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Caratteri ereditari e Mutazioni genetiche
Le opere della collezione permanente dialogano con sei giovani artisti contemporanei
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IL MAN_MUSEO D’ARTE PROVINCIA DI NUORO
Presenta
CARATTERI EREDITARI E MUTAZIONI GENETICHE
Nicola Caredda, Giulia Casula, Rita Correddu, Simone Dulcis, Sergio Fronteddu, Giovanni Sanna
1 giugno– 8 luglio 2012
Vernissage → ore 19
Venerdì 1 giugno al MAN_Museo d’Arte della Provincia di Nuoro si inaugurerà il secondo
appuntamento di Caratteri ereditari e Mutazioni genetiche, un progetto iniziato nel 2011, in cui le
opere della collezione permanente dialogano con sei giovani artisti contemporanei che traducono
così l’ispirazione iniziale che ha portato alla nascita e crescita della collezione DNA (acronimo di
Dal Novecento Ad oggi), avvalorando la vocazione contemporanea del museo e la necessità di
rappresentarne il testimone che la nostra epoca lascerà in eredità. La declinazione del progetto
prevede un duplice sguardo, maschile e femminile, invitando sei artisti a relazionarsi con diverse
opere della collezione.
Il titolo riprende una tematica, quella delle mutazioni genetiche, che ha una duplice valenza
sempre in bilico tra trasformazione imprevedibile e perfezionamento, mutazioni però che non
possono prescindere dal mantenere un legame diretto e indelebile con i propri caratteri ereditari.
La mostra vuole mettere in evidenza quanto è rimasto nell’operare dei giovani artisti
contemporanei della ricerca fatta dai loro predecessori nel secolo scorso, quali sono le
confluenze e le divergenze, gli interessi e i desideri.
Un confronto che si sviluppa come dialogo dove una linea senza tempo tiene unite diverse
generazioni in un processo evolutivo che allo stesso tempo lascia visibile la testimonianza della
tradizione e dove i caratteri di ognuno si delineano in modo indelebile, grazie anche ad una
mutazione graduale, in una ricombinazione genetica che non ha stravolto il meccanismo
evolutivo.
La collezione è una delle testimonianze più importanti della crescita, dell’evoluzione e del
costante impegno del museo. Un lavoro complesso e difficile, fatto di accelerazioni, stasi e nuovi
slanci che definiscono un percorso in continua evoluzione che non si esaurisce nell’esaltazione di
alcuni punti fermi, ma che fa della sua singolare ricerca nel panorama artistico isolano una
caratteristica esclusiva che dà spazio a opere e autori meno noti, ma non per questo meno
interessanti, che, grazie agli esiti del loro percorso, restituiscono un contesto di squisita e
inaspettata ricchezza.Nel tentativo di ridefinire la percezione di patrimonio e identità, il MAN invita artisti contemporanei
ad un dialogo aperto, creando suggestivi spazi di sospensione, contemplazione e cortocircuito,
vere e proprie stazioni di un percorso che intreccia precise conversazioni con i maestri della
storia dell’arte in Sardegna. Lo spazio condiviso invita a una riflessione e nello stesso tempo offre
nel suo insieme una efficace immagine della qualità dei diversi linguaggi artistici.
In questa occasione le opere che ogni artista sceglierà funzioneranno come una sorta di
punteggiatura del loro discorso, un dispositivo che in qualche misura aiuterà a definirne il senso e
il ritmo. Le artiste sono rappresentate dalla fotografa Giulia Casula e Rita Correddu presenti con
un’installazione site specific, mentre gli artisti sono Nicola Caredda, Simone Dulcis, e Giovanni
Sanna che hanno nella pittura la tecnica principale e Sergio Fronteddu che è prevalentemente
uno scultore.
Nicola Caredda nasce a Cagliari, il suo è un modo d’intendere l’espressione pittorica, che non
sembra trovare, né, per la verità, cercare, significative assonanze con altri pittori sardi, la sua è
pittura di immagini, di realtà e di riconoscibilità, nel senso che le singole cose da lui dipinte
rispondono a specifiche codificazioni, non solo artistiche, ma facenti parte del nostro
consuetudinario visuale.
