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Carlo Crudo – Frammenti del visibile
Il giovane artista italiano coniuga in questa mostra avanguardie e postmoderno, concretismo e simbolicità, facendo diventare tutto luce essenziale, provocazione e fascinazione naturale, territori esplorati con emozione e nostalgia.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “Frammenti del visibile” è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di illustri artisti e intellettuali italiani del secondo novecento. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte Contemporanea, che firma anche il testo, dal titolo “Frammenti del visibile” riunisce opere dell'artista italiano Carlo Crudo, che attraverso il gioco lucido dei materiali usati argomenta un formulario autobiografico da una parte, dall'altro un traguardo naturale che continua a spiegare un rappresentativo microcosmo in cui convivono azzurrità primaverili e innocenze di un'infanzia sognante. La presenza di artisti affermati e di altri più giovani nel panorama delle scelte che l'ARTESTUDIO 26 propone lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e riscrivere anche una sorta di taccuino del futuro.
Scrive Carlo Franza : “Quella di Carlo Crudo pare subito essere una pittura effusiva che comincia da zero, fortemente aggrappata alla memoria e all'onesta poesia fatta di annunciazione e teatro, e di forme evidenziali aperte, di fantasmi irregolari, di ermetismo informale. Smania di ritrovarsi nelle consuete percezioni, nei palpiti del mondo, nella tramatura zonale che spesso dà forma alle cose, e poter giungere a quella perfezione che l'allegoria intende attribuire a ogni minima luce che combina i colori. Carlo Crudo sembra conoscere bene quella poesia di Vittorio Bodini che argomenta visioni barocche e astrazioni, se i suoi paesaggi terrestri e celesti oscillano tra formule magiche e straordinarie favole. D'altra parte la visione di queste terre, di questi cieli e di questa luce del suo Salento, gli commenta travasi neoromantici che, nelle diverse sconnessioni di spostamenti, di puzzle costruttivi, si mescolano in una continua perdita di forme tra culti antropologici e cifre che scintillano di vibrazioni materiche, di luccichii, di irrigazioni. Segni e colori, sentieri, persino cartine geografiche della globalizzazione, terra di colori, tracce materiche, tutto si argomenta di frammenti del visibile, di effetti celebrativi che misurano l'umano destino. Gli stupori della sua arte si spingono nell'intensità di una colorazione oscillante, fra palpiti e delimitazioni, difendendo l'incendio della meraviglia. Il linguaggio amato da Carlo Crudo coniuga avanguardie e postmoderno, concretismo e simbolicità, facendo diventare tutto luce essenziale, provocazione e fascinazione naturale, sicchè ecco le estasi dei grumi di colore, ecco i territori esplorati con emozione e nostalgia, ecco i graffi di istinti continui che sorvegliamo il poeta pittore, ecco lo stupore degli accenti e degli eccessi tormentati, ecco il miraggio di pratiche mistiche, cancello della felicità metafisica. Insomma, Carlo Crudo con questi dipinti mima un quieto messaggio di vita, e sorprende non poco lo stile di misurarsi con metafore, con ideogrammi che completano le immagini avvolte da impetuose dolcezze”.
