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Carlo Labieni – Punti di fuga
Il disegno guida l’occhio alla ricerca di richiami e punti fissi, nell’illusoria impresa di una piena contemplazione. È un perenne scrutare che insegue le linee sinuose e taglienti che tutto assorbono e tutto rigettano
Comunicato stampa
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Flusso di immagini sovrapposte e intersecate, che si rigenerano e si annullano nel tutto.
Magma primordiale di segni chiusi che assorbono e moltiplicano oggetti, persone, ambienti.
Corrente ininterrotta che trascina residui di immagini ricreate e disfatte di tela in tela.
Emergono brani, frammenti, particolari affioranti dalla massa densa e in ebollizione, sempre in movimento.
Il disegno guida l’occhio alla ricerca di richiami e punti fissi, nell’illusoria impresa di una piena contemplazione. È un perenne scrutare che insegue le linee sinuose e taglienti che tutto assorbono e tutto rigettano.
Non più raffigurazioni, ma istantanee della metamorfosi del presente, dove le sensazioni si combinano al clima, ai volumi e al colore fino a creare la visione interna, un inarrestabile “paesaggio mentale” fatto di ricordi visivi, figure sognate e ritratti interiori. Lo stesso meccanismo che porta dall’associazione analogica di immagini a formulare il pensiero astratto fa scorrere le sagome realistiche per straripare nell’anomalia della visione d’insieme.
Volti, stati d’animo e particolari quotidiani emergono dal disordine apparente del reale per ricreare l’intimo punto di vista dell’autore, il “fermo immagine” sull’eterno fluire delle cose.
L’instabilità della percezione sintetizza appieno la rappresentazione del divenire, oscura e al tempo stesso lampante, un dinamico labirinto di icone sommerse, tortuosi arabeschi o sagome riconoscibilI.
Alessandro Ruggieri
Magma primordiale di segni chiusi che assorbono e moltiplicano oggetti, persone, ambienti.
Corrente ininterrotta che trascina residui di immagini ricreate e disfatte di tela in tela.
Emergono brani, frammenti, particolari affioranti dalla massa densa e in ebollizione, sempre in movimento.
Il disegno guida l’occhio alla ricerca di richiami e punti fissi, nell’illusoria impresa di una piena contemplazione. È un perenne scrutare che insegue le linee sinuose e taglienti che tutto assorbono e tutto rigettano.
Non più raffigurazioni, ma istantanee della metamorfosi del presente, dove le sensazioni si combinano al clima, ai volumi e al colore fino a creare la visione interna, un inarrestabile “paesaggio mentale” fatto di ricordi visivi, figure sognate e ritratti interiori. Lo stesso meccanismo che porta dall’associazione analogica di immagini a formulare il pensiero astratto fa scorrere le sagome realistiche per straripare nell’anomalia della visione d’insieme.
Volti, stati d’animo e particolari quotidiani emergono dal disordine apparente del reale per ricreare l’intimo punto di vista dell’autore, il “fermo immagine” sull’eterno fluire delle cose.
L’instabilità della percezione sintetizza appieno la rappresentazione del divenire, oscura e al tempo stesso lampante, un dinamico labirinto di icone sommerse, tortuosi arabeschi o sagome riconoscibilI.
Alessandro Ruggieri
01
marzo 2007
Carlo Labieni – Punti di fuga
Dal primo al 03 marzo 2007
arte contemporanea
Location
EXTRA ART GALLERY CAFE’
Roma, Viale Giotto, 1A, (Roma)
Roma, Viale Giotto, 1A, (Roma)
Biglietti
(3,00 € tessera associativa)
Vernissage
1 Marzo 2007, ore 21,30-24.30
Autore
Curatore