Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Carlo Innocenzo Carloni / Ercole Ferrata – Omaggio ai maestri intelmesi
Sculture e Dipinti dal Museo Diocesano di Arte Sacra di Scaria d’Intelvi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ricorre nel 2010 il quarto centenario della nascita di Ercole Ferrata (Pellio Inferiore, Como 1610 - Roma 1686), uno dei protagonisti della scultura barocca romana, accanto ad Alessandro Algardi e a Giovanni Lo-renzo Bernini, con i quali più volte ha avuto occasione di lavorare.
La trasmissione del mestiere fu una delle occupazioni più avvertite dallo scultore, secondo la migliore tradi-zione dei maestri intelvesi. Furono suoi allievi il fiorentino Giovanni Battista Foggini e il maltese Melchiorre Cafà (la cui promettente attività certamente lo avrebbe condotto a rivaleggiare con il Bernini, a dire dei con-temporanei, se non fosse stata conclusa in anni giovanili).
Dopo la morte del Ferrata pervennero alla comunità parrocchiale del paese di origine 8 statuette lignee raffi-guranti la Vergine del Rosario e vari Santi, fra la grande quantità di bozzetti, calchi dall’antico e opere di vari autori conservate nel suo Studio in Roma.
Le statuette lignee, di proprietà della parrocchia di Pellio, sono depositate presso il Museo Diocesano di Scaria d’Intelvi, dove sono in corso i lavori di riqualificazione funzionale dell’immobile che verranno portati a compimento entro il prossimo anno, unitamente ad alcuni interventi d’urgenza su parte delle collezioni, quali la disinfestazione delle opere lignee. L’intervento si inserisce nell’ambito dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale “Magistri Comacini”, promosso nel 2005 dalla Regione Lombardia, e partecipato da diversi par-tner del territorio, da Fondazione Cariplo e dalla Provincia di Como, soggetto responsabile dell’intero progetto, in coordinamento con il Politecnico di Milano.
La mostra consentirà pertanto al pubblico degli studiosi e degli appassionati d’arte di avvicinarsi ed apprez-zare, per la prima volta, capolavori di altissimo livello qualitativo e stimolante suggestione, la cui attribuzione è ancora oggetto di approfondimento, ma che sono in relazione con diversi bozzetti in terracotta ed opere di maggiore dimensioni in marmo e in legno, di Ercole Ferrata, Melchiorre Cafà e François Du Quesnoy, conservate a Roma, in San Pietro, e in alcune chiese dell’isola di Malta.
Su un altro versante dell’emigrazione dei maestri intelvesi, è da porre l’apprezzata presenza di magistri in paesi d’Oltralpe, negli stati asburgici e tedeschi. Tra di essi spicca Carlo Innocenzo Carloni (Scaria 1687-1775), un pittore che per lunghi anni ha operato, soprattutto con la tecnica dell’affresco, nella Vienna impe-riale, dove ha, fra l’altro, eseguito una rara serie di sei ritratti di personaggi appartenenti alla famiglia De Al-lio, attivi a Corte come architetti di fortificazioni e militari, che riprendono i modelli della produzione fiammin-go-francese.
Questi superbi ritratti, inseriti in antiche cornici lignee, sono pervenuti in proprietà del Comune di Lanzo d’Intelvi (di cui Scaria è frazione) e depositati presso il Museo Diocesano.
Il loro recente restauro ha suggerito questo accostamento in mostra alle sculture legate dal Ferrata, propo-nendo così, nell’occasione, opere che costituiscono capolavori della migliore ritrattistica internazionale del tempo.
Presentando opere legate all’esperienza dei più celebrati artisti dell’emigrazione intelvese, la rassegna si pone come degno omaggio ad Ercole Ferrata, la cui attività sarà documentata da un ricco apparato figurati-vo illustrante le opere più significative realizzate dallo scultore a Napoli, Roma, Siena e Wroclaw (Breslavia in Polonia), frutto di una campagna fotografica effettuata appositamente per l’occasione.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo (quinto numero della collana “I Quaderni della Pinacoteca ci-vica”) con saggio critico su Ercole Ferrata di Elena Bianca Di Gioia, esperta della scultura barocca romana.
L’inaugurazione della rassegna, che resterà aperta fino al 13 febbraio 2011, è prevista per sabato 6 novem-bre alle ore 15.30.
