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Carla Cacianti – Mutazioni
Nelle fotografie di Carla Cacianti per Mutazioni prende corpo la scena di alcuni monumenti romani, attraverso una manipolazione non casuale
Comunicato stampa
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Nelle fotografie di Carla Cacianti per Mutazioni prende corpo la scena di alcuni monumenti romani,
attraverso una manipolazione non casuale. I grandi monumenti parlano di grandi utopie, le grandi
architetture sono rappresentazioni di comunità umane, di epoche e, insieme, di ideologie, valori accettati o
dominanti, fedi religiose. Forse non esiste ideale rappresentato nella pietra che non abbia piegato il proprio
trionfo in caduta, l'utopia in distopia. Il messaggio dell’artista è duplice: non esistono forme o idee assolute in
cielo e in terra, tutte le forme di questo mondo sono perfette e imperfette, pure e impure; i grandi monumenti
della storia umana domandano quale può essere, se ancora c'è, il senso di un loro monitus nella coscienza
sociale del nostro tempo. Un tempo precario, iniquo, nel quale credere ancora in un progresso che non si
interromperà appare solo come l'ultima utopia.
Costantino D’Orazio, storico dell’arte, scrive di questo lavoro di Carla Cacianti:
“Se l’architettura manipola e gioca con lo spazio, Carla Cacianti manipola l’architettura, offrendo ai nostri
occhi scorci e superfici che neanche geni audaci come Zaha Hadid o Frank O. Gehry potrebbero mai
concepire.
Il suo lavoro paziente e delicato sulla materia è frutto di uno studio attento delle forme, che vengono
assecondate nel caso della Fontana di Trevi, capolavoro del Barocco romano, o spezzate senza alcuna
timidezza quando a farne le spese è il cosiddetto Colosseo Quadrato.
Roma, ancora una volta, si mette a disposizione della creatività di un’artista colta e sagace, che si allontana
dalla tentazione di celebrare il passato ed esplora nuovi possibili percorsi dello sguardo. Liquidi, si
potrebbero definire, come appaiono questi monumenti dopo aver subito, docili, l’intervento di Carla. E se
siamo d’accordo con Zygmunt Bauman, possiamo considerare le “Mutazioni” immagini che descrivono con
molto acume il nostro tempo, capace di mettere in discussione anche il passato più solido e stabile
attraverso connessioni e fusioni inaspettate. La Piramide diventa leggera e scivola via dalle Mura Aureliane,
dentro le quali si erge da secoli, Palazzo Venezia perde il primato della sua regolarità rinascimentale e il
Quirinale si scioglie lungo il pendìo del colle più alto dell’Urbe.
Ma non c’è di che preoccuparsi: in fondo sono solo fotografie.
O forse no.”
Carla Cacianti è artista e designer. Nella sua lunga carriera ha ideato e progettato immagini per media e
situazioni diverse: dal teatro d’avanguardia ai grandi sistemi multimediali, dalla comunicazione visiva per
grandi aziende e istituzioni al mondo della cultura. Dal 2009 è tornata alla ricerca artistica pura, a cui
attualmente si dedica in forma esclusiva. Pittura, fotografia, fotomontaggio sono gli strumenti del suo
linguaggio espressivo. Suoi progetti sono stati selezionati per pubblicazioni ed esposizioni di arte e di
design, in Italia e all’estero.
attraverso una manipolazione non casuale. I grandi monumenti parlano di grandi utopie, le grandi
architetture sono rappresentazioni di comunità umane, di epoche e, insieme, di ideologie, valori accettati o
dominanti, fedi religiose. Forse non esiste ideale rappresentato nella pietra che non abbia piegato il proprio
trionfo in caduta, l'utopia in distopia. Il messaggio dell’artista è duplice: non esistono forme o idee assolute in
cielo e in terra, tutte le forme di questo mondo sono perfette e imperfette, pure e impure; i grandi monumenti
della storia umana domandano quale può essere, se ancora c'è, il senso di un loro monitus nella coscienza
sociale del nostro tempo. Un tempo precario, iniquo, nel quale credere ancora in un progresso che non si
interromperà appare solo come l'ultima utopia.
Costantino D’Orazio, storico dell’arte, scrive di questo lavoro di Carla Cacianti:
“Se l’architettura manipola e gioca con lo spazio, Carla Cacianti manipola l’architettura, offrendo ai nostri
occhi scorci e superfici che neanche geni audaci come Zaha Hadid o Frank O. Gehry potrebbero mai
concepire.
Il suo lavoro paziente e delicato sulla materia è frutto di uno studio attento delle forme, che vengono
assecondate nel caso della Fontana di Trevi, capolavoro del Barocco romano, o spezzate senza alcuna
timidezza quando a farne le spese è il cosiddetto Colosseo Quadrato.
Roma, ancora una volta, si mette a disposizione della creatività di un’artista colta e sagace, che si allontana
dalla tentazione di celebrare il passato ed esplora nuovi possibili percorsi dello sguardo. Liquidi, si
potrebbero definire, come appaiono questi monumenti dopo aver subito, docili, l’intervento di Carla. E se
siamo d’accordo con Zygmunt Bauman, possiamo considerare le “Mutazioni” immagini che descrivono con
molto acume il nostro tempo, capace di mettere in discussione anche il passato più solido e stabile
attraverso connessioni e fusioni inaspettate. La Piramide diventa leggera e scivola via dalle Mura Aureliane,
dentro le quali si erge da secoli, Palazzo Venezia perde il primato della sua regolarità rinascimentale e il
Quirinale si scioglie lungo il pendìo del colle più alto dell’Urbe.
Ma non c’è di che preoccuparsi: in fondo sono solo fotografie.
O forse no.”
Carla Cacianti è artista e designer. Nella sua lunga carriera ha ideato e progettato immagini per media e
situazioni diverse: dal teatro d’avanguardia ai grandi sistemi multimediali, dalla comunicazione visiva per
grandi aziende e istituzioni al mondo della cultura. Dal 2009 è tornata alla ricerca artistica pura, a cui
attualmente si dedica in forma esclusiva. Pittura, fotografia, fotomontaggio sono gli strumenti del suo
linguaggio espressivo. Suoi progetti sono stati selezionati per pubblicazioni ed esposizioni di arte e di
design, in Italia e all’estero.
21
aprile 2018
Carla Cacianti – Mutazioni
Dal 21 aprile al 17 giugno 2018
fotografia
Location
GALLERIA D’ARTE SPAZIO APERTO
Reggio Nell'emilia, Via San Pietro Martire, 2/f, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Via San Pietro Martire, 2/f, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
11.00 - 13.00 e 17.00 - 19.00 sabato, domenica, lunedì; negli altri giorni su appuntamento, tel. 392 2459 046
Vernissage
21 Aprile 2018, ore 18
Autore