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Capricci Contemporanei: Nicola Padovani e Kouzo Tacheuchi
Il concept principale della mostra sta nel ricreare all’interno dello spazio espositivo una sorta di capriccio contemporaneo. Partendo quindi dalla tradizione dei paesaggi con rovine immaginarie del Seicento e Settecento – i Capricci appunto – saranno combinate le tavole-paesaggio di Nicola Padovani, con le Modern Remains di Kouzo Takeuchi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con la mostra Capricci Contemporanei: Nicola Padovani e Kouzo Takeuchi, che
inaugurerà giovedì 5 marzo presso Esh Gallery, spazio dedicato all’arte e al
design, continua il colloquio tra Oriente e Occidente, tema di particolare
interesse per la galleria.
Il soggetto dei “Capricci”,composizioni inconsuete, fantasiose, bizzarre,
sviluppatesi principalmente nei periodi del Manierismo, del Barocco e del
Rococò, ha una lunga tradizione nella storia dell’arte, come i famosissimi
Capricci di Giambattista Tiepolo, di Francesco Guardi , le suggestive
Invenzioni capricciose di carceri di Giovanni Battista Piranesi e i Caprichos
di Francisco Goya, che si arricchiscono anche di una valenza di corrosiva
critica morale e sociale.
Il concept principale della mostra sta nel ricreare all’interno dello spazio
espositivo una sorta di capriccio contemporaneo. Partendo quindi dalla
tradizione dei paesaggi con rovine immaginarie del Seicento e Settecento - i
Capricci appunto – saranno combinate le tavole-paesaggio di Nicola Padovani, con
le Modern Remains di Kouzo Takeuchi.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Federica Galli di Milano, il
dialogo tra i due giovani artisti contemporanei sarà quindi alimentato da
incursioni illustri: una tavola di Francisco Goya dalla serie dei Caprichos, la
celebre raccolta volta a denunciare le malefatte della società del tempo
attraverso composizioni di cose e persone in modo apparentemente casuale; Alle
porte del Dolo di Antonio Canaletto, con fantasiose composizioni architettoniche
dove elementi architettonici reali compongono vedute di fantasia che sembrano
più vere del vero, e per finire Mago e due figure di Giovanni Battista Tiepolo,
tavola tratta dalla serie degli Scherzi, che presenta un'ulteriore dimostrazione
dell'evoluzione del Capriccio, dove sono le figure umane le protagoniste di
composizioni apparentemente assurde, ma nell'intento dell'artista, finalizzate a
narrare episodi letterari, epici, storici.
Nicola Padovani, milanese, classe 1974, comincia a dipingere nel 2005 da
autodidatta, nel 2011 si laurea presso l’Accademia d’Arte Santa Giulia di
Brescia, in Arti Visive – Pittura. Qui presenta una serie di tavole-paesaggio,
in cui elementi molto differenti tra loro e spesso appartenenti a contesti anche
molto lontani, sono collocati all’interno della stessa scena. Ogni elemento
viene posizionato dall’artista all’interno di un proprio livello spaziale,
diventando esso stesso uno spazio differente, come una serie di quinte teatrali,
che si aprono una a ridosso dell’altra.
Il tema è prettamente naturalistico, con una forte connotazione evocativa, data
anche dall’uso immaginativo dei mezzi espressivi. Le tavole sono infatti una
rielaborazione in chiave fotografica di opere pittoriche precedentemente
realizzate e qui “rese oggetto” grazie all’uso del legno e alla sua speciale
sagomatura. Ogni tavola colpisce per il contrasto tra il senso di tranquillità
che sta alla base dell’opera, che viene immediatamente tradito dalla presenza di
oggetti completamente estranei al contesto, come ad esempio, una lavatrice, uno
sgabello, un ombrellone, un secchio che fluttua nel cielo.. . oggetti che
raccontano con ironia una storia umana, insomma un involontario parallelo ai
Caprichos di Goya.
Kouzo Takeuchi, classe 1977, nato nella prefettura di Hyogo, ha all’attivo studi
artistici (Osaka University of Art, 2001 ) e specializzazioni nel campo della
lavorazione della ceramica (Tajimi Municipal Ceramic Design Institute , Gifu,
2003).
La serie Modern Remains nasce da un fortunato e fortuito caso: durante la
lavorazione di alcuni tubi in ceramica , l’artista ne fa accidentalmente cadere
uno, e rimane molto colpito dalla forma danneggiata. Comincia così ad assemblare
diversi tubi per poi romperli in una fase successive, e infine dare una forma
organica alla scultura.
Una sorta di studio sulla costante distruzione del mondo da parte dell’uomo.
