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Carlo Benvenuto – Titolo/senza
Benvenuto cura in modo maniacale la disposizione
degli elementi, ne mette in evidenza i
dettagli e ricorre a un sapiente equilibrio tra
luci e colori, rendono queste immagini irreali.
Le sue opere aspirano a una perfezione formale,
una calma assoluta che impone un
ordine al caos del mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Museo d’Arte Contemporanea
Viale Padania 6
20851 Lissone - MB
www.museolissone.it
museo@comune.lissone.mb.it
tel. 039 7397368 – 039 2145174
Martedì, Mercoledì, Venerdì h 15-19
Giovedì h 15-23
Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19
CARLO BENVENUTO
TITOLO/SENZA
La costante e coerente ricerca di Carlo
Benvenuto [Stresa, 1966] è consacrata alla
tecnica fotografica. Sospesi in un tempo e in
uno spazio indeterminato, alcuni oggetti vengono
estrapolati dal quotidiano ed edulcorati
da connotazioni autobiografiche o letterarie.
Gli oggetti appartengono al vissuto di Benvenuto
ma non sono scelti in virtù dell’utilizzo
cui sono destinati, bensì per il rapporto
esistente con l’artista e la loro capacità di
risultare funzionali al concepimento dell’opera
d’arte. Si tratta di utensili o di suppellettili
comuni, familiari, fortemente evocativi ma
comunque neutri, passibili cioè di essere
caricati dalle interpretazioni che ne può dare
lo spettatore.
Benvenuto cura in modo maniacale la disposizione
degli elementi, ne mette in evidenza i
dettagli e ricorre a un sapiente equilibrio tra
luci e colori, rendono queste immagini irreali.
Le sue opere aspirano a una perfezione formale,
una calma assoluta che impone un
ordine al caos del mondo. Prestando fede
alle parole dell’artista: «l’implacabile logica
naturale delle cose, prevedibilmente e inesorabilmente
condiziona e vincola il pensiero
poetico: la realtà non è razionale, né bella, né
nobile. La sua condizione generale è il caos,
la mancanza di qualsiasi ordine, l’assenza di
qualsiasi finalità».
Le immagini analogiche sono ottenute con il
banco ottico, in scala 1:1, restituendo una
presenza più che una rappresentazione degli
oggetti prescelti. Il risultato finale è un “banale
sovversivo” che con un minimo scarto
rispetto al reale suscita una reazione inaspettata.
Le atmosfere rarefatte e l’effetto pittorialista
sono invece riconducibili al profondo
rapporto che l’artista nutre per i grandi maestri
della storia dell’arte; i toni tenui di Giorgio
Morandi così come le accensioni cromatiche
di Henri Matisse conferiscono a queste fotografie
una suadente patina pittorica. Particolarmente
stringente è il rimando al “languore
metafisico” di Giorgio de Chirico (autore caro
a Benvenuto, di cui ha mutuato la definizione
di vite silenti in quella di nature mute) e
all’energia congelata all’interno delle immagini.
La personale al MAC di Lissone si snoda in
quattro distinte sezioni tematico-poetiche, che
ripercorrono lo scibile dell’artista. Accanto alle
“composizioni” con tazzine, piatti, tavoli e
bouquet di fiori troviamo le “apparizioni” in cui
i soggetti vengono sorpresi nell’attimo immediatamente
prima che si mettano en pose,
lo si evince soprattutto nei bicchieri d’acqua
scagliati nel buio di una stanza. Altrettanto
significativi sono i due piccoli autoritratti che
l’artista ha eseguito con delle penne biro, il
disegno è infatti concepito come una disciplina
affine alla fotografia. Lo stesso dicasi
della scultura, che sembra materializzare le
immagini fotografiche (in mostra sono presenti
le repliche, in vetro di murano, dei bicchieri
che si trovano nella casa dell’artista).