Giulia Casula, nasce a Cagliari e attraverso la realizzazione di opere fotografiche, video e
installazioni, rappresenta le suggestioni visive del suo quotidiano. Estrania lo spettatore, con
l’intenzione di fargli rivivere un’esperienza personale, quel ricordo lontano che affiora nella mente
durante il dormiveglia attraverso sensazioni confuse e senza dettaglio. E’ la sensazione del dejavù, in cui si mescolano familiarità ed estraniamento. Le sue opere sono investigazioni territoriali e
concettuali, riflessioni sul tempo e sulla memoria, ricostruite in una forma estetica e poetica di
critica sociale.
Rita Correddu, nascea Sassari, vive e lavora a Bologna. Si è laureata in Storia dell’Arte nel 2008
presso l’Università di Bologna e nel 2012 presso la stessa università ha conseguito il Diploma di
Specializzazione in beni storici artistici. Contemporaneamente sviluppa la sua ricerca artistica,
riflettendo su tematiche strettamente connesse ai temi dell’ arte pubblica e relazionale,
indagando in particolare le pratiche sociali dell’ arte e cercando di sviluppare un’ idea nuova di
monumento contemporaneo. Per mettere in pratica i suoi progetti sfrutta ogni elemento utile per
tradurre pensieri, parole e immagini in momenti di condivisione e confronto, diffondendoli nella
dimensione pratica e quotidiana della collettivitàSimone Dulcis, nasce a Milano, è subito attratto dalla cultura umanistica e dagli svariati campi
della comunicazione, studia lingue straniere e lavora nel turismo per 10 anni. Nel frattempo affina
il suo interesse per l'arte e per la "condizione umana". Abbandona l'impiego per dedicarsi
interamente alla pittura. La sua ricerca è volta ai moti interiori dell'anima e alla "necessità" di
esprimersi propria dell'umanità. Attratto dal segno primordiale, ha approfondito aspetti relativi al
rapporto tra uomo e Terra. Terra come "grande specchio" delle forze della natura e nel contempo
proiezione dell'esistere dell'uomo. Dal 2002, progetta e conduce laboratori sull'espressività del
colore.
Sergio Fronteddu nasce a Nuoro, città dove tutt'ora risiede e lavora dopo gli anni sassaresi in
cui ha frequentato l'Accademia di Belle Arti. Il suo percorso artistico si stabilizza sin dall'inizio su
due paletti fondamentali: da un lato irriverenti interventi pubblici; dall'altro la passione della
scultura, consolidata dagli studi accademici, che si esprime con l'attenzione verso materiali
insoliti come il sapone, a cui dedica una lunga produzione tematicamente riferita
all'alimentazione, e la colla nelle opere più recenti.
Giovanni Sanna nasce a Sassari, è un ottimo interprete di un orientamento che si è sviluppato in
questi ultimi anni nel mondo dell'arte indirizzato a una ricerca di nuove possibilità legate al fare
pittura, scultura, grafica, utilizzando strumenti e linguaggi disparati, anche quelli classici. Egli
infatti ha recuperato immagini, atmosfere, costruzioni, che sembrano venire dal passato, ma che
ad una lettura attenta denunciano la loro assoluta attualità attraverso particolari, una maglietta,
un monile d'oggi, un taglio di capelli. Così il suo confrontarsi con opere che fanno parte
dell'essenza artistica del nostro patrimonio lo trova intimidito, dubbioso, ma certamente adeguato.
Attualmente è docente di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari.