La trasmissione del mestiere fu una delle occupazioni più avvertite dallo scultore, secondo la migliore tradi-zione dei maestri intelvesi. Furono suoi allievi il fiorentino Giovanni Battista Foggini e il maltese Melchiorre Cafà (la cui promettente attività certamente lo avrebbe condotto a rivaleggiare con il Bernini, a dire dei con-temporanei, se non fosse stata conclusa in anni giovanili).
Dopo la morte del Ferrata pervennero alla comunità parrocchiale del paese di origine 8 statuette lignee raffi-guranti la Vergine del Rosario e vari Santi, fra la grande quantità di bozzetti, calchi dall’antico e opere di vari autori conservate nel suo Studio in Roma.
Le statuette lignee, di proprietà della parrocchia di Pellio, sono depositate presso il Museo Diocesano di Scaria d’Intelvi, dove sono in corso i lavori di riqualificazione funzionale dell’immobile che verranno portati a compimento entro il prossimo anno, unitamente ad alcuni interventi d’urgenza su parte delle collezioni, quali la disinfestazione delle opere lignee. L’intervento si inserisce nell’ambito dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale “Magistri Comacini”, promosso nel 2005 dalla Regione Lombardia, e partecipato da diversi par-tner del territorio, da Fondazione Cariplo e dalla Provincia di Como, soggetto responsabile dell’intero progetto, in coordinamento con il Politecnico di Milano.
La mostra consentirà pertanto al pubblico degli studiosi e degli appassionati d’arte di avvicinarsi ed apprez-zare, per la prima volta, capolavori di altissimo livello qualitativo e stimolante suggestione, la cui attribuzione è ancora oggetto di approfondimento, ma che sono in relazione con diversi bozzetti in terracotta ed opere di maggiore dimensioni in marmo e in legno, di Ercole Ferrata, Melchiorre Cafà e François Du Quesnoy, conservate a Roma, in San Pietro, e in alcune chiese dell’isola di Malta.
Su un altro versante dell’emigrazione dei maestri intelvesi, è da porre l’apprezzata presenza di magistri in paesi d’Oltralpe, negli stati asburgici e tedeschi. Tra di essi spicca Carlo Innocenzo Carloni (Scaria 1687-1775), un pittore che per lunghi anni ha operato, soprattutto con la tecnica dell’affresco, nella Vienna impe-riale, dove ha, fra l’altro, eseguito una rara serie di sei ritratti di personaggi appartenenti alla famiglia De Al-lio, attivi a Corte come architetti di fortificazioni e militari, che riprendono i modelli della produzione fiammin-go-francese.
Questi superbi ritratti, inseriti in antiche cornici lignee, sono pervenuti in proprietà del Comune di Lanzo d’Intelvi (di cui Scaria è frazione) e depositati presso il Museo Diocesano.
Il loro recente restauro ha suggerito questo accostamento in mostra alle sculture legate dal Ferrata, propo-nendo così, nell’occasione, opere che costituiscono capolavori della migliore ritrattistica internazionale del tempo.
Presentando opere legate all’esperienza dei più celebrati artisti dell’emigrazione intelvese, la rassegna si pone come degno omaggio ad Ercole Ferrata, la cui attività sarà documentata da un ricco apparato figurati-vo illustrante le opere più significative realizzate dallo scultore a Napoli, Roma, Siena e Wroclaw (Breslavia in Polonia), frutto di una campagna fotografica effettuata appositamente per l’occasione.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo (quinto numero della collana “I Quaderni della Pinacoteca ci-vica”) con saggio critico su Ercole Ferrata di Elena Bianca Di Gioia, esperta della scultura barocca romana.
L’inaugurazione della rassegna, che resterà aperta fino al 13 febbraio 2011, è prevista per sabato 6 novem-bre alle ore 15.30.
06
novembre 2010
Carlo Innocenzo Carloni / Ercole Ferrata – Omaggio ai maestri intelmesi
Dal 06 novembre 2010 al 13 febbraio 2011
arte antica
Location
PINACOTECA CIVICA – PALAZZO VOLPI
Como, Via Armando Diaz, 84, (Como)
Como, Via Armando Diaz, 84, (Como)
Orario di apertura
da martedì a sabato 9.30/12.30 – 14.00/17.00 domenica 10.00/13.00 Chiuso lunedì
Vernissage
6 Novembre 2010, ore 15.30
Ufficio stampa
UESSEARTE
Autore