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Carlo Pace – Spine dorsali e Fonemi
Le opere presentate sono riconducibili principalmente a due dei più importanti percorsi della ricerca artistica di Pace: il ciclo delle Spine dorsali, intrapreso a metà degli anni ’70 e mai più abbandonato, e i Fonemi, su cui si concentrò soprattutto negli anni ’80.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 17 maggio alle ore 18 inaugura da Res Publica - Galleria d'Arte Democratica l'esposizione personale a cura di Luca Beatrice “Carlo Pace | Spine dorsali e Fonemi”, che potrà essere visitata - nell'interno cortile di Via dei Mille 38 - fino a sabato 9 giugno 2018.
Nel capoluogo sabaudo si torna a riflettere sull'esperienza dell'artista alessandrino dopo 18 anni dall'ultima mostra a lui dedicata, organizzata nel 1990 presso Palazzo Lascaris. Il curatore torinese ha sviluppato un percorso espositivo che, attraverso le 28 opere selezionate nell’ambito di alcuni dei suoi passaggi fondamentali, mette in evidenza le peculiarità dell’esperienza di Pace, “il tipico caso di artista ansiosamente sperimentale in cui l’avanguardia è condizione permanente, eredità storica del Futurismo, che tutto considera e nulla esclude: minimalismo, astrazione, concettuale, figurazione a tratti, intervengono via via nel suo percorso”.
La riflessione sull'alfabeto pittorico di Pace - che ha operato molto spesso per cicli non delimitati temporalmente - si concentra infatti sulla produzione delle "Spine dorsali" e dei "Fonemi": con le prime l’artista, attraverso vari passaggi, si pone alla ricerca della colonna portante dell’atto del dipingere; con i "Fonemi", invece, la sua indagine si incentra sulla traduzione in forme astratte del sistema comunicativo della pittura; accanto ad essi, alcuni esempi della rara, breve esperienza intitolata "Centro del quadro".
Il catalogo, con testi critici di Luca Beatrice e di Filippo Mollea Ceirano, è disponibile in galleria.
Nel capoluogo sabaudo si torna a riflettere sull'esperienza dell'artista alessandrino dopo 18 anni dall'ultima mostra a lui dedicata, organizzata nel 1990 presso Palazzo Lascaris. Il curatore torinese ha sviluppato un percorso espositivo che, attraverso le 28 opere selezionate nell’ambito di alcuni dei suoi passaggi fondamentali, mette in evidenza le peculiarità dell’esperienza di Pace, “il tipico caso di artista ansiosamente sperimentale in cui l’avanguardia è condizione permanente, eredità storica del Futurismo, che tutto considera e nulla esclude: minimalismo, astrazione, concettuale, figurazione a tratti, intervengono via via nel suo percorso”.
La riflessione sull'alfabeto pittorico di Pace - che ha operato molto spesso per cicli non delimitati temporalmente - si concentra infatti sulla produzione delle "Spine dorsali" e dei "Fonemi": con le prime l’artista, attraverso vari passaggi, si pone alla ricerca della colonna portante dell’atto del dipingere; con i "Fonemi", invece, la sua indagine si incentra sulla traduzione in forme astratte del sistema comunicativo della pittura; accanto ad essi, alcuni esempi della rara, breve esperienza intitolata "Centro del quadro".
Il catalogo, con testi critici di Luca Beatrice e di Filippo Mollea Ceirano, è disponibile in galleria.
17
maggio 2018
Carlo Pace – Spine dorsali e Fonemi
Dal 17 maggio al 09 giugno 2018
arte contemporanea
Location
RES PUBLICA GALLERIA D’ARTE DEMOCRATICA
Torino, Via Dei Mille, 38, (Torino)
Torino, Via Dei Mille, 38, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15.30-19
venerdì e sabato ore 10.30-12.30
Vernissage
17 Maggio 2018, ore 18.00
Autore
Curatore