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Carlo Rambaldi – Opere dal dopoguerra
Dopo anni di oblio sono state ritrovate dieci linoleumgrafie realizzate nei primi anni ’50 da Carlo Rambaldi, l’ideatore ed inventore di ET, nativo di a Vigarano Mainarda (FE)
Comunicato stampa
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Dopo anni di oblio sono state ritrovate dieci linoleumgrafie realizzate nei primi anni '50 da Carlo Rambaldi, l'ideatore ed inventore di ET, nato a Vigarano Mainarda. Le opere grafiche raccontano la storia del movimento operaio e del socialismo in Italia dal 1874 al 1952. Nel periodo di impegno sociale per il mondo dei lavoratori Rambaldi aveva realizzato negli anni '50 per la Camera del Lavoro di Ferrara queste linoleumgrafie ed altre opere, fra le quali il busto in terracotta del Senatore Otello Putinati. Delle originarie quindici linoleumgrafie ne sono state ritrovate dieci, la tiratura in cento esemplari per ogni "scena" era stata distribuita alle Camere del Lavoro, alle organizzazioni operaie e partiti. La tecnica di esecuzione, molto sobria e giustamente didascalica, che ora noi possiamo apprezzare, aveva lo scopo di descrivere gli eventi storici delle lotte operaie e di cronaca politica dell'immediato dopoguerra a seguito della liberazione dal fascismo. La mostra, che gode del Patrocinio del Comune di Ferrara.
RICORDO DI CARAMBA
Già conoscevo i suoi manifesti ed i cartelloni, ma Carlo Rambaldi l' ho conosciuto di persona ai primi di ottobre del 1950, quando, dopo la maturità, sono diventato collaboratore dell'ufficio stampa della Camera Confederale del Lavoro (CGIL), in viale Cavour, 75.
Carlo usava un vano scantinato, posto all'attuale n. 20 di via Panfilio, cioè nel retro del palazzone, che era stato la Casa del Fascio fino al 1945. Disegnava tutti i manifesti dei sindacati, del PCI, del PSI, delle cooperative, del Fronte della Gioventù e gli striscioni delle sfilate del primo maggio, del 25 aprile e delle feste dell'Unità, mentre continuava a dipingere nello stile del neorealismo in gran voga.
Firmava ogni suo lavoro con il nome di Caramba e molta gente lo conosceva con quel solo pronome.
Nel 1953, quando la CCdL si trasferì in piazza Verdi, Carlo trovò rifugio in una soffitta in via Ragno, sopra il deposito delle biciclette attiguo a via San Romano.
Come addetto all'ufficio stampa della federazione del PSI dal 1951, tenevo i rapporti con Rambaldi per manifesti. addobbi, striscioni, ecc,
All'inizio del 1952, in vista del 60° della fondazione del Partito Socialista Italiano, il segretario della federazione Venerio Cattani concepì una serie di 15 xilografie, che narravano le vicende socialiste e del movimento operaio, da Andrea Costa all'attualità. Carlo Rambaldi tradusse le idee di Venerio, incidendole su fogli di linoleum di misura orizzontale elefante, cioè 70X100 cm., che furono stampati, in centinaia di copie, presso la tipografia MT, di proprietà della CGIL, situata in via del Carbone, 18. Io stesso seguii í rapporti con il tipografo Bratti, nonno dell'attuale onorevole del PD e la successiva diffusione nelle sezioni e nelle federazioni del PSI di tutta l'Italia.
In quella soffitta Carlo iniziò a confezionare dei "pupazzi", cioè dei cartoni animati, in materie plastiche, usabili anche per i trucchi scenografici del cinema. L'iniziativa fu tanto apprezzata dagli operatori del settore, che ebbero occasione di conoscerli, che Rambaldi decise di trasferirsi a Roma. La sua inventiva gli permise di entrare subito nella produzione ed in poco tempo divenne il più importante inventore di trucchi scenografici del cinema italiano.
Lo rividi anche a Roma, in diverse occasioni, nei quattro anni nei quali fui il segretario dell'on.le Matteo Matteotti e risiedevo al quartiere Portuense, non lontano da via del Casaletto, dove abitava Carlo Rambaldi. Per l'ultima volta lo visitai, insieme a mia figlia 13enne, nel suo scantinato, usato come laboratorio, nel quale teneva le riproduzioni, in grandezza naturale, dei corpi di tutte le più importanti attrici ed attori, italiani ed americani, da impiegare nelle finzioni dei film. In quella occasione ci dimostrò come si finge una bufera marina. Su di un tavolo di circa 4 mq.: stavano 4-5 cm, d'acqua, trattenuti da diverse strisce di plastica, su cui galleggiavano tre vascelli in miniatura. L'uragano era provocato da tre ventilatori, che soffiavano sulle onde, provocate, a loro volta, da un operatore, che sbatteva due palette sull'acqua ai margini del tavolo.
