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Carla Mura – L’incerta traccia della sola strada
Fili, s’intrecciano tessendo informali trame, d’inesplicabili chiaroscuri, psichiche, insondabili come destino e libero arbitrio
Comunicato stampa
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L’incerta traccia della sola strada
Era l’ardua miniera delle anime.
Correvano nel buio come vene d’argento silenziose.
Rainer M. Rilke
Fili, s’intrecciano tessendo informali trame, d’inesplicabili chiaroscuri, psichiche, insondabili come destino e libero arbitrio...
E quando l’artista sceglie la pietra come supporto, il filo scorre senza inciampare nelle asperità, opponendosi ad esse, posandosi come una strada dall’aspetto satinato.
Operazione concettuale semplice e comprensibile, per questo è sorprendente l’esito, ovvero le mille metafore e gli archetipi che si percepiscono, che si manifestano come un’apparizione sequenziale nella mente, quasi eccessivamente ricca, invadente, satura. Alla fine, ineluttabilmente, predomina Atropo, poiché il filo dovrà essere tagliato, non può essere infinito. Ma esso stesso e tutto quello che vi è sotto, e dentro, è vita, vissuta e da vivere, con tutto il suo fardello di perdizione e redenzione, ombre e luci, coscienza e incoscienza, un sovrapporsi quasi parossistico di valori assoluti, croci che ci portiamo addosso e macigni di Sisifo, fino alla fine, con tutto il dolore e il piacere di vivere nelle speranze e nelle disillusioni.
Nel nostro universo estetizzato, degli oggetti della tecnica che con essa si innestano perfettamente, eticamente realizzandosi, all’interno delle soluzioni dialettiche che declinano la beatitudine globale del nostro quotidiano, l’artista anima di significati qualcosa che sorprendentemente - perché operazione priva di atti estremi - è oggetto inorganico dal gradevole quanto scomodo sex-appeal.
Valerio de Filippis
Note biografiche di Carla Mura
Carla Mura inizia da giovanissima lo studio della musica e contemporaneamente si occupa di pubblicità lavorando per agenzie e quotidiani. La sua avventura nell’arte pittorica inizia quasi per caso in coincidenza con un trasferimento in una casa nel centro storico della sua città natia Cagliari. Da allora gli acrilici sono stati sempre fonte di grande ispirazione miscelati a materiali dalle nature più distinte, quali le spezie africane, la sabbia, l’alabastro, il cemento e vari materiali utilizzati nei modi più inconsueti. Dal 2004 inizia ad utilizzare i “Fili” lavorati esclusivamente con le mani.
Fili di cotone dall’ecrù al nero, con diverse tecniche: intrecci, stratificazioni , prospettive bicolore, per metri e metri di passaggi su tela, plexiglass, cartone, pietra e legni. Attualmente vive a Roma.
Sito ufficiale: www.carlamura.com
Era l’ardua miniera delle anime.
Correvano nel buio come vene d’argento silenziose.
Rainer M. Rilke
Fili, s’intrecciano tessendo informali trame, d’inesplicabili chiaroscuri, psichiche, insondabili come destino e libero arbitrio...
E quando l’artista sceglie la pietra come supporto, il filo scorre senza inciampare nelle asperità, opponendosi ad esse, posandosi come una strada dall’aspetto satinato.
Operazione concettuale semplice e comprensibile, per questo è sorprendente l’esito, ovvero le mille metafore e gli archetipi che si percepiscono, che si manifestano come un’apparizione sequenziale nella mente, quasi eccessivamente ricca, invadente, satura. Alla fine, ineluttabilmente, predomina Atropo, poiché il filo dovrà essere tagliato, non può essere infinito. Ma esso stesso e tutto quello che vi è sotto, e dentro, è vita, vissuta e da vivere, con tutto il suo fardello di perdizione e redenzione, ombre e luci, coscienza e incoscienza, un sovrapporsi quasi parossistico di valori assoluti, croci che ci portiamo addosso e macigni di Sisifo, fino alla fine, con tutto il dolore e il piacere di vivere nelle speranze e nelle disillusioni.
Nel nostro universo estetizzato, degli oggetti della tecnica che con essa si innestano perfettamente, eticamente realizzandosi, all’interno delle soluzioni dialettiche che declinano la beatitudine globale del nostro quotidiano, l’artista anima di significati qualcosa che sorprendentemente - perché operazione priva di atti estremi - è oggetto inorganico dal gradevole quanto scomodo sex-appeal.
Valerio de Filippis
Note biografiche di Carla Mura
Carla Mura inizia da giovanissima lo studio della musica e contemporaneamente si occupa di pubblicità lavorando per agenzie e quotidiani. La sua avventura nell’arte pittorica inizia quasi per caso in coincidenza con un trasferimento in una casa nel centro storico della sua città natia Cagliari. Da allora gli acrilici sono stati sempre fonte di grande ispirazione miscelati a materiali dalle nature più distinte, quali le spezie africane, la sabbia, l’alabastro, il cemento e vari materiali utilizzati nei modi più inconsueti. Dal 2004 inizia ad utilizzare i “Fili” lavorati esclusivamente con le mani.
Fili di cotone dall’ecrù al nero, con diverse tecniche: intrecci, stratificazioni , prospettive bicolore, per metri e metri di passaggi su tela, plexiglass, cartone, pietra e legni. Attualmente vive a Roma.
Sito ufficiale: www.carlamura.com
08
maggio 2008
Carla Mura – L’incerta traccia della sola strada
Dall'otto al 22 maggio 2008
arte contemporanea
Location
STUDIO E.M.P.
Roma, Via Del Conservatorio, 69, (Roma)
Roma, Via Del Conservatorio, 69, (Roma)
Orario di apertura
dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Chiuso domenica, festivi e lunedì
Vernissage
8 Maggio 2008, ore 20,30
Sito web
www.studioemp.it
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