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Carillon di Giancarlino a spasso con Lazarillo de Tormes
Che c’entra Lazarillo de Tormes con Lucio Anneo Seneca? Eppure, spagnoli tutti e due faranno parte del viaggio mentale e pittorico strettamente personale di Giancarlino Benedetti Corcos.
Comunicato stampa
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Che c'entra Lazarillo de Tormes con Lucio Anneo Seneca? Eppure, spagnoli tutti e due faranno parte del viaggio mentale e pittorico strettamente personale di Giancarlino Benedetti Corcos.
Lazarillo rivive come l’emblema di un’autocura e autoterapia di un fanciullo gettato nel mondo, le cui peripezie sono memorabili e bizzarre; scaraventato tra le difficoltà della vita, è un fanciullo orfano di padre e con una madre priva dei mezzi per crescerlo, anche lei ridotta ad un’ estrema povertà. In lui si esprime la tragedia umana dei picari degna di una favelas brasiliana o del Bunuel giovane de" los Olvidados”, ma anche il sogno di costruirsi un altra vita rispetto ad un mondo che la sgretola e si sgretola.
Con Giancarlino Lazarillo esce dalla pagina del libro e il suo girovagare per il mondo alla scoperta di scritti di Seneca edi tesori tra l'immondizia, sempre sopravvivendo con espedienti e soluzioni improvvise, ci suggerisce una via per superare anche nella realtà di oggi le avversità in una società smarrita e impoverita materialmente e idealisticamente; ed è forse la via già battuta dai gitani, richiamati nelle foto della giovane fotografa Livia Bigi.
Lazarillo rivive come l’emblema di un’autocura e autoterapia di un fanciullo gettato nel mondo, le cui peripezie sono memorabili e bizzarre; scaraventato tra le difficoltà della vita, è un fanciullo orfano di padre e con una madre priva dei mezzi per crescerlo, anche lei ridotta ad un’ estrema povertà. In lui si esprime la tragedia umana dei picari degna di una favelas brasiliana o del Bunuel giovane de" los Olvidados”, ma anche il sogno di costruirsi un altra vita rispetto ad un mondo che la sgretola e si sgretola.
Con Giancarlino Lazarillo esce dalla pagina del libro e il suo girovagare per il mondo alla scoperta di scritti di Seneca edi tesori tra l'immondizia, sempre sopravvivendo con espedienti e soluzioni improvvise, ci suggerisce una via per superare anche nella realtà di oggi le avversità in una società smarrita e impoverita materialmente e idealisticamente; ed è forse la via già battuta dai gitani, richiamati nelle foto della giovane fotografa Livia Bigi.
14
luglio 2015
Carillon di Giancarlino a spasso con Lazarillo de Tormes
Dal 14 al 24 luglio 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANDRE’
Roma, Via Giulia, 175, (Roma)
Roma, Via Giulia, 175, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì, 16 - 19.30
Vernissage
14 Luglio 2015, ore 18
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