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Carlo Colli – Landover
In questo elogio del verde e della natura si palesa lo sguardo dell’artista: una visione surreale, illuminata come sotto i freddi riflettori di un neon, dove i destini dell’umanità si rovesciano, purificandosi dall’insaziabile appetito tecnologico
Comunicato stampa
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Un verde onnipresente e allo stesso tempo onnivoro che ricopre tutto ciò che incontra, che invade lo spazio per trascendere la pittura e diventare realtà. Un verde che “subdolamente” prende il sopravvento e diventa materia autorigenerante; è ciò che succede nei paesaggi “monocromatici” di Carlo Colli, immensi polmoni verdi che nascondono nella loro apparente freschezza un sottile male di vivere. Oggetti e persone diventano figure senza identità, comparse oniriche che si mimetizzano con l’ambiente circostante in una sorta di ideale/utopica simbiosi.
L’artista saccheggia la vita umana, decontestualizza le immagini e le fonde con la natura, giocando con la nostra percezione visiva. L’effetto è quello di scenari bucolici, dai sentori primordiali, immersi in un silenzio ovattato che li sospende in una sorta di limbo senza tempo. Acrilico e marker, uniti allo scientismo puntinista, catturano la retina dello spettatore e danno forma a dei camaleontici landscapes, frammenti di un immaginario (impossibile, personale) che divora la stagnante realtà.
In questo elogio del verde e della natura si palesa lo sguardo dell’artista: una visione surreale, illuminata come sotto i freddi riflettori di un neon, dove i destini dell’umanità si rovesciano, purificandosi dall’insaziabile appetito tecnologico.
L’artista saccheggia la vita umana, decontestualizza le immagini e le fonde con la natura, giocando con la nostra percezione visiva. L’effetto è quello di scenari bucolici, dai sentori primordiali, immersi in un silenzio ovattato che li sospende in una sorta di limbo senza tempo. Acrilico e marker, uniti allo scientismo puntinista, catturano la retina dello spettatore e danno forma a dei camaleontici landscapes, frammenti di un immaginario (impossibile, personale) che divora la stagnante realtà.
In questo elogio del verde e della natura si palesa lo sguardo dell’artista: una visione surreale, illuminata come sotto i freddi riflettori di un neon, dove i destini dell’umanità si rovesciano, purificandosi dall’insaziabile appetito tecnologico.
27
ottobre 2007
Carlo Colli – Landover
Dal 27 ottobre al 30 novembre 2007
arte contemporanea
Location
BLOB ART
Livorno, Corso Amedeo, 118, (Livorno)
Livorno, Corso Amedeo, 118, (Livorno)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 9,30-13 e 16,30-20
Vernissage
27 Ottobre 2007, ore 18
Autore
Curatore