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Carla Della Beffa – Herstories
“Herstories” sono storie di donne e dettagli di città, immagini e testi. Case, finestre, marciapiedi, posti dove si vive e si cammina, interni e luoghi di passaggio, dove potresti incontrare una donna che ti racconta la sua storia”
Comunicato stampa
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un doppio evento
la mostra
la performance
Il progetto è di presentare alcune delle infinite sfaccettature della vita delle donne, e in realtà di ognuno di noi. Un po' come fa una padrona di casa che stimola la conversazione, l'artista spera di creare momenti di scambio e di riflessione, ma anche di far sorridere e riconoscere alcune storie come proprie. Le cose fondamentali della vita sono poche e sempre le stesse, l'amore, il lavoro, la salute. Le conosciamo tutti. L'arte cambia i modi per esprimerli, ma i fatti, i sogni e i dolori da cui parte sono sempre quelli.
Le foto di Carla Della Beffa sono semplici, non ritoccate, costituite da pochi elementi. Le sue parole sono piuttosto brevi, e registrano innamoramenti e divorzi, emozioni e dubbi, gioia e rabbia, ricordi improvvisi. L'artista ha sempre avuto una grande passione per le parole e per come interagiscono con le immagini, e con gli ultimi lavori ha liberato la sua capacità di raccontare.
Nella dinamica delle associazioni mentali che collegano le immagini e le parole di questa serie c'è un meccanismo quasi proustiano. Impaginati come didascalie (ma senza esserlo), i testi iniziano spesso da un incontro, una luce, un particolare, un suono, un'esperienza tattile, per partire in volo con la memoria e rivivere una fetta di passato come se fosse qui e ora. Il nesso fra immagine e narrazione a volte è nascosto, altre volte è più esplicito; sempre, l'artista invita lo spettatore a giocare, trovando la propria interpretazione.
Alcune storie sono in inglese: a volte per prendere le distanze da un avvenimento drammatico, a volte perché sono state raccontate da un'amica straniera, o semplicemente perché Carla Della Beffa è abituata a scrivere anche in inglese: trova che passare da una lingua all'altra cambi la voce e il punto di vista, che sia un bel modo per pensare e, quasi, le permetta di vivere una doppia vita.
Il titolo "Herstories" è una strizzatina d'occhio alle femministe americane: per loro, nel 1976, herstory significava narrare la storia dal punto di vista delle donne. Ma l'etimologia greco-latina della parola history è del tutto senza rapporto con il pronome e possessivo maschile his, al quale herstory voleva contrapporsi.
La serie aspira a diventare un libro bilingue (con testi a fronte, che non sono esattamente traduzioni) e va oltre le quindici storie d'amore e di affetti scelte per questa mostra mantovana: in altri soggetti si parla anche di lavoro e di idee, di economia e di linguaggio, di vita e di morte, di madri e di figli, di paure e di speranze
Performance artista Carla Della Beffa
14 settembre ore 18
Ingresso libero
Info hg1stile@gmail.com 3395836540
La serie "Herstories" aspira a diventare un libro e va oltre le quindici storie d'amore e di affetti scelte per questa mostra: in altri soggetti si parla anche di lavoro e di idee, di economia e di linguaggio, di madri e di figli, di vita e di morte.
L'idea della performance è di narrare queste altre storie, oltre a quelle in mostra, cercando di vedere alcune delle infinite sfaccettature della vita delle donne.
Un po' come fa una padrona di casa che stimola la conversazione, spero di creare momenti di scambio e di riflessione, ma anche di far sorridere e riconoscere alcune storie come proprie. Le cose davvero fondamentali della vita sono poche e sostanzialmente uguali per tutti: l'amore, il lavoro, la salute. L'arte cambia il modo in cui le esprime, ma i fatti sono quelli.
la mostra
la performance
Il progetto è di presentare alcune delle infinite sfaccettature della vita delle donne, e in realtà di ognuno di noi. Un po' come fa una padrona di casa che stimola la conversazione, l'artista spera di creare momenti di scambio e di riflessione, ma anche di far sorridere e riconoscere alcune storie come proprie. Le cose fondamentali della vita sono poche e sempre le stesse, l'amore, il lavoro, la salute. Le conosciamo tutti. L'arte cambia i modi per esprimerli, ma i fatti, i sogni e i dolori da cui parte sono sempre quelli.
Le foto di Carla Della Beffa sono semplici, non ritoccate, costituite da pochi elementi. Le sue parole sono piuttosto brevi, e registrano innamoramenti e divorzi, emozioni e dubbi, gioia e rabbia, ricordi improvvisi. L'artista ha sempre avuto una grande passione per le parole e per come interagiscono con le immagini, e con gli ultimi lavori ha liberato la sua capacità di raccontare.
Nella dinamica delle associazioni mentali che collegano le immagini e le parole di questa serie c'è un meccanismo quasi proustiano. Impaginati come didascalie (ma senza esserlo), i testi iniziano spesso da un incontro, una luce, un particolare, un suono, un'esperienza tattile, per partire in volo con la memoria e rivivere una fetta di passato come se fosse qui e ora. Il nesso fra immagine e narrazione a volte è nascosto, altre volte è più esplicito; sempre, l'artista invita lo spettatore a giocare, trovando la propria interpretazione.
Alcune storie sono in inglese: a volte per prendere le distanze da un avvenimento drammatico, a volte perché sono state raccontate da un'amica straniera, o semplicemente perché Carla Della Beffa è abituata a scrivere anche in inglese: trova che passare da una lingua all'altra cambi la voce e il punto di vista, che sia un bel modo per pensare e, quasi, le permetta di vivere una doppia vita.
Il titolo "Herstories" è una strizzatina d'occhio alle femministe americane: per loro, nel 1976, herstory significava narrare la storia dal punto di vista delle donne. Ma l'etimologia greco-latina della parola history è del tutto senza rapporto con il pronome e possessivo maschile his, al quale herstory voleva contrapporsi.
La serie aspira a diventare un libro bilingue (con testi a fronte, che non sono esattamente traduzioni) e va oltre le quindici storie d'amore e di affetti scelte per questa mostra mantovana: in altri soggetti si parla anche di lavoro e di idee, di economia e di linguaggio, di vita e di morte, di madri e di figli, di paure e di speranze
Performance artista Carla Della Beffa
14 settembre ore 18
Ingresso libero
Info hg1stile@gmail.com 3395836540
La serie "Herstories" aspira a diventare un libro e va oltre le quindici storie d'amore e di affetti scelte per questa mostra: in altri soggetti si parla anche di lavoro e di idee, di economia e di linguaggio, di madri e di figli, di vita e di morte.
L'idea della performance è di narrare queste altre storie, oltre a quelle in mostra, cercando di vedere alcune delle infinite sfaccettature della vita delle donne.
Un po' come fa una padrona di casa che stimola la conversazione, spero di creare momenti di scambio e di riflessione, ma anche di far sorridere e riconoscere alcune storie come proprie. Le cose davvero fondamentali della vita sono poche e sostanzialmente uguali per tutti: l'amore, il lavoro, la salute. L'arte cambia il modo in cui le esprime, ma i fatti sono quelli.
01
settembre 2018
Carla Della Beffa – Herstories
Dal primo al 15 settembre 2018
fotografia
performance - happening
performance - happening
Location
HOME GALLERY 1 STILE
Mantova, Via Pietro Fortunato Calvi, 51, (Mantova)
Mantova, Via Pietro Fortunato Calvi, 51, (Mantova)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle ore 16 alle 19,30
Vernissage
1 Settembre 2018, ore 18
Autore
Curatore