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Carla Badiali
A vent’anni dalla scomparsa di Carla Badiali, la Lagorio Arte Contemporanea, in collaborazione con l’Archivio e gli eredi dell’artista, propone un’antologica per rivivere tutta la carriera di una delle più grandi presenze femminili dell’arte astratto-geometrcia italiana.
Comunicato stampa
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In occasione del ventennale della scomparsa dell’artista comasca, la LAC Lagorio Arte Contemporanea presenta un’importante selezione di opere di Carla Badiali (Novedrate CO 1907 – Como 1992), in collaborazione con l’Archivio e gli eredi dell’artista e la curatela di Luigi Cavadini.
La mostra ha carattere antologico e propone un percorso completo attraverso la ricerca artistica condotta nel tempo, dagli esordi figurativi fino alla piena maturità astratta, che consente di rendere omaggio ad una delle personalità più precocemente ed autenticamente d’avanguardia del panorama artistico femminile italiano.
Partendo dalle prime opere figurative risalenti agli anni ’20, Carla Badiali purifica e semplifica la propria poetica fino ad abbandonare ogni riferimento alla realtà contingente per dedicarsi ad una forma di lirismo geometrico dalle linee morbide e dalla cromia calda e fortemente omogenea. L’occasione di questo cambiamento nasce dalla frequentazione negli anni ’30 dello studio di Manlio Rho a Como, città ai tempi in forte fermento intellettuale, studio nel quale personaggi come Giuseppe Terragni, Mario Radice e poi Alberto Sartoris, Cesare Cattaneo, Aldo Galli, Carla Prina e molti altri, si ritrovavano a discutere d’arte e architettura e ad approfondire la conoscenza delle avanguardie europeo.
Attorno a questo vivace fulcro culturale matura l’opera del gruppo degli astrattisti comaschi, di cui Carla Badiali fu esponente originale e convincente; questi artisti – in parallelo con quelli attivi alla Galleria del Milione a Milano - contribuirono alla modernizzazione dell’arte italiana del ‘900 spostando l’attenzione verso quella sublimazione della forma pittorica sulle strade del geometrismo che trovò poi nel MAC, Movimento Arte Concreta di Milano, un sbocco naturale.
La Lagorio Arte Contemporanea, che da sempre si occupa di grandi astrattisti italiani (da Atanasio Soldati a Carlo Nangeroni, da Bice Lazzari a Paolo Minoli), prosegue su questo filone di indagine con la prima personale dedicata alla figura femminile più importante del Gruppo Como, con l’intento di esplorarne e documentarne in modo ampio e puntuale le varie fasi di approccio e di sviluppa di questa sua originale ricerca astratto-geometrica.
In occasione della mostra sarà possibile acquistare i volumi Carla Badiali 1907-1992. Dipingere la geometria, Silvana Editoriale 2007 e Carla Badiali. Catalogo generale, Silvana Editoriale 2006, entrambi curati da Luigi Cavadini.
Carla Badiali (Biografia)
Carla Badiali nasce a Novedrate (CO) nel 1907 da Rosa Molteni ed Ettore, il quale, sin da piccola la inizia alla pittura ad olio. Dopo aver trascorso l’infanzia in Francia con la famiglia, Carla torna in Italia nel 1923 ed inizia a frequentare il Regio Istituto Nazionale di Setificio dove apprende le tecniche del disegno per tessuti (formazione che le consentirà di dirigere un proprio studio di disegni per stoffe fino al 1963) ma senza mai abbandonare la passione per la pittura.
Nel 1930 comincia a frequentare lo studio di Manlio Rho, artista già affermato nonché docente all’istituto di Setificio, nel quale ha modo di conoscere la cerchia degli astrattisti comaschi formata dallo stesso Rho e da Mario Radice, Giuseppe Terragni, Aldo Galli e Cesare Cattaneo.
