Carlo Mari, nel 1959, è un fotografo eclettico, professionista, si occupa di
fotografia di reportage, soprattutto di viaggio e natura, ma lavora anche
con la fotografia di moda e di pubblicità. E’ sempre in viaggio per il mondo a documentare nuove realtà, ma da sempre è legato all’Africa. E’ stato
inviato per l’Africa dalla “The Harvill Press” di Londra per documentare la
vita dell’Africa dell’Est, realizzando lavori sul paesaggio, sulla gente e sulle
popolazioni tribali.
Tra i volumi pubblicati, di cui sei riguardano l’Est Africa con fotografie scattate
soprattutto tra Kenya e Tanzania, ricordiamo “The Great Migration”, “Pink
Africa” e “My Africa” diventato un best sellers fotografico. Collabora
da sempre con importanti scrittori come Kuki Gallmann, con la quale
ha pubblicato il libro “SAFARI” ( F&T, 2002). Tra gli altri lavori pubblicati
ricordiamo anche quello edito a Parigi nel 2003, il volume “Animal Man”,
un’insolita ricerca sul tema della seduzione e, tra i lavori di reportage,
ricordiamo quello realizzato nel 2009, per “ Leonardo International”, un
volume su Papa Benedetto XVI in visita all’Abazia di Montecassino.
Senza tralasciare i due volumi di ritratto: “Gente d’Acqua” e “Cuore Di
Vino”, immortalati questa volta i più importanti produttori di Vino Italiano.
(pro bambini profughi tibetani)Carlo Mari è un artista visionario.
Scrive per lui GIOVANNI GASTEL
"La mia stima per lui ha origini antiche.
Quando arrivò (qualche anno fa, per la verità)nel mio studio, mi colpì la sua intelligenza brillante racchiusa in un carattere introverso e silenzioso.
Diventandogli amico, mi fu però subito chiaro che sotto l'involucro austero vibrava una fantasia notevole e la rara capacità di vedere il mondo con occhi “nuovi”.
La sua carriera ha poi dimostrato che la creatività cercava solo un palcoscenico straordinario per entrare “in scena”.
Questo mondo unico, è stato ed è ancora un'Africa reinventata e letta dal suo indubbio talento poetico.
Una serie di libri e mostre straordinari testimoniano un'Africa sentita con l'anima, più che documentata; fotografie che indagano in profondità questa “Grande Madre” del mondo attraverso ritratti, landscapes, immagini di animali, piante ecc., in un vocabolario africano che svela a tutti noi la profondità, anche simbolica, del continente.
In questo libro sofisticato e colto, Carlo utilizza con maestria la contaminazione dei linguaggi per giungere ancora più a fondo nel “racconto” di tutta la sua vita di artista che usa la fotografia.
Le sue immagini evocano spesso la fotografia dei grandi africanisti di inizio secolo in un rincorrersi di emozioni che scorrono e superano i confini del tempo, mostrandoci la continuità stupefacente di questa sua storia africana.
Sono fotografie senza tempo, che valgono come visione sentimentale e costruiscono un luogo dell'anima più che un luogo geografico.
Dentro gli occhi di questo artista silenzioso, vibrano e risuonano i ritmi e le luci di un continente intero che è l'immagine primordiale del mondo e perciò specchio di tutte le nostre memorie più profonde e inconsce.
Grazie Carlo, perchè attraverso questo romanzo di una vita, riusciamo anche a scorgere la profondità e la vastità dei tuoi sentimenti.

Con affetto e stima grandi "