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Carlo Dell’Acqua – S/Oggetti parziali
Su commissione di Barnaba Fornasetti, direttore artistico del noto atelier milanese, l’artista Carlo Dell’Acqua interviene concettualmente su alcuni tra i pezzi più iconici di Fornasetti: porcellane e ceramiche assumono un nuovo aspetto e nuova vita dopo essere state manipolate e ricreate.
Comunicato stampa
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Il 24 settembre inaugura presso lo store Fornasetti di Milano la mostra “S/Oggetti parziali”, dedicata al progetto che l’artista Carlo Dell’Acqua ha sviluppato su invito di Barnaba Fornasetti, Direttore Artistico dell’atelier milanese, e di Valeria Manzi, co-curatrice dei progetti culturali.
L’esposizione, che vede un’anteprima presso Nomad Venice dal 5 all’8 settembre, sarà visitabile fino al 16 novembre 2019.
La mostra fa parte del più ampio “Fornasetti presenta”, ideato come spazio di dialogo con le altre arti e già sperimentato nell’arco di quest’anno con la collaborazione tra Fornasetti e l’artista britannica Anj Smith.
Quest’iniziativa conferma l’approccio che Barnaba Fornasetti ha impresso negli anni all’atelier milanese e il suo impegno a creare, o in alcuni casi preservare, luoghi di confronto e contaminazione creativa: “Non si tratta di produrre idee nuove pronte all’uso e commercializzabili – non è questo il mio intento - ma di lasciare circolare pensiero. Rimango convinto che creatività e immaginazione siano strumenti di comprensione fondamentali e che abbiano un profondo legame con la libertà. E’ qui racchiuso il senso profondo di quel che faccio”.
Entrando in contatto con il lavoro che Carlo Dell’Acqua ha sviluppato negli ultimi anni, in particolar modo i suoi interventi concettuali su vetro e ceramica, Barnaba Fornasetti ha invitato l’artista a lavorare su alcuni pezzi creati dall’Atelier, i più iconici: un’operazione che a molti sarebbe parsa una violazione simbolica, oltre che fisica.
L’artista ha accettato la sfida e si è ritrovato a concentrarsi proprio su quel volto femminile divenuto emblema della creatività Fornasetti. Quel soggetto gli si è imposto su tutti gli altri - un’ironia, per un convinto aniconico – e l’ossessione per il viso di Lina Cavalieri, che fu l’origine dell’infinita serie di variazioni, ha finito per contagiarlo.
Manipolate, fatte a pezzi, annientate e poi ricreate, porcellane e ceramiche su cui sono raffigurate diverse variazioni del volto di Lina ritrovano una nuova vita, divenendo altro.
“La bellezza deve essere frammentata ogni giorno per rimanere tale”, lo diceva Virginia Woolf e l’artista sembra averlo fatto proprio.
Carlo Dell’Acqua è nato a Bormio ed è cresciuto artisticamente a Milano, dove ha frequentato l’Accademia di Brera.
La sua ricerca utilizza tecniche di vario genere, dalla pittura, alla fotografia, ai supporti video, alla manipolazione e rielaborazione di oggetti e materiali di uso comune - molto spesso arnesi da lavoro - a installazioni e azioni performative.
Le tematiche che emergono, fin dalle prime esposizioni, hanno a che fare con la continua interazione di conoscenza e di riconoscimento tra oggetti e soggetti. Le tecniche multiformi esplorano le diverse modalità di stress, di disarticolazione, di frammentazione, a cui vengono sottoposte le identità delle cose e di chi le guarda e le usa. Nelle pratiche artistiche è privilegiata sovente l’azione fisica, anche violenta e distruttiva, cui segue una sorta di seconda creazione.
Oggetto, tra gli altri, è a volte l’artista stesso, esibito più come uno strano macchinario o un semplice contenitore da cui spremere senso.
FORNASETTI è un atelier di design internazionalmente riconosciuto per la decorazione di oggetti di arredamento, considerati veri e propri manufatti d’arte. Porcellane, mobili e complementi d’arredo rappresentano la varietà della sua produzione.
Fu fondato a Milano negli anni Cinquanta da Piero Fornasetti, figura artistica poliedrica e uno degli esempi più prolifici del Novecento italiano.
Emblema di quell’alto artigianato culturale che trova il suo fondamento tra arte e design, Fornasetti, a fianco della produzione di oggetti, oggi concepisce e produce anche progetti culturali, che rappresentano una parte fondante della sua identità, dei valori aziendali e dell’impatto sociale sul contesto contemporaneo. Negli ultimi anni quest’area ha conosciuto un pieno percorso di sviluppo: solo nell’ultimo quinquennio hanno visto la luce quattro mostre internazionali, un’opera lirica, diversi progetti editoriali e un libro d’artista, numerose rassegne di poesie e installazioni d’arte.