Nel 1937 entra a far parte del Movimento Futurista della Seconda Generazione e nel 1942 espone, con altri astrattisti comaschi, alla XXIII Biennale di Venezia nel Padiglione del Futurismo Italiano, curato da Filippo Tommaso Marinetti.
Tra il 1944 e il 1960 la sua attività espositiva subisce un calo a causa del conflitto (partecipa attivamente alla Resistenza) e dei sopraggiunti impegni familiari (si sposa e ha tre figli), ma riprende in grande spolvero con la partecipazione del 1966 alla mostra dedicata al primo astrattismo milanese e comasco, allestita per la XXXIII Biennale di Venezia.
Al 1967 risale invece la prima personale allestita nella sede milanese della galleria Cadario, in seguito replicata anche a Roma; si tratta della prima di una lunga serie tra cui si ricordano le retrospettive organizzate nella sua città, nel 1975, a cura del circolo culturale Serre Ratti e a Milano, alla Galleria Milano nel 1978. Nel 1984 anche la Galleria Arte Struktura di Milano le dedica una personale e nel 1991 la Galleria Valente Arte Contemporanea di Finale Ligure si concentra sulla produzione degli anni ’60-’80. La città di Como le dedica nel 1990 presso la Pinacoteca Civica una rassegna che fa il punto sulla produzione degli anni 1933-1943, mentre l’ultima grande personale è presentata nel 2007, in occasione del centenario della nascita, a Novedrate, suo paese d’origine, per iniziativa dell’Amministrazione comunale,.
Per quanto riguarda invece le mostre collettive vanno segnalate le svariate partecipazioni alla Quadriennale nazionale d’Arte di Roma e a molte importanti rassegne dedicate agli astrattisti italiani, fino ad arrivare alla presenza di sue opere nella mostra “L’altra metà dell’ Avanguardia 1910-1940” curata da Lea Vergine per Palazzo Reale a Milano nel 1980, che la consacra definitivamente tra le artiste italiane più affermate dell’avanguardia storica.
Carla Badiali si spegne nel 1992.
La mostra ha carattere antologico e propone un percorso completo attraverso la ricerca artistica condotta nel tempo, dagli esordi figurativi fino alla piena maturità astratta, che consente di rendere omaggio ad una delle personalità più precocemente ed autenticamente d’avanguardia del panorama artistico femminile italiano.
Partendo dalle prime opere figurative risalenti agli anni ’20, Carla Badiali purifica e semplifica la propria poetica fino ad abbandonare ogni riferimento alla realtà contingente per dedicarsi ad una forma di lirismo geometrico dalle linee morbide e dalla cromia calda e fortemente omogenea. L’occasione di questo cambiamento nasce dalla frequentazione negli anni ’30 dello studio di Manlio Rho a Como, città ai tempi in forte fermento intellettuale, studio nel quale personaggi come Giuseppe Terragni, Mario Radice e poi Alberto Sartoris, Cesare Cattaneo, Aldo Galli, Carla Prina e molti altri, si ritrovavano a discutere d’arte e architettura e ad approfondire la conoscenza delle avanguardie europeo.
Attorno a questo vivace fulcro culturale matura l’opera del gruppo degli astrattisti comaschi, di cui Carla Badiali fu esponente originale e convincente; questi artisti – in parallelo con quelli attivi alla Galleria del Milione a Milano - contribuirono alla modernizzazione dell’arte italiana del ‘900 spostando l’attenzione verso quella sublimazione della forma pittorica sulle strade del geometrismo che trovò poi nel MAC, Movimento Arte Concreta di Milano, un sbocco naturale.
La Lagorio Arte Contemporanea, che da sempre si occupa di grandi astrattisti italiani (da Atanasio Soldati a Carlo Nangeroni, da Bice Lazzari a Paolo Minoli), prosegue su questo filone di indagine con la prima personale dedicata alla figura femminile più importante del Gruppo Como, con l’intento di esplorarne e documentarne in modo ampio e puntuale le varie fasi di approccio e di sviluppa di questa sua originale ricerca astratto-geometrica.
