Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Carlo Carrà – Paesaggi
L’esposizione sarà incentrata sull’opera paesaggistica di Carlo Carrà e ospiterà circa quarantacinque opere di questo maestro contemporaneo, scomparso nel 1966.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 15 novembre all’11 gennaio, Palazzo Ziino ospiterà la mostra dal titolo “Carlo Carrà: paesaggi”. L’esposizione, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo e organizzata dall’associazione culturale Aries, sarà incentrata sull’opera paesaggistica di Carlo Carrà e ospiterà circa quarantacinque opere di questo maestro contemporaneo, scomparso nel 1966. La mostra, curata da Sergio Troisi con la preziosa consulenza scientifica di Massimo Carrà, ripercorre lo svolgersi del paesaggio nella pittura di Carrà, attraverso circa 30 dipinti e 15 disegni provenienti da collezioni pubbliche e private, compresi tra gli anni Dieci e Sessanta.
A partire dalla prima metà degli anni Venti il motivo del paesaggio accompagna costantemente la produzione pittorica di Carlo Carrà, quasi a sancire la fine della lunga stagione di serrate sperimentazioni formali - il futurismo e la metafisica, ma anche valori plastici - e il moto di ritorno verso temi e strutture compositive più tradizionali. Eppure, nonostante l’ispirazione più lirica e distesa che caratterizza soprattutto a partire dalla fine del decennio almeno una parte dei paesaggi del maestro lombardo, il genere non offre a Carrà soltanto l’occasione di una rivisitazione della tradizione. Anzi, sia pure nei modi appartati e quasi intimi che connotano marine, vedute collinari, corsi fluviali e cascine di campagna, il paesaggio svolge nell’opera di Carrà la funzione essenziale di un luogo di decantazione: come se, anche rispetto alle grandi composizioni di figure che si susseguono per tutti gli anni Venti e Trenta, nei paesaggi prendesse forma, in modo embrionale, la filigrana di una visione che riconduce all’essenziale le sue sedimentazioni. E’ allora questo ritmo, al contempo fragile e solenne, a dettare l’armonia arcana e segreta di queste composizioni, in cui le suggestioni della pittura antica - Giotto e Masaccio in particolare - si intrecciano con lo sguardo moderno, con un sentimento della realtà ellittico e sospeso che non rinnega, e al contrario riassorbe, l’inquietudine straniata del periodo delle avanguardie.
A partire dalla prima metà degli anni Venti il motivo del paesaggio accompagna costantemente la produzione pittorica di Carlo Carrà, quasi a sancire la fine della lunga stagione di serrate sperimentazioni formali - il futurismo e la metafisica, ma anche valori plastici - e il moto di ritorno verso temi e strutture compositive più tradizionali. Eppure, nonostante l’ispirazione più lirica e distesa che caratterizza soprattutto a partire dalla fine del decennio almeno una parte dei paesaggi del maestro lombardo, il genere non offre a Carrà soltanto l’occasione di una rivisitazione della tradizione. Anzi, sia pure nei modi appartati e quasi intimi che connotano marine, vedute collinari, corsi fluviali e cascine di campagna, il paesaggio svolge nell’opera di Carrà la funzione essenziale di un luogo di decantazione: come se, anche rispetto alle grandi composizioni di figure che si susseguono per tutti gli anni Venti e Trenta, nei paesaggi prendesse forma, in modo embrionale, la filigrana di una visione che riconduce all’essenziale le sue sedimentazioni. E’ allora questo ritmo, al contempo fragile e solenne, a dettare l’armonia arcana e segreta di queste composizioni, in cui le suggestioni della pittura antica - Giotto e Masaccio in particolare - si intrecciano con lo sguardo moderno, con un sentimento della realtà ellittico e sospeso che non rinnega, e al contrario riassorbe, l’inquietudine straniata del periodo delle avanguardie.
14
novembre 2003
Carlo Carrà – Paesaggi
Dal 14 novembre 2003 all'undici gennaio 2004
arte moderna e contemporanea
Location
PALAZZO ZIINO
Palermo, Via Dante, 53, (Palermo)
Palermo, Via Dante, 53, (Palermo)
Orario di apertura
tutti i giorni escluso il lun 9.30/19.30