PIANTERRENO
1 febbraio - 9 marzo 2014
INGRESSO LIBERO
TITOLO/SENZA
CARLO BENVENUTO
A CURA DI ALBERTO ZANCHETTA
INAUGURAZIONE
sabato 1 febbraio
ore 18:00
Viale Padania 6
20851 Lissone - MB
www.museolissone.it
museo@comune.lissone.mb.it
tel. 039 7397368 – 039 2145174
Martedì, Mercoledì, Venerdì h 15-19
Giovedì h 15-23
Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19
CARLO BENVENUTO
TITOLO/SENZA
La costante e coerente ricerca di Carlo
Benvenuto [Stresa, 1966] è consacrata alla
tecnica fotografica. Sospesi in un tempo e in
uno spazio indeterminato, alcuni oggetti vengono
estrapolati dal quotidiano ed edulcorati
da connotazioni autobiografiche o letterarie.
Gli oggetti appartengono al vissuto di Benvenuto
ma non sono scelti in virtù dell’utilizzo
cui sono destinati, bensì per il rapporto
esistente con l’artista e la loro capacità di
risultare funzionali al concepimento dell’opera
d’arte. Si tratta di utensili o di suppellettili
comuni, familiari, fortemente evocativi ma
comunque neutri, passibili cioè di essere
caricati dalle interpretazioni che ne può dare
lo spettatore.
Benvenuto cura in modo maniacale la disposizione
degli elementi, ne mette in evidenza i
dettagli e ricorre a un sapiente equilibrio tra
luci e colori, rendono queste immagini irreali.
Le sue opere aspirano a una perfezione formale,
una calma assoluta che impone un
ordine al caos del mondo. Prestando fede
alle parole dell’artista: «l’implacabile logica
naturale delle cose, prevedibilmente e inesorabilmente
condiziona e vincola il pensiero
poetico: la realtà non è razionale, né bella, né
nobile. La sua condizione generale è il caos,
la mancanza di qualsiasi ordine, l’assenza di
qualsiasi finalità».
Le immagini analogiche sono ottenute con il
banco ottico, in scala 1:1, restituendo una
presenza più che una rappresentazione degli
oggetti prescelti. Il risultato finale è un “banale
sovversivo” che con un minimo scarto
rispetto al reale suscita una reazione inaspettata.
Le atmosfere rarefatte e l’effetto pittorialista
sono invece riconducibili al profondo
rapporto che l’artista nutre per i grandi maestri
della storia dell’arte; i toni tenui di Giorgio
Morandi così come le accensioni cromatiche
di Henri Matisse conferiscono a queste fotografie
una suadente patina pittorica. Particolarmente
stringente è il rimando al “languore
metafisico” di Giorgio de Chirico (autore caro
a Benvenuto, di cui ha mutuato la definizione
di vite silenti in quella di nature mute) e
all’energia congelata all’interno delle immagini.
La personale al MAC di Lissone si snoda in
quattro distinte sezioni tematico-poetiche, che
ripercorrono lo scibile dell’artista. Accanto alle
“composizioni” con tazzine, piatti, tavoli e
bouquet di fiori troviamo le “apparizioni” in cui
i soggetti vengono sorpresi nell’attimo immediatamente
prima che si mettano en pose,
lo si evince soprattutto nei bicchieri d’acqua
scagliati nel buio di una stanza. Altrettanto
significativi sono i due piccoli autoritratti che
l’artista ha eseguito con delle penne biro, il
disegno è infatti concepito come una disciplina
affine alla fotografia. Lo stesso dicasi
della scultura, che sembra materializzare le
immagini fotografiche (in mostra sono presenti
le repliche, in vetro di murano, dei bicchieri
che si trovano nella casa dell’artista).
PIANTERRENO
1 febbraio - 9 marzo 2014
INGRESSO LIBERO
TITOLO/SENZA
CARLO BENVENUTO
A CURA DI ALBERTO ZANCHETTA
INAUGURAZIONE
sabato 1 febbraio
ore 18:00
01
febbraio 2014
Carlo Benvenuto – Titolo/senza
Dal primo febbraio al 09 marzo 2014
arte contemporanea
Location
MAC – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI LISSONE
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
Martedì, Mercoledì, Venerdì h 15-19
Giovedì h 15-23
Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19
Vernissage
1 Febbraio 2014, h 18.00
Autore