Abituati oggi al fraseggio di Damien Hirst sappiamo che la
comunicazione prevale sull’opera e le relazioni pubbliche,
i party giusti al momento giusto, sono più formativi di
qualunque scuola. L’artista oggi dovrebbe essere questo.
Un modello di tronista godereccio, eccentrico ed ebbro.
Scaltro profittatore della posh-society. Basta che tutto
ciò sia omologato nell'estetica traslucida e fosforescente
del pixel televisivo. Il colore elettronico è più bello
del colore reale. Le probabilità che i film adesivi usati
in alcuni lavori di Carlo Vedova, dai toni gorgoglianti e
timbrici - applicati a caldo e sagomati dalla sottile lama
del plotter - siano delle “verifiche sul mondo” è
davvero alta.
Questa ricerca è fuori dalle mappe, pur essendo
astutamente digeribile. Un ricerca che nasce dal disegno
vettoriale e che prende forma attraverso le pellicole
prespaziate e le stampe lambda.
Ma in tutto ciò lo sguardo è affilato. Come sono precise
e affilate le sagomature nell’adesivo di grande formato
“Parla adesso mia cara”, probabile richiamo alle celebri
“The Virgin Mother” e “Hymn” del già citato Damien
Hirst, opera che è realizzata onsite espressamente per
questo progetto espositivo.
La contemporaneità, la società dei media e la vita che
da essa prende forma - attraverso le modifiche estetiche ed
etiche - con questa verificata visione del mondo viene
affettata. Si diceva una volta di tagliare con l'accetta. Di
applicare ad ogni cosa il metodo della decostruzione,
smontare cioè il costrutto di in una frase per coglierne
l'essenza. La ricerca, non solamente estetica e non
solamente etica qui messa in forma, ci coglie nella
distanza. In quella dilatata distanza che intercorre fra il
proiettile sparato e il suo bersaglio.


Lo show room D.I.Y. è spazio aperto e versatile, inusuale
e sorprendente: un luogo di collaborazione e d’incontro.
Inaugurato venerdì 30 maggio 2008, coniuga eventi unici,
attraverso le forme più innovative e ricercate del design
d’interni, della moda, con un attento sguardo alle arti
visive contemporanee.


Carlo Vedova (Maniago 1971), vive e lavora a Mezzolombardo
(TN) si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di
Venezia. I suoi accostamenti cromatici si depositano sulla
superficie in modo netto e semplice: forme primarie che
accennano a particolari figurativi ridotti alla sintesi.

Mostre personali
2007 - Domani smetto, Coricama, Maniago (PN)
2006 - Io voglio tutto, Galleria Civica d’Arte
Contemporanea, Repubblica di San Marino
2005 Mundus Novus, Castel Noarna, Noarna (TN)
Mostre collettive (selezione)
2007 Q13 START, 3D Gallery, Mestre (VE)
2006 Quartetto a Palazzo Wolkenstein, Studio d’Arte
Raffaelli, Trento
2005 Departures, MART, Trento
2004 Quotidiana 04, Museo Civico del Santo, Padova