è stato costituito a Palermo nel 2000, nell'ambito del Progetto Centro Sud avviato dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza, e nel 2001, grazie all'acquisizione della Banca del Popolo di Trapani, ha completato la propria presenza in Sicilia.
Nel corso degli anni Banca Nuova ha proseguito con convinzione il proprio piano di espansione nelle regioni meridionali dell'Italia fino a raggiungere l'attuale dimensione territoriale.
L’iniziativa è promossa da Banca Nuova, appartenente al Gruppo Banca Popolare di Vicenza, che, in continuità con il suo impegno a sostegno dell’arte e della cultura, riunisce per la prima volta in Sicilia un ampio panorama dell’arte italiana tra il ‘400 e il ‘700.
A conclusione del percorso espositivo viene proposta la collezione appartenente a Banca Nuova dei dipinti di Francesco Lojacono, considerato il maestro che meglio di ogni altro ha sintetizzato il passaggio dall’arte “antica” all’arte “moderna” in Sicilia.
L’esposizione, a cura di Fernando Rigon, è ad ingresso libero e presenta 86 opere tra tavole e tele, ordinate in un percorso che le riunisce in quattro tappe principali a seconda dei soggetti raffigurati.
Le opere esposte sono ordinate per soggetto in un’ottica di confronto, che consente di recuperare affinità e rimandi, e di avvicinare, nella lettura iconografica, dipinti di differente scuola e di diversa epoca e origine. La prima sezione, “Imago Magistra” raggruppa opere a carattere religioso, tra cui scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e rappresentazioni allegoriche delle Virtù. In questa sezione spiccano Crocifisso in un cimitero ebraico di Giovanni Bellini, la Coronazione di Spine di Caravaggio, la Madonna col Bambino e San Giovannino di Jacopo Bassano e la Madonna col Bambino di Filippo Lippi. Il rapporto tra la Madre e il Figlio,
insieme alla metafora del Fiore e del Frutto, reggono il passaggio, in un continuo gioco di rimandi e riferimenti, alla raffigurazione delle virtù, in particolare della Carità e della Concordia, rappresentate in mostra da due opere fondamentali di Carlo Dolci e Pietro Dandini.
“L’immagine ideale”, invece, è la sezione dedicata a una serie di opere i cui soggetti affondano le radici nell’eredità culturale del mondo greco e romano. Fonte di ispirazione sono la mitologia e gli dei dell’Olimpo, gli eroi e i personaggi celebri dell’antichità classica, le opere letterarie e in particolare i poemi cavallereschi. In questa sezione si possono ammirare dipinti di estrema raffinatezza formale come l’Apollo di Cesare Dandini o l’Entrata trionfale di Alessandro il Grande in Babilonia di Gaspare Diziani, insieme a opere caricaturali e grottesche come Bacco con quattro uomini anziani di Pietro della Vecchia, che ritrae con impareggiabile abilità una sorta di rito orgiastico.
La mostra prosegue con una selezione di ritratti, intitolata “Il volto dell’idea: il ritratto”. Particolare rilievo viene dato alla lettura del vestito, all’habitus, importante non solo perché delinea il modo in cui la persona ritratta sceglie di farsi rappresentare, ma anche perché si presenta a noi come storia psicologica e sociale di epoche passate. Passando in rassegna la ritrattistica toscana e veneta soprattutto del Rinascimento, con due approfondimenti riservati ai ritratti ufficiali della Serenissima e a quelli edificanti dei Santi, questa sezione consente di ammirare alcuni dei maestri più riconosciuti del genere, da Santi di Tito con il suo Ritratto del Cardinale Ferdinando de’ Medici, al Ritratto del doge Nicolò da Ponte del Tintoretto.
Tra i dipinti esposti sarà possibile ammirare anche “La bella natura”, un’antologia di opere che affronta il tema della rappresentazione della natura, sotto forma di paesaggio e di natura morta, attraverso i dipinti di Zuccarelli, Zais, Chimenti, Scacciati, e che consente una riflessione sul “falso e il vero” della natura trasposta in pittura.
A chiusura della Mostra i dipinti di Lojacono: Agave, Campagna siciliana in un giorno di pioggia, Veduta di Palermo e Vecchi bagni a Palermo.
La collezione della Banca Popolare di Vicenza esposta a Palazzo Sant’Elia permette allo spettatore di fare un viaggio visivo attraverso i temi più trattati dalla pittura nei secoli, con un approccio che favorisce la riflessione sulle costanti della storia dell’arte, e dove i capolavori di Bellini, Filippo Lippi, Tiepolo e Caravaggio, incontrandosi e confrontandosi, riescono a svelare nuovi contenuti.
Banca Nuova
Con circa 100 sportelli presenti principalmente in Sicilia e Calabria, Banca Nuova è tra le realtà bancarie più importanti e dinamiche del Sud Italia.
L'Istituto è stato costituito a Palermo nel 2000, nell'ambito del Progetto Centro Sud avviato dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza, e nel 2001, grazie all'acquisizione della Banca del Popolo di Trapani, ha completato la propria presenza in Sicilia.
Nel corso degli anni Banca Nuova ha proseguito con convinzione il proprio piano di espansione nelle regioni meridionali dell'Italia fino a raggiungere l'attuale dimensione territoriale.
04
ottobre 2015
Capolavori che si incontrano
Dal 04 ottobre 2015 al 06 gennaio 2016
arte antica
Location
PALAZZO SANT’ELIA
Palermo, Via Maqueda, 81, (Palermo)
Palermo, Via Maqueda, 81, (Palermo)
Autore
Curatore