Ci siamo telefonati tre o quattro volte mentre si trovava in America e lo ho rivisto quando è tornato a Ferrara alcuni anni fa.
Ferrara li, 04/08/2008 Dolves Guidi
Carlo Rambaldi - note biografiche
Nato in provincia di Ferrara a Vigarano Mainarda nel 1925, si laurea all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1951. Già dagli inizi della sua carriera tra sculture elettriche e ricerche in ambito pittorico, prevale in lui l'interesse per la meccanica del movimento, che coltiverà a lungo e che si rivelerà come una costante del suo lavoro, insieme a studi di elettromeccanica e anatomia.
Nel 1956 avviene l'incontro con il mondo del cinema e gli viene proposto di costruire un drago per il lungometraggio Sigfrido. Si trasferisce definitivamente a Roma e lavora per circa vent'anni con registi come Marco Ferreri, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Mario Monicelli e Dario Argento.
L'incontro con la grande produzione cinematografica americana di Hollywood gli permetterà di affinare le sue abilità nella meccatronica (effetti speciali ottenuti con l'unione di meccanica ed elettronica).
Rambaldi ha vinto l'Oscar per i migliori effetti speciali per ben tre volte: il primo arriva con il film King Kong di John Guillermin del 1976, per il quale crea un pupazzo di 12 metri, il cui volto era in grado di esprimere le più comuni emozioni; successivamente nel 1979 per Alien di Ridley Scott contribuisce, insieme a Hans Ruedi Giger, all'ideazione della creatura aliena divenuta poi celebre; nel 1982 crea il suo capolavoro, commuovendo il mondo intero con il protagonista di E.T. l'extra-terrestre di Steven Spielberg.
-----------
Breve nota sulla tecnica della linoleumgrafia
Procedimento di stampa che utilizza matrici formate da lastre di linoleum scavate direttamente con delle piccole sgorbie. La minor compattezza e tenacia del linoleum non permette di riprodurre tratti molto sottili; di contro si può intervenire sulla matrice inserendo altri materiali, tipo carta vetrata grossa, ottenendo un effetto granuloso su un piano incavato.
Questo tipo di lavorazione serve per ottenere una "stampa a secco", cioè senza inchiostro, e viene effettuata preferibilmente utilizzando una carta particolare detta "AETNA", proveniente dalla Sicilia.
RICORDO DI CARAMBA
Già conoscevo i suoi manifesti ed i cartelloni, ma Carlo Rambaldi l' ho conosciuto di persona ai primi di ottobre del 1950, quando, dopo la maturità, sono diventato collaboratore dell'ufficio stampa della Camera Confederale del Lavoro (CGIL), in viale Cavour, 75.
Carlo usava un vano scantinato, posto all'attuale n. 20 di via Panfilio, cioè nel retro del palazzone, che era stato la Casa del Fascio fino al 1945. Disegnava tutti i manifesti dei sindacati, del PCI, del PSI, delle cooperative, del Fronte della Gioventù e gli striscioni delle sfilate del primo maggio, del 25 aprile e delle feste dell'Unità, mentre continuava a dipingere nello stile del neorealismo in gran voga.
Firmava ogni suo lavoro con il nome di Caramba e molta gente lo conosceva con quel solo pronome.
Nel 1953, quando la CCdL si trasferì in piazza Verdi, Carlo trovò rifugio in una soffitta in via Ragno, sopra il deposito delle biciclette attiguo a via San Romano.
Come addetto all'ufficio stampa della federazione del PSI dal 1951, tenevo i rapporti con Rambaldi per manifesti. addobbi, striscioni, ecc,
All'inizio del 1952, in vista del 60° della fondazione del Partito Socialista Italiano, il segretario della federazione Venerio Cattani concepì una serie di 15 xilografie, che narravano le vicende socialiste e del movimento operaio, da Andrea Costa all'attualità. Carlo Rambaldi tradusse le idee di Venerio, incidendole su fogli di linoleum di misura orizzontale elefante, cioè 70X100 cm., che furono stampati, in centinaia di copie, presso la tipografia MT, di proprietà della CGIL, situata in via del Carbone, 18. Io stesso seguii í rapporti con il tipografo Bratti, nonno dell'attuale onorevole del PD e la successiva diffusione nelle sezioni e nelle federazioni del PSI di tutta l'Italia.