In occasione della mostra sarà possibile acquistare i volumi Carla Badiali 1907-1992. Dipingere la geometria, Silvana Editoriale 2007 e Carla Badiali. Catalogo generale, Silvana Editoriale 2006, entrambi curati da Luigi Cavadini.
Carla Badiali (Biografia)
Carla Badiali nasce a Novedrate (CO) nel 1907 da Rosa Molteni ed Ettore, il quale, sin da piccola la inizia alla pittura ad olio. Dopo aver trascorso l’infanzia in Francia con la famiglia, Carla torna in Italia nel 1923 ed inizia a frequentare il Regio Istituto Nazionale di Setificio dove apprende le tecniche del disegno per tessuti (formazione che le consentirà di dirigere un proprio studio di disegni per stoffe fino al 1963) ma senza mai abbandonare la passione per la pittura.
Nel 1930 comincia a frequentare lo studio di Manlio Rho, artista già affermato nonché docente all’istituto di Setificio, nel quale ha modo di conoscere la cerchia degli astrattisti comaschi formata dallo stesso Rho e da Mario Radice, Giuseppe Terragni, Aldo Galli e Cesare Cattaneo.
Nel 1937 entra a far parte del Movimento Futurista della Seconda Generazione e nel 1942 espone, con altri astrattisti comaschi, alla XXIII Biennale di Venezia nel Padiglione del Futurismo Italiano, curato da Filippo Tommaso Marinetti.
Tra il 1944 e il 1960 la sua attività espositiva subisce un calo a causa del conflitto (partecipa attivamente alla Resistenza) e dei sopraggiunti impegni familiari (si sposa e ha tre figli), ma riprende in grande spolvero con la partecipazione del 1966 alla mostra dedicata al primo astrattismo milanese e comasco, allestita per la XXXIII Biennale di Venezia.
Al 1967 risale invece la prima personale allestita nella sede milanese della galleria Cadario, in seguito replicata anche a Roma; si tratta della prima di una lunga serie tra cui si ricordano le retrospettive organizzate nella sua città, nel 1975, a cura del circolo culturale Serre Ratti e a Milano, alla Galleria Milano nel 1978. Nel 1984 anche la Galleria Arte Struktura di Milano le dedica una personale e nel 1991 la Galleria Valente Arte Contemporanea di Finale Ligure si concentra sulla produzione degli anni ’60-’80. La città di Como le dedica nel 1990 presso la Pinacoteca Civica una rassegna che fa il punto sulla produzione degli anni 1933-1943, mentre l’ultima grande personale è presentata nel 2007, in occasione del centenario della nascita, a Novedrate, suo paese d’origine, per iniziativa dell’Amministrazione comunale,.
Per quanto riguarda invece le mostre collettive vanno segnalate le svariate partecipazioni alla Quadriennale nazionale d’Arte di Roma e a molte importanti rassegne dedicate agli astrattisti italiani, fino ad arrivare alla presenza di sue opere nella mostra “L’altra metà dell’ Avanguardia 1910-1940” curata da Lea Vergine per Palazzo Reale a Milano nel 1980, che la consacra definitivamente tra le artiste italiane più affermate dell’avanguardia storica.
Carla Badiali si spegne nel 1992.
09
giugno 2012
Carla Badiali
Dal 09 giugno al 03 agosto 2012
arte contemporanea
Location
LAC – LAGORIO ARTE CONTEMPORANEA
Brescia, Via Arnaldo Soldini, 9/11, (Brescia)
Brescia, Via Arnaldo Soldini, 9/11, (Brescia)
Orario di apertura
dal martedì al sabato: 9.30 -12.30 15.30 - 19.30,
domenica e lunedì chiuso
Vernissage
9 Giugno 2012, ore 18.30
Autore
Curatore