Info:
MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Via Satta, 27 - 08100 Nuoro - Tel. +39 0784 252110
orari: 10:00-13:00 / 16:00-20:00 (lunedì chiuso)
www.museoman.it
Presenta
CARATTERI EREDITARI E MUTAZIONI GENETICHE
Nicola Caredda, Giulia Casula, Rita Correddu, Simone Dulcis, Sergio Fronteddu, Giovanni Sanna
1 giugno– 8 luglio 2012
Vernissage → ore 19
Venerdì 1 giugno al MAN_Museo d’Arte della Provincia di Nuoro si inaugurerà il secondo
appuntamento di Caratteri ereditari e Mutazioni genetiche, un progetto iniziato nel 2011, in cui le
opere della collezione permanente dialogano con sei giovani artisti contemporanei che traducono
così l’ispirazione iniziale che ha portato alla nascita e crescita della collezione DNA (acronimo di
Dal Novecento Ad oggi), avvalorando la vocazione contemporanea del museo e la necessità di
rappresentarne il testimone che la nostra epoca lascerà in eredità. La declinazione del progetto
prevede un duplice sguardo, maschile e femminile, invitando sei artisti a relazionarsi con diverse
opere della collezione.
Il titolo riprende una tematica, quella delle mutazioni genetiche, che ha una duplice valenza
sempre in bilico tra trasformazione imprevedibile e perfezionamento, mutazioni però che non
possono prescindere dal mantenere un legame diretto e indelebile con i propri caratteri ereditari.
La mostra vuole mettere in evidenza quanto è rimasto nell’operare dei giovani artisti
contemporanei della ricerca fatta dai loro predecessori nel secolo scorso, quali sono le
confluenze e le divergenze, gli interessi e i desideri.
Un confronto che si sviluppa come dialogo dove una linea senza tempo tiene unite diverse
generazioni in un processo evolutivo che allo stesso tempo lascia visibile la testimonianza della
tradizione e dove i caratteri di ognuno si delineano in modo indelebile, grazie anche ad una
mutazione graduale, in una ricombinazione genetica che non ha stravolto il meccanismo
evolutivo.
La collezione è una delle testimonianze più importanti della crescita, dell’evoluzione e del
costante impegno del museo. Un lavoro complesso e difficile, fatto di accelerazioni, stasi e nuovi
slanci che definiscono un percorso in continua evoluzione che non si esaurisce nell’esaltazione di
alcuni punti fermi, ma che fa della sua singolare ricerca nel panorama artistico isolano una
caratteristica esclusiva che dà spazio a opere e autori meno noti, ma non per questo meno
interessanti, che, grazie agli esiti del loro percorso, restituiscono un contesto di squisita e
inaspettata ricchezza.Nel tentativo di ridefinire la percezione di patrimonio e identità, il MAN invita artisti contemporanei
ad un dialogo aperto, creando suggestivi spazi di sospensione, contemplazione e cortocircuito,
vere e proprie stazioni di un percorso che intreccia precise conversazioni con i maestri della
storia dell’arte in Sardegna. Lo spazio condiviso invita a una riflessione e nello stesso tempo offre
nel suo insieme una efficace immagine della qualità dei diversi linguaggi artistici.
In questa occasione le opere che ogni artista sceglierà funzioneranno come una sorta di
punteggiatura del loro discorso, un dispositivo che in qualche misura aiuterà a definirne il senso e
il ritmo. Le artiste sono rappresentate dalla fotografa Giulia Casula e Rita Correddu presenti con
un’installazione site specific, mentre gli artisti sono Nicola Caredda, Simone Dulcis, e Giovanni
Sanna che hanno nella pittura la tecnica principale e Sergio Fronteddu che è prevalentemente
uno scultore.
Nicola Caredda nasce a Cagliari, il suo è un modo d’intendere l’espressione pittorica, che non
sembra trovare, né, per la verità, cercare, significative assonanze con altri pittori sardi, la sua è
pittura di immagini, di realtà e di riconoscibilità, nel senso che le singole cose da lui dipinte
rispondono a specifiche codificazioni, non solo artistiche, ma facenti parte del nostro
consuetudinario visuale.