Il lusso a cui Fornasetti tende è quello delle idee, che, attraverso accuratissime realizzazioni di alto artigianato e attraverso progetti culturali di diverso formato, danno vita a immaginari in grado di emozionare e far viaggiare la fantasia.
L’esposizione, che vede un’anteprima presso Nomad Venice dal 5 all’8 settembre, sarà visitabile fino al 16 novembre 2019.
La mostra fa parte del più ampio “Fornasetti presenta”, ideato come spazio di dialogo con le altre arti e già sperimentato nell’arco di quest’anno con la collaborazione tra Fornasetti e l’artista britannica Anj Smith.
Quest’iniziativa conferma l’approccio che Barnaba Fornasetti ha impresso negli anni all’atelier milanese e il suo impegno a creare, o in alcuni casi preservare, luoghi di confronto e contaminazione creativa: “Non si tratta di produrre idee nuove pronte all’uso e commercializzabili – non è questo il mio intento - ma di lasciare circolare pensiero. Rimango convinto che creatività e immaginazione siano strumenti di comprensione fondamentali e che abbiano un profondo legame con la libertà. E’ qui racchiuso il senso profondo di quel che faccio”.
Entrando in contatto con il lavoro che Carlo Dell’Acqua ha sviluppato negli ultimi anni, in particolar modo i suoi interventi concettuali su vetro e ceramica, Barnaba Fornasetti ha invitato l’artista a lavorare su alcuni pezzi creati dall’Atelier, i più iconici: un’operazione che a molti sarebbe parsa una violazione simbolica, oltre che fisica.
L’artista ha accettato la sfida e si è ritrovato a concentrarsi proprio su quel volto femminile divenuto emblema della creatività Fornasetti. Quel soggetto gli si è imposto su tutti gli altri - un’ironia, per un convinto aniconico – e l’ossessione per il viso di Lina Cavalieri, che fu l’origine dell’infinita serie di variazioni, ha finito per contagiarlo.
Manipolate, fatte a pezzi, annientate e poi ricreate, porcellane e ceramiche su cui sono raffigurate diverse variazioni del volto di Lina ritrovano una nuova vita, divenendo altro.
“La bellezza deve essere frammentata ogni giorno per rimanere tale”, lo diceva Virginia Woolf e l’artista sembra averlo fatto proprio.
Carlo Dell’Acqua è nato a Bormio ed è cresciuto artisticamente a Milano, dove ha frequentato l’Accademia di Brera.
La sua ricerca utilizza tecniche di vario genere, dalla pittura, alla fotografia, ai supporti video, alla manipolazione e rielaborazione di oggetti e materiali di uso comune - molto spesso arnesi da lavoro - a installazioni e azioni performative.
Le tematiche che emergono, fin dalle prime esposizioni, hanno a che fare con la continua interazione di conoscenza e di riconoscimento tra oggetti e soggetti. Le tecniche multiformi esplorano le diverse modalità di stress, di disarticolazione, di frammentazione, a cui vengono sottoposte le identità delle cose e di chi le guarda e le usa. Nelle pratiche artistiche è privilegiata sovente l’azione fisica, anche violenta e distruttiva, cui segue una sorta di seconda creazione.
Oggetto, tra gli altri, è a volte l’artista stesso, esibito più come uno strano macchinario o un semplice contenitore da cui spremere senso.
FORNASETTI è un atelier di design internazionalmente riconosciuto per la decorazione di oggetti di arredamento, considerati veri e propri manufatti d’arte. Porcellane, mobili e complementi d’arredo rappresentano la varietà della sua produzione.
Fu fondato a Milano negli anni Cinquanta da Piero Fornasetti, figura artistica poliedrica e uno degli esempi più prolifici del Novecento italiano.
Emblema di quell’alto artigianato culturale che trova il suo fondamento tra arte e design, Fornasetti, a fianco della produzione di oggetti, oggi concepisce e produce anche progetti culturali, che rappresentano una parte fondante della sua identità, dei valori aziendali e dell’impatto sociale sul contesto contemporaneo. Negli ultimi anni quest’area ha conosciuto un pieno percorso di sviluppo: solo nell’ultimo quinquennio hanno visto la luce quattro mostre internazionali, un’opera lirica, diversi progetti editoriali e un libro d’artista, numerose rassegne di poesie e installazioni d’arte.
Il lusso a cui Fornasetti tende è quello delle idee, che, attraverso accuratissime realizzazioni di alto artigianato e attraverso progetti culturali di diverso formato, danno vita a immaginari in grado di emozionare e far viaggiare la fantasia.
24
settembre 2019
Carlo Dell’Acqua – S/Oggetti parziali
Dal 24 settembre al 16 novembre 2019
arte contemporanea
design
design
Location
FORNASETTI
Milano, Corso Venezia, 21/a, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 21/a, (Milano)
Orario di apertura
lunedì 15:00-19:00
martedì-sabato 10:00-19:00
domenica chiuso
Vernissage
24 Settembre 2019, ore 18:30
Ufficio stampa
Fornasetti Press Office
Autore
Curatore