La Società Promotrice delle Belle Arti ospita le opere del nuovo percorso artistico di Carlo Bellomonte. Curata da Michele Bramante, con la presentazione in catalogo di Angelo Mistrangelo, la mostra “Résumé” raccoglie gli ultimi lavori dell’artista, tornato alla scultura, dopo anni di assenza, con ritrovato vigore ed un lessico completamente rinnovato. Dopo quasi venti anni di lontananza dal pubblico, undici lavori della recente produzione testimoniano della passione plastica di Carlo Bellomonte, il quale, nel silenzio di due decadi, ha studiato e sperimentato una nuova grammatica per la modellazione spaziale dei materiali.

Dal catalogo della mostra (testi di Michele Bramante):

Carlo Bellomonte reperisce i suoi materiali a margine della produzione industriale. Questi territori non attraggono l’artista per le occasioni offerte alla critica sociale, dimensione che pure rimane inconscia, implicita nelle determinazioni del suo spazio d’azione. E’ piuttosto un anelito salvifico che lo incalza verso la materia reietta e lo scarto. Dove lo sguardo comune non scorge che ammassi disordinati e caotici, inutili anche alla prosa della produzione di oggetti, Bellomonte fa filtrare la sua immaginazione plastica fra i detriti costruendo loro un destino differente in un nuovo ordine lirico.

[…] Ciò che ricostruisce l’artista è […] un mito contemporaneo, che rispecchia in parte l’infrastruttura economica, ma crea nuovi significati con i suoi resti.

[…] Carlo Bellomonte opera con le energie ataviche dell’ Homo Faber. Vigore muscolare contro rigore metallico. La meccanica delle sue composizioni esprime un lavoro che fonde estetica e sforzo artigianale.

[…] Le sculture di Bellomonte, concrete e grevi, simboliche e spirituali, armonizzano i due aspetti nel chiasma tra essenza e tecnica; tenendo concretamente saldi spirito e materia in una cerniera che richiede periodiche oliature.


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