Giulia Casula, nasce a Cagliari e attraverso la realizzazione di opere fotografiche, video e
installazioni, rappresenta le suggestioni visive del suo quotidiano. Estrania lo spettatore, con
l’intenzione di fargli rivivere un’esperienza personale, quel ricordo lontano che affiora nella mente
durante il dormiveglia attraverso sensazioni confuse e senza dettaglio. E’ la sensazione del dejavù, in cui si mescolano familiarità ed estraniamento. Le sue opere sono investigazioni territoriali e
concettuali, riflessioni sul tempo e sulla memoria, ricostruite in una forma estetica e poetica di
critica sociale.
Rita Correddu, nascea Sassari, vive e lavora a Bologna. Si è laureata in Storia dell’Arte nel 2008
presso l’Università di Bologna e nel 2012 presso la stessa università ha conseguito il Diploma di
Specializzazione in beni storici artistici. Contemporaneamente sviluppa la sua ricerca artistica,
riflettendo su tematiche strettamente connesse ai temi dell’ arte pubblica e relazionale,
indagando in particolare le pratiche sociali dell’ arte e cercando di sviluppare un’ idea nuova di
monumento contemporaneo. Per mettere in pratica i suoi progetti sfrutta ogni elemento utile per
tradurre pensieri, parole e immagini in momenti di condivisione e confronto, diffondendoli nella
dimensione pratica e quotidiana della collettivitàSimone Dulcis, nasce a Milano, è subito attratto dalla cultura umanistica e dagli svariati campi
della comunicazione, studia lingue straniere e lavora nel turismo per 10 anni. Nel frattempo affina
il suo interesse per l'arte e per la "condizione umana". Abbandona l'impiego per dedicarsi
interamente alla pittura. La sua ricerca è volta ai moti interiori dell'anima e alla "necessità" di
esprimersi propria dell'umanità. Attratto dal segno primordiale, ha approfondito aspetti relativi al
rapporto tra uomo e Terra. Terra come "grande specchio" delle forze della natura e nel contempo
proiezione dell'esistere dell'uomo. Dal 2002, progetta e conduce laboratori sull'espressività del
colore.
Sergio Fronteddu nasce a Nuoro, città dove tutt'ora risiede e lavora dopo gli anni sassaresi in
cui ha frequentato l'Accademia di Belle Arti. Il suo percorso artistico si stabilizza sin dall'inizio su
due paletti fondamentali: da un lato irriverenti interventi pubblici; dall'altro la passione della
scultura, consolidata dagli studi accademici, che si esprime con l'attenzione verso materiali
insoliti come il sapone, a cui dedica una lunga produzione tematicamente riferita
all'alimentazione, e la colla nelle opere più recenti.
Giovanni Sanna nasce a Sassari, è un ottimo interprete di un orientamento che si è sviluppato in
questi ultimi anni nel mondo dell'arte indirizzato a una ricerca di nuove possibilità legate al fare
pittura, scultura, grafica, utilizzando strumenti e linguaggi disparati, anche quelli classici. Egli
infatti ha recuperato immagini, atmosfere, costruzioni, che sembrano venire dal passato, ma che
ad una lettura attenta denunciano la loro assoluta attualità attraverso particolari, una maglietta,
un monile d'oggi, un taglio di capelli. Così il suo confrontarsi con opere che fanno parte
dell'essenza artistica del nostro patrimonio lo trova intimidito, dubbioso, ma certamente adeguato.
Attualmente è docente di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari.
Info:
MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Via Satta, 27 - 08100 Nuoro - Tel. +39 0784 252110
orari: 10:00-13:00 / 16:00-20:00 (lunedì chiuso)
www.museoman.it
01
giugno 2012
Caratteri ereditari e Mutazioni genetiche
Dal primo giugno all'otto luglio 2012
arte contemporanea
Location
MAN – MUSEO D’ARTE DELLA PROVINCIA DI NUORO
Nuoro, Via Sebastiano Satta, 27, (Nuoro)
Nuoro, Via Sebastiano Satta, 27, (Nuoro)
Vernissage
1 Giugno 2012, ore 19
Autore