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Carlo De Meo – lemanintesta
un carro armato (l’Abrams M1A1 usato durante la guerra del Golfo) osservato da un immobile spettatore con lo sguardo fisso nella canna
Comunicato stampa
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Sabato 8 aprile 2006 la periferia napoletana si trasforma in palcoscenico di un evento: apre il BAD museum di Casandrino, un vecchio capannone ristrutturato e trasformato in un centro di promozione per la cultura e l’arte contemporanea. Lo spazio è l’ultima creatura di Peppe Buonanno che dal 2000 porta avanti il progetto Bunker Art Division con l’idea, folle e un po’ visionaria, di scuotere il torpore di ciò che resta relegato ai margini, attraverso la provocazione dell’arte.
Per il primo appuntamento, il BAD museum presenta una personale di Carlo De Meo dal titolo LEMANINTESTA Another bad exhibition by Carlo De Meo.
Sì, quella di De Meo è proprio una provocazione! Another Bad Creation (2006): un carro armato (l’Abrams M1A1 usato durante la guerra del Golfo) osservato da un immobile spettatore con lo sguardo fisso nella canna. Riservato (2006): due gruppi di sedie sulle quali è seduto un unico spettatore, intento nel prima e nel dopo delle sue azioni. Lemanintesta (2006): due immagini, una verde e una rossa, inframmezzate da una bianca parete. Cosa c’è tra l’osservatore e il carro armato? Tra le due file di sedie e tra i due colori sulla parete? Protagonista della ricerca artistica di De Meo è il vuoto, lo spazio intermedio eppure carico di potenzialità che esiste tra due materie, nella forza di ciò che ci è dato immaginare. Opera diventa anche lo spettatore, con la sua capacità di osservare la realtà, incamerare i messaggi e perdersi nell’elaborazione del proprio sé.
Del resto, il percorso artistico di De Meo è un continuo dialogo con la materia: l’oggetto comune, il processo che porta all’opera d’arte finita e il legame con il corpo come oggetto. Ecco le premesse sulle quali si fonda tutta la sua ricerca. Le basi che lo hanno portato a concepire un progetto come “LEMANIINTESTA”.
Certo, un altro modo di guardare il mondo e la realtà che ci circonda. Attraverso quelle continue coincidenze che permettono all’uomo di perdersi nello spazio. Tra i vicoli dell’esistenza e dei pensieri. Per poi ritrovarsi, ricominciare a camminare e perdersi di nuovo…
Carlo De Meo è nato nel 1966 a Maranola (LT), dove vive e lavora.
Tra le mostre personali:
2005 LOST IN TRANSLATION, Andrea Ciani Arte Contemporanea - Genova
2003 VENTO SOTTO, CIELO SOPRA, Fabio Paris Art Gallery - Brescia
2002 DI ME A ME, a cura di A. Bellini, Torretta di Ponte Milvio - Roma
2000 ILGENIOLUNGOLUNGODENTROILCATINOAZZURRO, a cura di L. Rea, palazzo Ducale - Anagni (FR)
Tra le mostre collettive:
2006 NON SONO QUELLO CHE SONO, a cura di G. Marziani, ARTwo - Roma
2006 SIRENE, a cura di A. Trabucco, Museo del Mare – Genova
2005 ARTE OGGI, Premio A. Fabbri, Kunsthalle - Goppingen (Germania)
2004 BIENNALE IN TRANSITO, a cura di A. Bezziccheri, Castel Sant'Angelo, Roma
2004 DIFFERENTI SENSAZIONI, Fondazione Pistoletto – Biella
Per il primo appuntamento, il BAD museum presenta una personale di Carlo De Meo dal titolo LEMANINTESTA Another bad exhibition by Carlo De Meo.
Sì, quella di De Meo è proprio una provocazione! Another Bad Creation (2006): un carro armato (l’Abrams M1A1 usato durante la guerra del Golfo) osservato da un immobile spettatore con lo sguardo fisso nella canna. Riservato (2006): due gruppi di sedie sulle quali è seduto un unico spettatore, intento nel prima e nel dopo delle sue azioni. Lemanintesta (2006): due immagini, una verde e una rossa, inframmezzate da una bianca parete. Cosa c’è tra l’osservatore e il carro armato? Tra le due file di sedie e tra i due colori sulla parete? Protagonista della ricerca artistica di De Meo è il vuoto, lo spazio intermedio eppure carico di potenzialità che esiste tra due materie, nella forza di ciò che ci è dato immaginare. Opera diventa anche lo spettatore, con la sua capacità di osservare la realtà, incamerare i messaggi e perdersi nell’elaborazione del proprio sé.
Del resto, il percorso artistico di De Meo è un continuo dialogo con la materia: l’oggetto comune, il processo che porta all’opera d’arte finita e il legame con il corpo come oggetto. Ecco le premesse sulle quali si fonda tutta la sua ricerca. Le basi che lo hanno portato a concepire un progetto come “LEMANIINTESTA”.
Certo, un altro modo di guardare il mondo e la realtà che ci circonda. Attraverso quelle continue coincidenze che permettono all’uomo di perdersi nello spazio. Tra i vicoli dell’esistenza e dei pensieri. Per poi ritrovarsi, ricominciare a camminare e perdersi di nuovo…
Carlo De Meo è nato nel 1966 a Maranola (LT), dove vive e lavora.
Tra le mostre personali:
2005 LOST IN TRANSLATION, Andrea Ciani Arte Contemporanea - Genova
2003 VENTO SOTTO, CIELO SOPRA, Fabio Paris Art Gallery - Brescia
2002 DI ME A ME, a cura di A. Bellini, Torretta di Ponte Milvio - Roma
2000 ILGENIOLUNGOLUNGODENTROILCATINOAZZURRO, a cura di L. Rea, palazzo Ducale - Anagni (FR)
Tra le mostre collettive:
2006 NON SONO QUELLO CHE SONO, a cura di G. Marziani, ARTwo - Roma
2006 SIRENE, a cura di A. Trabucco, Museo del Mare – Genova
2005 ARTE OGGI, Premio A. Fabbri, Kunsthalle - Goppingen (Germania)
2004 BIENNALE IN TRANSITO, a cura di A. Bezziccheri, Castel Sant'Angelo, Roma
2004 DIFFERENTI SENSAZIONI, Fondazione Pistoletto – Biella
08
aprile 2006
Carlo De Meo – lemanintesta
Dall'otto aprile al 27 maggio 2006
arte contemporanea
Location
BAD MUSEUM
Casandrino, Via Benedetto Croce, 1, (NAPOLI)
Casandrino, Via Benedetto Croce, 1, (NAPOLI)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
8 Aprile 2006, ore 19
Autore