Rovine moderne, come feticci dell’evoluzione umana.
inaugurerà giovedì 5 marzo presso Esh Gallery, spazio dedicato all’arte e al
design, continua il colloquio tra Oriente e Occidente, tema di particolare
interesse per la galleria.
Il soggetto dei “Capricci”,composizioni inconsuete, fantasiose, bizzarre,
sviluppatesi principalmente nei periodi del Manierismo, del Barocco e del
Rococò, ha una lunga tradizione nella storia dell’arte, come i famosissimi
Capricci di Giambattista Tiepolo, di Francesco Guardi , le suggestive
Invenzioni capricciose di carceri di Giovanni Battista Piranesi e i Caprichos
di Francisco Goya, che si arricchiscono anche di una valenza di corrosiva
critica morale e sociale.
Il concept principale della mostra sta nel ricreare all’interno dello spazio
espositivo una sorta di capriccio contemporaneo. Partendo quindi dalla
tradizione dei paesaggi con rovine immaginarie del Seicento e Settecento - i
Capricci appunto – saranno combinate le tavole-paesaggio di Nicola Padovani, con
le Modern Remains di Kouzo Takeuchi.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Federica Galli di Milano, il
dialogo tra i due giovani artisti contemporanei sarà quindi alimentato da
incursioni illustri: una tavola di Francisco Goya dalla serie dei Caprichos, la
celebre raccolta volta a denunciare le malefatte della società del tempo
attraverso composizioni di cose e persone in modo apparentemente casuale; Alle
porte del Dolo di Antonio Canaletto, con fantasiose composizioni architettoniche
dove elementi architettonici reali compongono vedute di fantasia che sembrano
più vere del vero, e per finire Mago e due figure di Giovanni Battista Tiepolo,
tavola tratta dalla serie degli Scherzi, che presenta un'ulteriore dimostrazione
dell'evoluzione del Capriccio, dove sono le figure umane le protagoniste di
composizioni apparentemente assurde, ma nell'intento dell'artista, finalizzate a
narrare episodi letterari, epici, storici.
Nicola Padovani, milanese, classe 1974, comincia a dipingere nel 2005 da
autodidatta, nel 2011 si laurea presso l’Accademia d’Arte Santa Giulia di
Brescia, in Arti Visive – Pittura. Qui presenta una serie di tavole-paesaggio,
in cui elementi molto differenti tra loro e spesso appartenenti a contesti anche
molto lontani, sono collocati all’interno della stessa scena. Ogni elemento
viene posizionato dall’artista all’interno di un proprio livello spaziale,
diventando esso stesso uno spazio differente, come una serie di quinte teatrali,
che si aprono una a ridosso dell’altra.
Il tema è prettamente naturalistico, con una forte connotazione evocativa, data
anche dall’uso immaginativo dei mezzi espressivi. Le tavole sono infatti una
rielaborazione in chiave fotografica di opere pittoriche precedentemente
realizzate e qui “rese oggetto” grazie all’uso del legno e alla sua speciale
sagomatura. Ogni tavola colpisce per il contrasto tra il senso di tranquillità
che sta alla base dell’opera, che viene immediatamente tradito dalla presenza di
oggetti completamente estranei al contesto, come ad esempio, una lavatrice, uno
sgabello, un ombrellone, un secchio che fluttua nel cielo.. . oggetti che
raccontano con ironia una storia umana, insomma un involontario parallelo ai
Caprichos di Goya.
Kouzo Takeuchi, classe 1977, nato nella prefettura di Hyogo, ha all’attivo studi
artistici (Osaka University of Art, 2001 ) e specializzazioni nel campo della
lavorazione della ceramica (Tajimi Municipal Ceramic Design Institute , Gifu,
2003).
La serie Modern Remains nasce da un fortunato e fortuito caso: durante la
lavorazione di alcuni tubi in ceramica , l’artista ne fa accidentalmente cadere
uno, e rimane molto colpito dalla forma danneggiata. Comincia così ad assemblare
diversi tubi per poi romperli in una fase successive, e infine dare una forma
organica alla scultura.
Una sorta di studio sulla costante distruzione del mondo da parte dell’uomo.
Rovine moderne, come feticci dell’evoluzione umana.
05
marzo 2015
Capricci Contemporanei: Nicola Padovani e Kouzo Tacheuchi
Dal 05 marzo al 03 aprile 2015
arte contemporanea
Location
ESH GALLERY
Milano, Via Vincenzo Forcella, 7, (Milano)
Milano, Via Vincenzo Forcella, 7, (Milano)
Orario di apertura
6-13 marzo h 10.30-18.30; 14 marzo – 3 aprile, su appuntamento. In occasione dell’Art Night Out organizzata da Affordable Art Fair il 20 marzo la galleria resterà aperta dalle h 19.00 alle h 24.00
Vernissage
5 Marzo 2015, ore 18.30
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