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Carlo Fei / Giovanni Ozzola – Diagonale
Le personali di due artisti fiorentini Carlo Fei e Giovanni Ozzola si incontrano nella mostra “Diagonale”, fil rouge che unisce le loro opere, l’intento è di mostrare nuovi punti di vista per una percezione diversa del reale
Comunicato stampa
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Le personali di due artisti fiorentini Carlo Fei e Giovanni Ozzola si incontrano nella mostra “Diagonale”, fil rouge che unisce le loro opere, l’intento è di mostrare nuovi punti di vista per una percezione diversa del reale. “Diagonale” si inaugura sabato 14 luglio alle ore 18.30 presso le sale della Palazzina di Forte Belvedere.
Carlo Fei lavora a Firenze, le sue foto fanno parte di importanti collezioni: Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Fondazione Teseco, Pisa, Palazzo delle Papesse, Siena.
Il 22 Giugno prossimo venturo sarà presente con un lavoro (LIGHTBOX) alla mostra che inaugura al centro espositivo di arte contemporanea Palazzo delle Papesse a Siena dal titolo “NUMERICA”.
Al Forte di Belvedere Carlo Fei espone 31 lavori, oggetti che l'occhio ravvicinato della macchina fotografica traduce in superfici misteriose, astratte, ma evocative, in cui - come scrive M. L. Frisa – “Il nuovo punto di vista attrezza fughe, permette slittamenti, costringe deviazioni. Oggi più che mai l'arte è un obbiettivo puntato sul reale. E ciascuno coglie ciò di cui ha bisogno”.
Disponibile catalogo con testi di: Valerio Dehò, Marco Pierini, Wolf Gunter Thiel, Ed. Gli Ori Prato.
2007 Italian Genius Now, a cura di Marco Bazzini, National Museum of Fine Arts, Hanoi, Vietnam, (Cat. Ed. Museum, Hanoi); 2007 Il Fotografo ed il Buddha, con Roberto Carifi, (Ed. Gli Ori Prato); 2006 The Age of Metamorphosis: European Art Highlights from the Centro Pecci Collection, MOCA, Shanghai, Cina (Cat. Ed. MOCA Shanghai); 2006, Good Vibrations. Le Arti Visive e il Rock, Palazzo delle Papesse, Siena, a cura di Marco Pierini (Cat. Ed. Giunti, Firenze); 2005 BYO. Bring Your Own, MAN, Nuoro, (Cat. Ed. MAN).
Giovanni Ozzola lavora attraverso segnali di luce che indicano la via verso una nuova percezione. La ricerca è complessa ma la rappresentazione semplice, basata sull’analisi dei piccoli eventi apparentemente trascurabili che ogni giorno si ripetono, uguali a se stessi e pur sempre diversi.
L’artista espone opere che evocano immagini e sensazioni primordiali. Recente nella sua mostra presso la Galleria Continua di San Gimignano un’immagine disegnata da una diffusione di luce regolata sull’andamento del respiro.
L’artista, già presente in importanti appuntamenti in Italia e all’estero e in Musei pubblici come Guardami, Percezione del video, a cura di Lorenzo Fusi, Palazzo delle Papesse, Siena, 2005; in-visibile in-corporeo, a cura di Pier Luigi Tazzi, MAN Museo d’Arte, Nuoro, 2005; Museo Pecci Progetto Collezione, a cura di Daniel Soutif e Samuel-Fuyumi Namioka, project room, Museo Pecci, Prato, 2004; Happiness. A survival guide for art and life, a cura di David Elliott e Pier Luigi Tazzi, Mori Museum, Tokyo, 2003; Via Pal. Il confine delle notti, a cura di Fabio Cavallucci, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento, 2002.
Carlo Fei lavora a Firenze, le sue foto fanno parte di importanti collezioni: Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, Fondazione Teseco, Pisa, Palazzo delle Papesse, Siena.
Il 22 Giugno prossimo venturo sarà presente con un lavoro (LIGHTBOX) alla mostra che inaugura al centro espositivo di arte contemporanea Palazzo delle Papesse a Siena dal titolo “NUMERICA”.
Al Forte di Belvedere Carlo Fei espone 31 lavori, oggetti che l'occhio ravvicinato della macchina fotografica traduce in superfici misteriose, astratte, ma evocative, in cui - come scrive M. L. Frisa – “Il nuovo punto di vista attrezza fughe, permette slittamenti, costringe deviazioni. Oggi più che mai l'arte è un obbiettivo puntato sul reale. E ciascuno coglie ciò di cui ha bisogno”.
Disponibile catalogo con testi di: Valerio Dehò, Marco Pierini, Wolf Gunter Thiel, Ed. Gli Ori Prato.
2007 Italian Genius Now, a cura di Marco Bazzini, National Museum of Fine Arts, Hanoi, Vietnam, (Cat. Ed. Museum, Hanoi); 2007 Il Fotografo ed il Buddha, con Roberto Carifi, (Ed. Gli Ori Prato); 2006 The Age of Metamorphosis: European Art Highlights from the Centro Pecci Collection, MOCA, Shanghai, Cina (Cat. Ed. MOCA Shanghai); 2006, Good Vibrations. Le Arti Visive e il Rock, Palazzo delle Papesse, Siena, a cura di Marco Pierini (Cat. Ed. Giunti, Firenze); 2005 BYO. Bring Your Own, MAN, Nuoro, (Cat. Ed. MAN).
Giovanni Ozzola lavora attraverso segnali di luce che indicano la via verso una nuova percezione. La ricerca è complessa ma la rappresentazione semplice, basata sull’analisi dei piccoli eventi apparentemente trascurabili che ogni giorno si ripetono, uguali a se stessi e pur sempre diversi.
L’artista espone opere che evocano immagini e sensazioni primordiali. Recente nella sua mostra presso la Galleria Continua di San Gimignano un’immagine disegnata da una diffusione di luce regolata sull’andamento del respiro.
L’artista, già presente in importanti appuntamenti in Italia e all’estero e in Musei pubblici come Guardami, Percezione del video, a cura di Lorenzo Fusi, Palazzo delle Papesse, Siena, 2005; in-visibile in-corporeo, a cura di Pier Luigi Tazzi, MAN Museo d’Arte, Nuoro, 2005; Museo Pecci Progetto Collezione, a cura di Daniel Soutif e Samuel-Fuyumi Namioka, project room, Museo Pecci, Prato, 2004; Happiness. A survival guide for art and life, a cura di David Elliott e Pier Luigi Tazzi, Mori Museum, Tokyo, 2003; Via Pal. Il confine delle notti, a cura di Fabio Cavallucci, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento, 2002.
14
luglio 2007
Carlo Fei / Giovanni Ozzola – Diagonale
Dal 14 luglio al primo agosto 2007
arte contemporanea
Location
FORTE BELVEDERE
Firenze, Via Di San Leonardo, 1, (Firenze)
Firenze, Via Di San Leonardo, 1, (Firenze)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 17.00-24
Vernissage
14 Luglio 2007, ore 18.30
Editore
GLI ORI
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