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Carlo Cecchi – Tra biografia e pittura
L’artista ci presenta opere che mettono in evidenza lampi tra biografia e pittura, tra realtà e imaginazione. Possono sembrare immagini indistinte, invece sono immagini cariche di allusioni, di sottili colorazioni.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Andy Ceausu, Carlo Cecchi, Ludmilla Filippova, Bruno Marcucci, Roberta Musi, Roberto Rosso.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Il lavoro di Carlo Cecchi condivide l’avventura dell’arte moderna che tende a “inventare” laddove nel passato tendeva a “riconoscere”. Lampi tra biografia e pittura, tra realtà e imaginazione. Possono sembrare immagini indistinte, invece sono immagini cariche di allusioni, di sottili colorazioni; perché Cecchi ha tratto lo spostamento radicale dei termini della propria riflessione da un rapporto tutto sommato ancora di interpretazione e di analisi, quantunque deformata dall’emozione, dal dato visibile all’introspezione e conseguente proiezione del proprio inconscio. La continuità di queste immagini figurali emergono distintamente, pur con estrema e rattenuta cautela linguistica che nel ripercorrere le linee di forza di impressioni, visionarie ma delicatissime, non precludono l’approccio lirico al motivo. Avevo già scritto che Cecchi “ricostruisce il racconto della sua vita a un livello inconscio materializzando l’atto della memoria in termini estetici” e ciò è la cifra di una mimesi e di un rapporto con la natura, inconoscibile immanenza del mistero dell’esistente, attrraverso il filtro della memoria, condizione ultima concessa alla contemporaneità per un aggancio sulle cose, per il formarsi di un’immagine che sia vera.”
Biografia dell’artista
Carlo Cecchi è nato a Jesi nel 1949, vive e lavora nelle Marche e a Roma. Docente di Pittura negli Istituti d’arte e nei Licei artistici, si diploma all’Istituto d’arte di Ancona con il massimo dei voti. Conosce lo scultore Edgardo Mannucci e il critico Vittorio Rubiu, che lo seguirà negli anni. Di indole indipendente, insofferente agli schemi e dallo spiccato senso di ironia, Cecchi ama la poesia e la musica, suona la batteria e negli anni sessanta fonda un gruppo rock. Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Urbino dove ha come docenti Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli, Alberto Boatto, Tommaso Trini e Concetto Pozzati, suo maestro prediletto con cui stringe una lunga amicizia. Grazie a queste importanti figure dell’arte italiana, Cecchi impara presto diverse tecniche espressive - scultura, mosaico, scenografia - e se nelle sue prime mostre mantiene una cifra concettuale, via via trova nella pittura e nel disegno il linguaggio più proprio. Espone in gallerie e musei anche con installazioni site-specific, interviene in luoghi non deputati all’arte e collabora con poeti e letterati. Ama molto scrivere, infatti e realizza numerosi libri d’artista. Dal 1974 espone in gallerie private e in spazi pubblici nazionali e internazionali - Biennale di Venezia, Biennale di Zagabria, PAC di Milano, Pinacoteca Civica di Jesi, Pinacoteca Civica di Ancona, Biblioteca Angelica di Roma, – e le sue opere sono presenti in importanti in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. Nel 2020 è l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “ Tra biografia e pittura” al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” fondato da Indro Montanelli, la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. . Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Il lavoro di Carlo Cecchi condivide l’avventura dell’arte moderna che tende a “inventare” laddove nel passato tendeva a “riconoscere”. Lampi tra biografia e pittura, tra realtà e imaginazione. Possono sembrare immagini indistinte, invece sono immagini cariche di allusioni, di sottili colorazioni; perché Cecchi ha tratto lo spostamento radicale dei termini della propria riflessione da un rapporto tutto sommato ancora di interpretazione e di analisi, quantunque deformata dall’emozione, dal dato visibile all’introspezione e conseguente proiezione del proprio inconscio. La continuità di queste immagini figurali emergono distintamente, pur con estrema e rattenuta cautela linguistica che nel ripercorrere le linee di forza di impressioni, visionarie ma delicatissime, non precludono l’approccio lirico al motivo. Avevo già scritto che Cecchi “ricostruisce il racconto della sua vita a un livello inconscio materializzando l’atto della memoria in termini estetici” e ciò è la cifra di una mimesi e di un rapporto con la natura, inconoscibile immanenza del mistero dell’esistente, attrraverso il filtro della memoria, condizione ultima concessa alla contemporaneità per un aggancio sulle cose, per il formarsi di un’immagine che sia vera.”
Biografia dell’artista
Carlo Cecchi è nato a Jesi nel 1949, vive e lavora nelle Marche e a Roma. Docente di Pittura negli Istituti d’arte e nei Licei artistici, si diploma all’Istituto d’arte di Ancona con il massimo dei voti. Conosce lo scultore Edgardo Mannucci e il critico Vittorio Rubiu, che lo seguirà negli anni. Di indole indipendente, insofferente agli schemi e dallo spiccato senso di ironia, Cecchi ama la poesia e la musica, suona la batteria e negli anni sessanta fonda un gruppo rock. Si diploma all'Accademia di Belle Arti di Urbino dove ha come docenti Pierpaolo Calzolari, Mario Ceroli, Alberto Boatto, Tommaso Trini e Concetto Pozzati, suo maestro prediletto con cui stringe una lunga amicizia. Grazie a queste importanti figure dell’arte italiana, Cecchi impara presto diverse tecniche espressive - scultura, mosaico, scenografia - e se nelle sue prime mostre mantiene una cifra concettuale, via via trova nella pittura e nel disegno il linguaggio più proprio. Espone in gallerie e musei anche con installazioni site-specific, interviene in luoghi non deputati all’arte e collabora con poeti e letterati. Ama molto scrivere, infatti e realizza numerosi libri d’artista. Dal 1974 espone in gallerie private e in spazi pubblici nazionali e internazionali - Biennale di Venezia, Biennale di Zagabria, PAC di Milano, Pinacoteca Civica di Jesi, Pinacoteca Civica di Ancona, Biblioteca Angelica di Roma, – e le sue opere sono presenti in importanti in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. Nel 2020 è l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza ad invitarlo nel Progetto “Scenari” con una mostra personale dal titolo “ Tra biografia e pittura” al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” fondato da Indro Montanelli, la sua rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008. Nel 2013 ha vinto il Premio “Berlino” per il Giornalismo e la Critica d'Arte. . Nel 2016 ha vinto a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio ARTECOM-onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d’Arte.
11
luglio 2020
Carlo Cecchi – Tra biografia e pittura
Dall'undici luglio 2020 al 19 marzo 2021
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a domenica su appuntamento
Vernissage
11 Luglio 2020, ore 18.00, su invito
Autore
Curatore
Autore testo critico