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Carlo Gallerati – Urbs, Civitas, Sanctitas
una installazione fotografica permanente di Carlo Gallerati
Comunicato stampa
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Domenica 28 settembre 2003 alle ore 19,30 si inaugura a Roma, presso la cappella laterale destra della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, una installazione fotografica permanente di Carlo Gallerati dal titolo Urbs, Civitas, Sanctitas.
Si tratta del primo esempio in Italia (e probabilmente anche in assoluto) di impiego di opere dell’arte fotografica nell’arredo interno di luoghi di culto. Costituisce pertanto un segnale inequivocabile del diffuso fiorire, finalmente anche nella nostra penisola, di una speciale attenzione del pubblico verso la fotografia d’autore.
Come è noto, il termine “installazione” si usa per indicare quelle opere di arte contemporanea la cui efficacia estetica è strettamente connessa alle caratteristiche strutturali dello spazio che le ospita, tanto che è lo spazio stesso a diventare a sua volta l’opera vera e propria.
Gallerati ha allestito sulle pareti della cappella di San Michele due quadri fotografici di grandi dimensioni allo scopo di ridefinire la prospettiva di quell’ambiente: di rimarcarne lo spazio. Le sponde ideali così create svelano linee di fuga verso la statua del santo, collocata al centro della parete frontale, e guidano lo sguardo dell’osservatore funzionando come invito alla contemplazione e alla meditazione. Tutto ciò attraverso la reiterazione di motivi architettonici sapientemente fotografati e poi scomposti e ricomposti secondo precisi canoni stigmatizzati dall’autore in un genere compositivo che egli ha chiamato “Esercizii, Giuochi, Studii”.
Quanto all’idea che sottende l’opera (cioè al motivo ispiratore, che non deve mancare in nessuna creazione con pretese artistiche), essa può sinteticamente spiegarsi come un personale omaggio dell’autore alla Santità dell’Arcangelo Michele. In tal senso, Urbs, Civitas, Sanctitas è un’astrazione carica di forti suggestioni autobiografiche, in quanto fondata sull’esplicita citazione dei due luoghi “vissuti e pensati” da Gallerati: l’Urbs – ovvero Roma, l’Urbe per eccellenza, nella quale egli è nato e vive da sempre – e una Civitas – una delle numerose località consacrate a San Michele, che è poi l’odierna Città Sant’Angelo, centro dell’Abruzzo collinare di cui il fotografo artista è originario.
I due quadri che compongono l’installazione si intitolano rispettivamente “Giuoco n. 5 per Cupola di San Pietro (1998 - 2003)” e “Giuoco n. 5 per Torre di Città Sant’Angelo (1996 - 2003)” e consistono in stampe digitali di 125,5 x 269 cm (ricavate da collage manuali di fotografie) plastificate e montate su supporto rigido. Le soluzioni compositive figuravano già nelle versioni precedenti (giuochi da 1 a 4, ciascuno con una propria specifica forma complessiva), mentre i due giuochi n. 5, entrambi previsti in edizione massima di tre esemplari, sono stati prodotti proprio per l’occasione di Urbs, Civitas, Sanctitas. Con essi l’autore ha deciso di chiudere le due serie su cupola e torre.
Si tratta del primo esempio in Italia (e probabilmente anche in assoluto) di impiego di opere dell’arte fotografica nell’arredo interno di luoghi di culto. Costituisce pertanto un segnale inequivocabile del diffuso fiorire, finalmente anche nella nostra penisola, di una speciale attenzione del pubblico verso la fotografia d’autore.
Come è noto, il termine “installazione” si usa per indicare quelle opere di arte contemporanea la cui efficacia estetica è strettamente connessa alle caratteristiche strutturali dello spazio che le ospita, tanto che è lo spazio stesso a diventare a sua volta l’opera vera e propria.
Gallerati ha allestito sulle pareti della cappella di San Michele due quadri fotografici di grandi dimensioni allo scopo di ridefinire la prospettiva di quell’ambiente: di rimarcarne lo spazio. Le sponde ideali così create svelano linee di fuga verso la statua del santo, collocata al centro della parete frontale, e guidano lo sguardo dell’osservatore funzionando come invito alla contemplazione e alla meditazione. Tutto ciò attraverso la reiterazione di motivi architettonici sapientemente fotografati e poi scomposti e ricomposti secondo precisi canoni stigmatizzati dall’autore in un genere compositivo che egli ha chiamato “Esercizii, Giuochi, Studii”.
Quanto all’idea che sottende l’opera (cioè al motivo ispiratore, che non deve mancare in nessuna creazione con pretese artistiche), essa può sinteticamente spiegarsi come un personale omaggio dell’autore alla Santità dell’Arcangelo Michele. In tal senso, Urbs, Civitas, Sanctitas è un’astrazione carica di forti suggestioni autobiografiche, in quanto fondata sull’esplicita citazione dei due luoghi “vissuti e pensati” da Gallerati: l’Urbs – ovvero Roma, l’Urbe per eccellenza, nella quale egli è nato e vive da sempre – e una Civitas – una delle numerose località consacrate a San Michele, che è poi l’odierna Città Sant’Angelo, centro dell’Abruzzo collinare di cui il fotografo artista è originario.
I due quadri che compongono l’installazione si intitolano rispettivamente “Giuoco n. 5 per Cupola di San Pietro (1998 - 2003)” e “Giuoco n. 5 per Torre di Città Sant’Angelo (1996 - 2003)” e consistono in stampe digitali di 125,5 x 269 cm (ricavate da collage manuali di fotografie) plastificate e montate su supporto rigido. Le soluzioni compositive figuravano già nelle versioni precedenti (giuochi da 1 a 4, ciascuno con una propria specifica forma complessiva), mentre i due giuochi n. 5, entrambi previsti in edizione massima di tre esemplari, sono stati prodotti proprio per l’occasione di Urbs, Civitas, Sanctitas. Con essi l’autore ha deciso di chiudere le due serie su cupola e torre.
28
settembre 2003
Carlo Gallerati – Urbs, Civitas, Sanctitas
28 settembre 2003
fotografia
Location
CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO
Roma, Largo Geltrude Comensoli, 6, (Roma)
Roma, Largo Geltrude Comensoli, 6, (Roma)
Vernissage
28 Settembre 2003, ore 19,30
Autore