Cenni biografici dell' artista
Carlo Crudo è nato a Casarano (Le) nel 1974, ma vive e lavora a Taurisano (LE). Dopo la Maturità artistica di arte applicata - Disegnatori di Architettura e Arredamento - presso l’Istituto d’Arte “E. Giannelli” di Parabita (LE) si è laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Lecce. Svolge attività di restauro per privati ed enti pubblici. Dal 2008 è socio della Tecnorestauro s.n.c, società dedita ad attività di restauro. Dal 2010 è Direttore del Centro Studi “Giulio Cesare Vanini. Ha partecipato a mostre collettive e a significativi premi in più città pugliesi attirando l'attenzione di giornalisti e intellettuali, ed ha anche organizzato eventi artistico-culturali nella sua terra d'origine. Ha tenuto mostre personali fin dal 1995 a Taurisano e Traviano (Le); nel 2011 il suo lavoro viene notato dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che lo invita a Milano e lo presenta in una storica mostra personale all'Artestudio 26.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Scrive Carlo Franza : “Quella di Carlo Crudo pare subito essere una pittura effusiva che comincia da zero, fortemente aggrappata alla memoria e all'onesta poesia fatta di annunciazione e teatro, e di forme evidenziali aperte, di fantasmi irregolari, di ermetismo informale. Smania di ritrovarsi nelle consuete percezioni, nei palpiti del mondo, nella tramatura zonale che spesso dà forma alle cose, e poter giungere a quella perfezione che l'allegoria intende attribuire a ogni minima luce che combina i colori. Carlo Crudo sembra conoscere bene quella poesia di Vittorio Bodini che argomenta visioni barocche e astrazioni, se i suoi paesaggi terrestri e celesti oscillano tra formule magiche e straordinarie favole. D'altra parte la visione di queste terre, di questi cieli e di questa luce del suo Salento, gli commenta travasi neoromantici che, nelle diverse sconnessioni di spostamenti, di puzzle costruttivi, si mescolano in una continua perdita di forme tra culti antropologici e cifre che scintillano di vibrazioni materiche, di luccichii, di irrigazioni. Segni e colori, sentieri, persino cartine geografiche della globalizzazione, terra di colori, tracce materiche, tutto si argomenta di frammenti del visibile, di effetti celebrativi che misurano l'umano destino. Gli stupori della sua arte si spingono nell'intensità di una colorazione oscillante, fra palpiti e delimitazioni, difendendo l'incendio della meraviglia. Il linguaggio amato da Carlo Crudo coniuga avanguardie e postmoderno, concretismo e simbolicità, facendo diventare tutto luce essenziale, provocazione e fascinazione naturale, sicchè ecco le estasi dei grumi di colore, ecco i territori esplorati con emozione e nostalgia, ecco i graffi di istinti continui che sorvegliamo il poeta pittore, ecco lo stupore degli accenti e degli eccessi tormentati, ecco il miraggio di pratiche mistiche, cancello della felicità metafisica. Insomma, Carlo Crudo con questi dipinti mima un quieto messaggio di vita, e sorprende non poco lo stile di misurarsi con metafore, con ideogrammi che completano le immagini avvolte da impetuose dolcezze”.
Cenni biografici dell' artista
Carlo Crudo è nato a Casarano (Le) nel 1974, ma vive e lavora a Taurisano (LE). Dopo la Maturità artistica di arte applicata - Disegnatori di Architettura e Arredamento - presso l’Istituto d’Arte “E. Giannelli” di Parabita (LE) si è laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Lecce. Svolge attività di restauro per privati ed enti pubblici. Dal 2008 è socio della Tecnorestauro s.n.c, società dedita ad attività di restauro. Dal 2010 è Direttore del Centro Studi “Giulio Cesare Vanini. Ha partecipato a mostre collettive e a significativi premi in più città pugliesi attirando l'attenzione di giornalisti e intellettuali, ed ha anche organizzato eventi artistico-culturali nella sua terra d'origine. Ha tenuto mostre personali fin dal 1995 a Taurisano e Traviano (Le); nel 2011 il suo lavoro viene notato dall'illustre Storico dell'Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza che lo invita a Milano e lo presenta in una storica mostra personale all'Artestudio 26.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
04
maggio 2011
Carlo Crudo – Frammenti del visibile
Dal 04 maggio al 04 giugno 2011
arte contemporanea
Location
ARTESTUDIO 26
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Milano, Via Padova, 26, (Milano)
Orario di apertura
lunedì, martedì, mercoledì, ore 10.00 / 17.00
giorni e orari diversi su appuntamento al 338.9197709
Vernissage
4 Maggio 2011, ore 18.00
Autore
Curatore