In quella soffitta Carlo iniziò a confezionare dei "pupazzi", cioè dei cartoni animati, in materie plastiche, usabili anche per i trucchi scenografici del cinema. L'iniziativa fu tanto apprezzata dagli operatori del settore, che ebbero occasione di conoscerli, che Rambaldi decise di trasferirsi a Roma. La sua inventiva gli permise di entrare subito nella produzione ed in poco tempo divenne il più importante inventore di trucchi scenografici del cinema italiano.
Lo rividi anche a Roma, in diverse occasioni, nei quattro anni nei quali fui il segretario dell'on.le Matteo Matteotti e risiedevo al quartiere Portuense, non lontano da via del Casaletto, dove abitava Carlo Rambaldi. Per l'ultima volta lo visitai, insieme a mia figlia 13enne, nel suo scantinato, usato come laboratorio, nel quale teneva le riproduzioni, in grandezza naturale, dei corpi di tutte le più importanti attrici ed attori, italiani ed americani, da impiegare nelle finzioni dei film. In quella occasione ci dimostrò come si finge una bufera marina. Su di un tavolo di circa 4 mq.: stavano 4-5 cm, d'acqua, trattenuti da diverse strisce di plastica, su cui galleggiavano tre vascelli in miniatura. L'uragano era provocato da tre ventilatori, che soffiavano sulle onde, provocate, a loro volta, da un operatore, che sbatteva due palette sull'acqua ai margini del tavolo.
Ci siamo telefonati tre o quattro volte mentre si trovava in America e lo ho rivisto quando è tornato a Ferrara alcuni anni fa.
Ferrara li, 04/08/2008 Dolves Guidi
Carlo Rambaldi - note biografiche
Nato in provincia di Ferrara a Vigarano Mainarda nel 1925, si laurea all'Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1951. Già dagli inizi della sua carriera tra sculture elettriche e ricerche in ambito pittorico, prevale in lui l'interesse per la meccanica del movimento, che coltiverà a lungo e che si rivelerà come una costante del suo lavoro, insieme a studi di elettromeccanica e anatomia.
Nel 1956 avviene l'incontro con il mondo del cinema e gli viene proposto di costruire un drago per il lungometraggio Sigfrido. Si trasferisce definitivamente a Roma e lavora per circa vent'anni con registi come Marco Ferreri, Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Mario Monicelli e Dario Argento.
L'incontro con la grande produzione cinematografica americana di Hollywood gli permetterà di affinare le sue abilità nella meccatronica (effetti speciali ottenuti con l'unione di meccanica ed elettronica).
Rambaldi ha vinto l'Oscar per i migliori effetti speciali per ben tre volte: il primo arriva con il film King Kong di John Guillermin del 1976, per il quale crea un pupazzo di 12 metri, il cui volto era in grado di esprimere le più comuni emozioni; successivamente nel 1979 per Alien di Ridley Scott contribuisce, insieme a Hans Ruedi Giger, all'ideazione della creatura aliena divenuta poi celebre; nel 1982 crea il suo capolavoro, commuovendo il mondo intero con il protagonista di E.T. l'extra-terrestre di Steven Spielberg.
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Breve nota sulla tecnica della linoleumgrafia
Procedimento di stampa che utilizza matrici formate da lastre di linoleum scavate direttamente con delle piccole sgorbie. La minor compattezza e tenacia del linoleum non permette di riprodurre tratti molto sottili; di contro si può intervenire sulla matrice inserendo altri materiali, tipo carta vetrata grossa, ottenendo un effetto granuloso su un piano incavato.
Questo tipo di lavorazione serve per ottenere una "stampa a secco", cioè senza inchiostro, e viene effettuata preferibilmente utilizzando una carta particolare detta "AETNA", proveniente dalla Sicilia.
17
agosto 2008
Carlo Rambaldi – Opere dal dopoguerra
Dal 17 al 30 agosto 2008
disegno e grafica
Location
GALLERIA DEL CARBONE
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Ferrara, Via Del Carbone, 18, (Ferrara)
Orario di apertura
da lunedì al venerdì 17.00-20.00, sabato e festivi 10.30-12.30 17.00-20.00 martedì chiuso
Vernissage
17 Agosto 2008, ore 18,30
Autore
Curatore