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Carlo Modesti – Si, viaggiare
Pellegrinaggi visivi di un esploratore che cattura attimi fuggenti per poi trasformarli in una pura, mantrica spiritualità
Comunicato stampa
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«Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma». L’aforisma del romanziere britannico Bruce Chatwin, tratto dall’Anatomia dell’Irrequietezza, trova l’ideale ragion d’essere nelle fotografie d’acqua/terra/aria/fuoco di Carlo Modesti. Scatti di forme, appunto, in giro per il mondo: dalla Bolivia al New Mexico, dal Burkina Faso al Sudan, dalle Isole Svalbard alla British Columbia e via viaggiando. Non sono, badate bene, pittoreschi mordi-e-fuggi turistici ma meditazioni, pellegrinaggi visivi di un esploratore che cattura attimi fuggenti per poi trasformarli in una pura, mantrica spiritualità: anche quando il colore si fa pigmento nei tessuti indossati da donne che sembrano sbucar fuori da un quadro di Paul Gauguin, o la fisicità della roccia si lascia erodere dall’acqua. Ciò che affascina, dell’occhio fotografico di Modesti, è soprattutto la capacità di cogliere nuvole rabbiose destinate ad acquietarsi nella screpolatura del deserto; grumi di foglie cotte dal sole e, laggiù sopra un muro screpolato, l’imprevedibilità di un camaleonte che scruta il cielo; facce rugose di uomini aggrappati alla precarietà delle loro polverose tane; infiorescenze che esorcizzano l’impenetrabilità di uno scoglio; il navigare di un’immacolata barca che fra poco si troverà ad affrontare il riflesso minaccioso, come una freccia avvelenata, degli abeti nell’acqua; mastodontiche rocce che, metafisicamente, si sdoppiano nella trasparenza di un lago creando sorprendenti installazioni. Che madre natura venga ritratta nella propria solitudine, o sia popolata da presenze baciate da una loro sacralità (come l’insostenibile leggerezza di un contadino del Sudan, che sembra librarsi su rivoli d’acqua fangosa), le fotografie di Carlo Modesti sono l’essenza più intimista di quel viaggio che, ha scritto Guy De Maupassant nelle raccolte intitolate Al Sole, «è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno».
Stefano Bianchi
Carlo Modesti è nato a Parma.
Attualmente vive e lavora tra Milano e Parigi.
Ponti x l’Arte è ideato e realizzato con la consulenza di Eleonora Tarantino (giornalista e consulente d’arte contemporanea) e Stefano Bianchi (giornalista e critico d’arte). Si tratta di una serie di appuntamenti culturali riservati a chi desidera conoscere e collezionare l’arte emergente e non: in una location inconsueta, nei momenti più imprevisti. Le mostre seguiranno lo scorrere delle stagioni, la percezione muterà coi ritmi della natura e l’occhio critico potrà catturare l’essenza delle opere proposte
Il progetto (no-profit) nasce dall’intuizione del Dr. Guido delli Ponti e Chiara Minoli, che hanno voluto mettere a disposizione degli artisti la sala d’attesa dello studio medico ubicato in un prestigioso palazzo degli Anni ‘30. Recarsi dal dentista, d’ora in poi, sarà per i pazienti meno fastidioso: oltre a dare uno sguardo ai protagonisti dell’arte contemporanea, potranno approfondire i più moderni orientamenti terapeutici nelle varie branche dell’odontoiatria: non ultima, la possibilità d’intercettare le apnee e il russamento durante il sonno.
Stefano Bianchi
Carlo Modesti è nato a Parma.
Attualmente vive e lavora tra Milano e Parigi.
Ponti x l’Arte è ideato e realizzato con la consulenza di Eleonora Tarantino (giornalista e consulente d’arte contemporanea) e Stefano Bianchi (giornalista e critico d’arte). Si tratta di una serie di appuntamenti culturali riservati a chi desidera conoscere e collezionare l’arte emergente e non: in una location inconsueta, nei momenti più imprevisti. Le mostre seguiranno lo scorrere delle stagioni, la percezione muterà coi ritmi della natura e l’occhio critico potrà catturare l’essenza delle opere proposte
Il progetto (no-profit) nasce dall’intuizione del Dr. Guido delli Ponti e Chiara Minoli, che hanno voluto mettere a disposizione degli artisti la sala d’attesa dello studio medico ubicato in un prestigioso palazzo degli Anni ‘30. Recarsi dal dentista, d’ora in poi, sarà per i pazienti meno fastidioso: oltre a dare uno sguardo ai protagonisti dell’arte contemporanea, potranno approfondire i più moderni orientamenti terapeutici nelle varie branche dell’odontoiatria: non ultima, la possibilità d’intercettare le apnee e il russamento durante il sonno.
24
maggio 2011
Carlo Modesti – Si, viaggiare
Dal 24 maggio al 13 settembre 2011
fotografia
Location
STUDIO GUIDO DELLI PONTI
Milano, Via Luigi Vitali, 1, (Milano)
Milano, Via Luigi Vitali, 1, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-venerdì: 10.30 alle 18.30 (escluso mercoledì)
Vernissage
24 Maggio 2011, dalle 17 alle 20
Autore
Curatore