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Capolavori in miniatura
La Mostra d’Arte Contemporanea “Capolavori in miniatura” presenta ai visitatori il risultato di una ricerca personale di artisti che si sono confrontati, ognuno con i propri mezzi e linguaggi espressivi, su un piano diverso da quello consueto: uno sguardo personale e sensibile in dimensione ridotta.
Comunicato stampa
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L’Associazione Immaginecolore.com è lieta di inaugurare nel capoluogo ligure l’inizio del nuovo anno con la Mostra d’Arte Contemporanea “Capolavori in Miniatura”, un progetto culturale che si prefigge di rivalutare le opere di modesto formato, da sempre esistite all’ombra della colossale produzione artistica, a conferma che il capolavoro non si trovi esclusivamente nel “macro”, ma possa risiedere anche nel “micro”, celandosi dietro dimensioni ridotte.
L’esposizione collettiva incoraggia la produzione artistica di piccolo formato, tracciando un percorso variegato nel confronto tra autori di formazione eterogenea.
La Mostra d’Arte Contemporanea "Capolavori in miniatura” offre uno sguardo inedito sul mondo attuale attraverso una pluralità di linguaggi stilistici e percorsi iconografici che scandiscono la creatività umana attraverso la memoria del tempo e la dignità dello spazio.
Molteplici sono le tecniche artistiche impiegate: dipinti ad olio, acrilici, acquarelli, illustrazioni, computer graphic e lavori in vetro.
L’artista genovese Ugo Valbusa, professore di Fisica presso l’Università di Genova, espone una serie di dipinti dall’accento geometrico, frutto delle sue recenti riflessioni artistiche.
Dall’area lombarda provengono i lavori di Roberta Di Iasio, Silvia Dotti, Mario Piana e Giancarlo Madella Amedei.
Roberta Di Iasio, formatasi a Brera, rivela un segno rapido stemperato da tinte nivee nella sua pittura che risente della pittura giapponese sia a livello tecnico-esecutivo sia a livello iconografico.
Con i suoi acquarelli anche Silvia Dotti indaga il mondo orientale con particolare attenzione all’India ed uno sguardo cosmopolita; mentre gli acquarelli di Mario Piana dedicano spazio essenzialmente alla Natura con le sue suggestioni primordiali.
Giancarlo Madella Amedei (in arte Made) espone degli acrilici su tavola ispirati a volti umani, di cui riesce a cogliere la spontaneità espressiva.
Sorprendono le realizzazioni monocromatiche di Gabriella Russo, proveniente da Napoli, e gli oli di Marialuisa Sabato da Bari, che indaga il mondo marino con le sue affascinanti creature.
Da Roma proviene, invece, Fiscer (nome d’arte di Francesco Saverio Russo), la cui essenzialità compositiva si confronta con un’inaspettata profondità di analisi sociale e culturale.
La tecnica mista di Matteo Arfanotti, nato a Sarzana, esprime diversi stati d’animo attraverso un linguaggio enigmatico e onirico, tra passato e futuro. Misteriose figure femminili sono, infatti, sospese in un silenzio irreale, affiancate da moduli iconografici ricorrenti dal valore simbolico (come la luna e la mela).
Una sezione della mostra è dedicata alla Computer Graphic di Vincenzo Corrado, la cui produzione è intrisa di un inedito simbolismo geometrico, e all’illustrazione con le singolari creazioni di Valentina Russello e Irene D’Antò, quest’ultima diplomatasi presso l'Istituto Europeo di Design di Roma.
In esposizione anche i lavori in vetro di Gloria Bergamo, nata a Jesolo, che si presentano come un interessante apparato sperimentale dalle suggestive parvenze chiaroscurali.
Dal Brasile proviene, infine, la pittrice astrattista Paula França dalla resa piuttosto sintetica.
Per quindici giorni la splendida cornice del Palazzo Spinola di San Luca diviene custode di capolavori in miniatura dalla pregnanza espressiva straordinaria, con la partecipazione straordinaria della pittrice calabrese Francesca Donadio.
L’esposizione collettiva incoraggia la produzione artistica di piccolo formato, tracciando un percorso variegato nel confronto tra autori di formazione eterogenea.
La Mostra d’Arte Contemporanea "Capolavori in miniatura” offre uno sguardo inedito sul mondo attuale attraverso una pluralità di linguaggi stilistici e percorsi iconografici che scandiscono la creatività umana attraverso la memoria del tempo e la dignità dello spazio.
Molteplici sono le tecniche artistiche impiegate: dipinti ad olio, acrilici, acquarelli, illustrazioni, computer graphic e lavori in vetro.
L’artista genovese Ugo Valbusa, professore di Fisica presso l’Università di Genova, espone una serie di dipinti dall’accento geometrico, frutto delle sue recenti riflessioni artistiche.
Dall’area lombarda provengono i lavori di Roberta Di Iasio, Silvia Dotti, Mario Piana e Giancarlo Madella Amedei.
Roberta Di Iasio, formatasi a Brera, rivela un segno rapido stemperato da tinte nivee nella sua pittura che risente della pittura giapponese sia a livello tecnico-esecutivo sia a livello iconografico.
Con i suoi acquarelli anche Silvia Dotti indaga il mondo orientale con particolare attenzione all’India ed uno sguardo cosmopolita; mentre gli acquarelli di Mario Piana dedicano spazio essenzialmente alla Natura con le sue suggestioni primordiali.
Giancarlo Madella Amedei (in arte Made) espone degli acrilici su tavola ispirati a volti umani, di cui riesce a cogliere la spontaneità espressiva.
Sorprendono le realizzazioni monocromatiche di Gabriella Russo, proveniente da Napoli, e gli oli di Marialuisa Sabato da Bari, che indaga il mondo marino con le sue affascinanti creature.
Da Roma proviene, invece, Fiscer (nome d’arte di Francesco Saverio Russo), la cui essenzialità compositiva si confronta con un’inaspettata profondità di analisi sociale e culturale.
La tecnica mista di Matteo Arfanotti, nato a Sarzana, esprime diversi stati d’animo attraverso un linguaggio enigmatico e onirico, tra passato e futuro. Misteriose figure femminili sono, infatti, sospese in un silenzio irreale, affiancate da moduli iconografici ricorrenti dal valore simbolico (come la luna e la mela).
Una sezione della mostra è dedicata alla Computer Graphic di Vincenzo Corrado, la cui produzione è intrisa di un inedito simbolismo geometrico, e all’illustrazione con le singolari creazioni di Valentina Russello e Irene D’Antò, quest’ultima diplomatasi presso l'Istituto Europeo di Design di Roma.
In esposizione anche i lavori in vetro di Gloria Bergamo, nata a Jesolo, che si presentano come un interessante apparato sperimentale dalle suggestive parvenze chiaroscurali.
Dal Brasile proviene, infine, la pittrice astrattista Paula França dalla resa piuttosto sintetica.
Per quindici giorni la splendida cornice del Palazzo Spinola di San Luca diviene custode di capolavori in miniatura dalla pregnanza espressiva straordinaria, con la partecipazione straordinaria della pittrice calabrese Francesca Donadio.
19
gennaio 2008
Capolavori in miniatura
Dal 19 al 30 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
ARS HABITAT – PALAZZO RATTO-PICASSO
Genova, Via San Luca, 14/4, (Genova)
Genova, Via San Luca, 14/4, (Genova)
Biglietti
libero
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 19.00
Vernissage
19 Gennaio 2008, ore 18.00
Autore
Curatore